Guerra in UcrainaPutin: «Useremo altri super missili». Anche l'Europa è sotto tiro
SDA
22.11.2024 - 21:20
Il Cremlino aveva indicato di essere sicuro che il messaggio inviato dalla Russia con il lancio sull'Ucraina del missile Oreshnik e il monito del presidente Vladimir Putin su un «conflitto globale» fosse stato recepito dagli Usa.
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22.11.2024, 21:20
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Ma se così non fosse stato, il capo del Cremlino lo ha reso ancor più chiaro, annunciando l'avvio della produzione in massa del nuovo vettore, mentre il capo delle forze missilistiche strategiche ha avvertito che il missile può «colpire obiettivi in tutta Europa».
«Questo sistema missilistico con blocchi ipersonici può colpire qualsiasi bersaglio, da quelli isolati ad un'area intera, anche altamente protetti e con un'elevata efficienza», ha affermato il generale Serghei Karakayev, incontrando il capo del Cremlino insieme ai massimi funzionari della difesa russa, dirigenti di aziende del settore della difesa e sviluppatori di armi.
Oreshnik può eludere qualsiasi sistema di difesa
Oltre ad annunciare l'avvio della produzione in serie dell'Oreshnik, un missile ipersonico balistico a medio raggio, Putin ha fatto sapere che esso continuerà ad essere testato «in condizioni di combattimento», cioè per bombardamenti sull'Ucraina, come quello in cui ieri è stata colpita una fabbrica di componenti missilistiche a Dnipro.
Secondo i russi, il vettore ha una velocità dieci volte superiore a quella del suono e può eludere qualsiasi sistema di difesa aerea.
Preoccupazione da parte di Zelensky
A Kiev la preoccupazione è palpabile. Oggi il parlamento ha annullato una sessione prevista per il timore di nuovi attacchi, secondo quanto riferito all'agenzia di stampa France-Presse (Afp) da alcuni deputati.
Il presidente Volodymyr Zelensky ha detto che il ministero della difesa si sta già consultando con i partner occidentali per chiedere la fornitura di «nuovi sistemi di difesa aerea, esattamente il tipo di sistemi che possano proteggere dai nuovi rischi».
E della nuova minaccia si discuterà martedì prossimo in una riunione del Consiglio Nato-Ucraina, a livello di ambasciatori, convocata su richiesta di Kiev.
Il monito di Putin: «Il missile è garanzia della sovranità russa»
Ma Putin ha ampliato il discorso oltre l'Ucraina, per dire che questo ed altri missili a medio e corto raggio ai quali gli scienziati militari russi stanno lavorando serviranno a mantenere un equilibrio strategico con gli Usa, che Mosca vede minacciato.
Specie dopo che, nel luglio scorso, Washington ha annunciato che schiererà missili in Germania a partire dal 2026 come primo passo dopo l'uscita nel 2019 degli Usa – durante la prima presidenza Trump – dal trattato sulle forze nucleari a medio raggio (trattato INF, Intermediate-Range Nuclear Forces Treaty) che nel 1987 aveva messo al bando gli euromissili, ossia i missili nucleari a raggio intermedio installati da Usa e Unione Sovietica sul territorio europeo.
Per questo il presidente russo ha sottolineato che l'Oreshnik è una «garanzia dell'integrità territoriale e della sovranità della Russia».
La Cina invita alla calma, la Russia attacca Biden
La Cina ha invitato tutte le parti coinvolte nel conflitto ucraino a dimostrare «calma e moderazione», aggiungendo che è urgente «lavorare alla de-escalation» e creare «le condizioni di un cessate il fuoco da attuare il prima possibile».
Ma Mosca afferma che il lancio dell'Oreshnik è stata una risposta all'autorizzazione data da Washington all'Ucraina di utilizzare missili a lungo raggio per colpire in profondità il territorio russo.
A questo proposito il ministro degli esteri di Mosca Serghei Lavrov, in visita Bielorussia, ha usato un linguaggio colorito per accusare l'amministrazione del presidente uscente degli Usa Joe Biden di volere «cacare» sulla situazione in Ucraina per «lasciare un'eredità più negativa possibile» al presidente eletto Donald Trump.
Minaccia di un conflitto globale
«Le ultime ore dimostrano che la minaccia di un conflitto globale è seria e reale», ha notato il premier polacco Donald Tusk. Mentre il cancelliere tedesco Olaf Scholz, che il 15 novembre aveva avuto un colloquio telefonico con il presidente russo, ha detto che l'uso del missile balistico da parte di Mosca è «una spaventosa escalation, esattamente come quando Putin ha assoldato i nordcoreani».
Russia-Corea del Nord, un'intesa bellico-economica
Sarebbero 11'000, secondo le ultime stime dei servizi segreti sudcoreani, i soldati che Pyongyang ha schierato al fianco delle truppe di Mosca nella regione russa di Kursk per combattere le forze ucraine d'invasione.
In cambio, la Russia avrebbe fornito sostegno economico e missili antiaerei alla Corea del Nord. «È stato accertato che equipaggiamenti e missili antiaerei per rafforzare il vulnerabile sistema di difesa aerea di Pyongyang sono stati consegnati alla Corea del Nord», ha detto Shin Won-sik, il principale consigliere per la sicurezza di Seul, all'emittente generalista sudcoreana SBS TV.
Un'analisi delle immagini satellitari realizzata dal gruppo di ricerca britannico Open Source Centre, e rilanciata dall'emittente pubblica britannica Bbc, ha mostrato inoltre che più di un milione di barili di petrolio sono stati trasferiti dai giacimenti russi alla Corea del Nord a partire dal marzo di quest'anno.