La vita dopo il tennis Federer: «1'200 richieste in 6 mesi. Faccio del mio meglio»

bfi

22.6.2023

A Halle, Roger Federer, è stato omaggiato per il suo record di 10 vittorie sull'erba del torneo tedesco.
A Halle, Roger Federer, è stato omaggiato per il suo record di 10 vittorie sull'erba del torneo tedesco.
KEYSTONE

A circa otto mesi dal suo ritiro, Roger Federer torna per la prima volta a un torneo di tennis, a Halle, dove ha trionfato 10 volte. Nell'intervista rilasciata in Germania, il 41enne parla della sua vita di oggi, delle tante, troppe richieste e dei progetti come opinionista televisivo.

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Hai fretta? blue News riassume per te:

  • Di ritorno per la prima volta a un torneo di tennis dopo il suo addio avvenuto a settembre dello scorso anno, Federer ha risposto a diverse domande.
  • L'ex campionissimo ha raccontato di stare bene, di essere molto preso da tanti progetti e di non sentire molto la mancanza della sua vita precedente, se non per un aspetto.
  • Moltissime, troppe la richieste arrivate alla sua Fondazione negli ultimi 6 mesi, anche un po' «per colpa» sua.
  • Commentatore televisivo? Non per ora.

Di tanto in tanto lo si vede in occasione di un qualche evento pubblico, mondano. Ma dalla sua ultima presenza in campo a Londra nel settembre del 2022, non lo si è più visto nel contesto del tennis. Per il suo ritorno Roger Federer ha scelto Halle, in Vestfalia, dove ancora detiene il record di vittorie (dieci titoli) e dove è sotto contratto a vita.

A Halle Federer riceve gli applausi del pubblico che lo ha seguito per tanti anni.
A Halle Federer riceve gli applausi del pubblico che lo ha seguito per tanti anni.
KEYSTONE

CH Media è stato l'unico media svizzero ad assistere all'intervista di Roger Federer ad Halle.

Parlando del momento di transizione dal tennis professionistico alla vita di oggi, il Maestro ha detto che «è stato un sollievo non doversi più allenare, non dover più giocare partite, perché sapevo che il corpo non ce la faceva più». Il modo in cui ha terminato, a Londra, circondato dagli amici, dalla famiglia, dai bambini e dalle leggende dello sport per lui «è stato fantastico». Non avrebbe voluto essere lì in campo da solo al momento dei saluti.

Match di esibizione?

A proposito di campo, l'intervistatore chiede quando lo vedremo di nuovo con la racchetta in mano in occasione di un match di esibizione. «Lo farò. Voglio tenermi in forma e vado in palestra quattro o cinque volte a settimana».

E il ginocchio, il suo corpo come sta oggi? Federer ammette che non si può certo lamentare: «Ogni tanto ho la schiena rigida. Ma questo può essere dovuto anche al golf (ride)». Il 41enne dice di svegliarsi al mattino senza particolari problemi, tanto che se dovesse rimanere così per il resto della mia vita, «firmerei immediatamente», dice.

Lo stress quotidiano è diminuito

La sua vita è certamente cambiata, «lo stress quotidiano è diminuito. Posso pianificare di più e ho capito che devo farlo». Ultimamente ha fatto dei viaggi con i genitori e i suoi bambini. «In Lesotho, dove c'erano anche mia madre e Mirka, è stato molto divertente. È stata un'esperienza fantastica», ha raccontato l'ex numero 1 del tennis mondiale.

Federer è un imprenditore, con diversi contratti da rispettare con i suoi sponsor. «Ora posso essere presente più spesso agli eventi e questo è un aspetto positivo, perché le persone ne sono molto felici». L'ex tennista può seguire più da vicino la sua Fondazione e ha altri progetti in cantiere. «Non ci sono due giorni uguali - dice - poterlo dire è molto bello».

Ma quante richieste

Da settembre dello scorso anni il renano è ancora più richiesto di prima, ma anche un superuomo come Roger Federer non ha il dono dell'ubiquità.

Roger Federer in occasione dell'inaugurazione della Casa per l'infanzia e per l'adolescenza dell'ospedale universitario di Ginevra (5 giugno 2023).  
Roger Federer in occasione dell'inaugurazione della Casa per l'infanzia e per l'adolescenza dell'ospedale universitario di Ginevra (5 giugno 2023).  
KEYSTONE

«Faccio sempre del mio meglio, ma per la Fondazione, ad esempio, sono arrivate 1'200 richieste in mezzo anno». Il basilese ammette le sue responsabilità in ciò: «Ho sempre detto a tutti di mettersi in contatto con me una volta che avessi smesso». Il 41enne dice di non deviare comunque dal suo motto: meglio fare meno, ma farlo bene.

Sci e figli tennisti

Un desiderio realizzato dopo il ritiro? «Tornare a sciare», cosa che non faceva più dal 2008.

Nell'intervista al Maestro del tennis viene chiesto se crede che i suoi figli abbiano il suo stesso talento per il gioco che lo ha reso immortale: «Forse. Non so quanto fossi bravo quando avevo 9 o 14 anni. Ma ovviamente loro non hanno giocato tanto tennis quanto ne giocavo io alla loro età, anche a causa di tutti i viaggi» ammette il papà di due coppie di gemelli, di 14 e 9 anni.

«Mi piacerebbe rivivere quelle emozioni»

E cosa manca all'elvetico della vita precedente come tennista professionista? «Onestamente? Non molto», risponde. «Certo, a volte mi piacerebbe rivivere quelle emozioni».

Il tennis lo ha accompagnato da sempre, fin quando da bambino mamma Lynette lo portò a prendere lezioni per fargli scaricare un po' di tutta quella energia. E oggi Roger Federer segue ancora il suo sport? Racconta di non guardare le partite intere, ma i punti salienti, quelli sì. «Non avrei mai pensato di essere così interessato (ride)».

Commentatore televisivo?

Il 41enne ha parlato di progetti futuri, dell'impegno con la sua Fondazione  e di contratti da onorare. Nei mesi che hanno seguito il suo ritiro, a più riprese, si è scritto molto di un suo possibile ruolo sporadico come commentatore televisivo. «Ho avuto alcune conversazioni per capire come poteva essere. Ma ho capito subito che ora non voglio farlo». Decisione, che per sua ammissione, gli ha tolto un peso dalle spalle.

Certo «sarebbe stato bello commentare le partite di giocatori contro cui ho giocato io stesso....», ma il momento non è ancora arrivato insomma. «Tutto questo può aspettare. Non so nemmeno se lo farò mai» chiosa colui che ha dominato lo il tennis per più di tre lustri, rendendolo uno sport globale.