Non è tutto rose e fiori Odermatt: «Forse a forza di perdere diventerò un idiota»

fon

4.8.2023

Marco Odermatt è alle prese con i lati negativi del successo.
Marco Odermatt è alle prese con i lati negativi del successo.
Keystone

Marco Odermatt è una delle stelle più brillanti dello sci alpino. Essere il migliore è «molto bello», ha raccontato lo stesso sciatore in un'intervista, ma allo stesso tempo ha pure svelato il rovescio della medaglia.

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Hai fretta? blue News riassume per te

  • Marco Odermatt è stato il grande dominatore della Coppa del Mondo di sci nella scorsa stagione. Naturalmente ne è felice, ma il successo ha anche i suoi lati negativi...
  • Lo sciatore nidvaldese ha parlato anche delle grandi aspettative riposte su di lui: sembra che mezza Svizzera si aspetti che vinca.
  • Lo sci è ciò che sa fare meglio. Odermatt rivela le cose in cui non è bravo. Per esempio non sa perdere.

A soli 25 anni, Marco Odermatt ha già trovato la via per entrare nell'Olimpo dello sci. Il nidvaldese è campione del mondo in due discipline, campione olimpico e due volte vincitore della generale di Coppa del Mondo. Lo scorso anno oltretutto, Odi ha stabilito un nuovo record con il bottino di 2'042 punti raccolti nella stagione di Coppa del Mondo.

Come ci si sente a essere il migliore? Odermatt ha riposto a questa domanda in una recente intervista pubblicata sul quotidiano zurighese  «Tagesanzeiger»: «È molto bello. Ciò mi permette di vivere esperienze ed emozioni che altrimenti non potrei avere. Ma allo stesso tempo bisogna poi dare una grande parte della propria vita come una sorta di bene pubblico».

Marco Odermatt nell'olimpo dellos ci ad appena 25 anni.
Marco Odermatt nell'olimpo dellos ci ad appena 25 anni.
Keystone

«A volte si vorrebbe essere persona normale, ma non è possibile»

Essere sempre al centro dell'attenzione, avere sempre una telecamera puntata su di sé, sembra non esaltare il modesto svizzero di Buochs. «Tutti mi conoscono. Tutti vogliono qualcosa da me. Quando si vuole fare qualcosa di normale durante un sabato d'estate e non si ha mai davvero pace, a un certo punto arriva il momento in cui si preferisce non farlo», ha spiegato un po' amareggiata la medaglia d'oro in discesa libera e slalom gigante agli ultimi mondiali di Courchevel-Méribel.

Proprio per questo motivo «non esco più spesso come prima», ha rivelato il 25enne. «A volte si vorrebbe essere semplicemente una persona normale, ma questo è ormai quasi impossibile. Si viene guardati, tutti vogliono parlarti e fotografarti. Questo è uno dei lati negativi di essere una celebrità».

Durante la sua infanzia, il suo grande obiettivo non era quello di diventare una stella dello sci. «Da bambino non volevo diventare il migliore, ma solo uno sciatore - ha detto Odermatt - a quell'età si vedono solo le cose belle: le vittorie, le medaglie,... Non ho mai pensato a tutti gli altri impegni e alla vita pubblica».

La pressione del successo

Dall'altra parte c'è il grande successo, e la pressione che ne deriva. «Ormai tutti si aspettano delle vittorie - ha proseguito il 25enne - questa sarà la mia grande sfida nei prossimi anni, quando improvvisamente in una stagione non vincerò più 13 gare ma solo cinque o una...».

Sotto questo aspetto la gestione dei momenti difficili potrebbe diventare una sfida mentale. «Anche per non perdere la gioia di sciare, e per ricordarsi di sciare per sé stessi e non per gli altri - ha chiosato Odermatt - col tempo si sente di avere mezza nazione alle spalle, che si aspetta qualcosa».

Oltre alle alte aspettative, il ragazzo di Nidvaldo riceve anche molti elogi e riconoscimenti, non solo per le sue prestazioni sportive. «Meglio così, che se dicessero: "Sì, sa sciare bene, ma altrimenti è un idiota"».

«Non so dipingere, cantare o ballare»

Nonostante i successi incontrastati Odermatt non si definisce un talento a 360 gradi. Lui ad esempio non si ritiene molto creativo. «Non so disegnare, dipingere, cantare o ballare - ha riferito il 25enne - inoltre non ho molta pazienza e non so perdere». Sino a ora quest'ultimo tratto del suo carattere non ha avuto molto spazio, avendo vinto quasi tutto quello che c'era da vincere. Ma come affronterà Odermatt le sconfitte? «Si vedrà. Forse a forza di perdere diventerò un idiota, chissà...», ha infine concluso l'intervista il brillante sciatore elvetico.