Australian Open Djokovic smette di giocare e reagisce contro uno spettatore: «Vieni a dirmelo in faccia!»

fon

18.1.2024

Al secondo turno degli Australian Open Novak Djokovic non ha dovuto affrontare solo Alexei Popyrin, ma anche una situazione molto tesa con uno spettatore. Dopo aver vinto la partita in quattro set, il tennista serbo ha discusso l'episodio e rivelato le sue emozioni in conferenza stampa.

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  • Novak Djokovic ha affrontato una partita impegnativa contro Alexei Popyrin nel secondo turno degli Australian Open.
  • Durante il match, Nole ha reagito a un insulto ricevuto da uno spettatore invitandolo a scendere in campo per confrontarsi direttamente; l'episodio si è risolto senza ulteriori confronti.
  • In conferenza stampa, il serbo ha espresso la sua frustrazione per gli insulti ricevuti, sottolineando che mentre tollera il comportamento anche rumoroso del pubblico, reagisce quando qualcuno supera il limite.

Nel secondo turno degli Australian Open ha dovuto faticare più del previsto Novak Djokovic per venire a capo del padrone di casa Alexei Popyrin. Il serbo ha infatti concesso un set, come era già successo al debutto del torneo contro il croato Dino Prižmić, imponendosi su Popyrin col punteggio di 6-3, 4-6, 7-6, 6-3 in tre ore e 11 minuti.

Durante il quarto set, sul punteggio di due game a due, uno spettatore ha gridato un insulto contro Djokovic, il quale si è dapprima fermato dal servire, per poi avvicinarsi al bordo del campo per comunicare direttamente con la persona che lo aveva insultato.

«Su dai, vieni giù. Vieni qui a dirmelo in faccia», ha detto Djokovic, fra la sorpresa del pubblico e un timido tentativo del giudice di sedia di fermare il tennista. Lo spettatore è rimasto al suo posto, e pochi istanti dopo il match è ripreso con Nole alla battuta.

«A un certo punto ne ho avuto abbastanza»

Sollecitato da un giornalista, in conferenza stampa post partita Djokovic è tornato sull'argomento. «Non vuoi sapere le parole che mi hanno detto fidati. Mi sono state urlate molte cose in campo, soprattutto da quell'angolo. Ho tollerato la cosa per la maggior parte della partita, ma a un certo punto ne ho avuto abbastanza e gli ho chiesto se voleva scendere e dirmelo in faccia».

«Ho cercato di affrontarlo in modo diretto, ma purtroppo per lui non ha avuto il coraggio di scendere. È proprio quello che gli avevo chiesto: "Se hai coraggio, se sei un uomo così forte, un duro, vieni giù e dimmelo in faccia. Discutiamone". Invece si è scusato da lontano e questo è tutto», ha raccontato il 36enne.

«Ma se qualcuno oltrepassa il limite...»

«Ovviamente queste situazioni mi turbano - ha proseguito il campione in carica del torneo australiano - non vorrei vivere queste esperienze, ma devo accettarle. Le persone bevono qualche bicchiere ed è tarda notte, probabilmente anche questo ha un effetto su come si sentono e si comportano, e va bene così. La gente paga i biglietti per venire a vederci. Vogliono vedere lo spettacolo. Vogliono divertirsi».

«Io non ho mai chiesto a nessuno di lasciare lo stadio. Non ho mai chiesto all'arbitro principale di far uscire qualcuno. Non lo farei mai perché ha pagato il biglietto e ha il diritto di essere lì, di dire quello che vuole e di comportarsi come vuole».

«Ma se qualcuno oltrepassa il limite, allora me la prendo, come ho fatto oggi con questo ragazzo», ha infine concluso il serbo, che al prossimo turno dovrà vedersela con il 24enne argentino Tomás Martín Etcheverry, numero 32 del ranking ATP. In carriera i due si sono già affrontati a due riprese, ed entrambe le volte a uscirne vincitore è stato Nole.