BancheUBS avrà bisogno di 25 miliardi di nuovo capitale con le nuove regole?
hm, ats
16.4.2024 - 14:01
UBS avrà bisogno di ulteriori 25 miliardi di capitale proprio per far fronte alle nuove normative che si prospettano per volere del Consiglio federale in materia di banche sistemiche?
16.04.2024, 14:01
16.04.2024, 16:13
SDA
La cifra è stata avanzata dalla Handelszeitung, mentre gli analisti della multinazionale Autonomous Research hanno parlato di 15 miliardi.
«È vero, le cifre sono plausibili», ha affermato la consigliera federale Karin Keller-Sutter in dichiarazioni riportate oggi dal Tages-Anzeiger. Stando al quotidiano zurighese la responsabile del Dipartimento federale delle finanze (DFF) non ha per contro fornito una risposta chiara al quesito se personalmente preferirebbe 15 o 25 miliardi di franchi.
L'importo dipenderà dalla misura in cui le banche di rilevanza sistemica dovranno detenere capitale proprio in Svizzera per le loro filiali estere.
Attualmente è prevista una quota del 60% e il governo vorrebbe aumentare questo valore: più la cifra si avvicinerà al 100%, più sarà costoso per l'istituto soddisfare il requisito. In caso di problemi però risulterebbe più facile vendere la controllata estera e ottenere denaro liquido.
Keller-Sutter sembra favorevole a una soluzione in cui la società madre detenga un'alta percentuale di capitale proprio: almeno così possono essere interpretate le sue dichiarazioni in un'intervista rilasciata sabato alla Schweiz am Wochenende.
Rapporto del Governo sulla stabilità delle banche
La settimana scorsa – a un anno dal tracollo di Credit Suisse (CS), che è stata rilevata da UBS al di fuori del normale quadro legale, con strascichi giudiziari e politici – il Consiglio federale ha presentato un rapporto sulla stabilità delle banche.
Sono state ventilate 22 misure. Prima di agire il governo vuole però anche aspettare i risultati della commissione parlamentare d'inchiesta sul caso CS.
Le novità in questione hanno messo sotto pressione UBS in borsa: oggi il titolo della società guidata da Sergio Ermotti perde oltre il 3% a circa 25 franchi, in un mercato peraltro già generalmente negativo nella misura dell'1,5%.
Le novità prospettate dal Consiglio federale avevano già inciso pesantemente sull'azione la settimana scorsa. Il valore ha così azzerato i guadagni (di circa il 10%) che aveva in precedenza conseguito nel 2024.
Sull'arco di un anno la performance rimane comunque ancora da incorniciare: +40%.