Mercoledì Carlos Alcaraz ha dovuto stare attento a non essere eliminato prematuramente dalle ATP Finals. Lo spagnolo, alla fine uscito vincitore contro Rublev, ha pure espresso aspre critiche all'ATP.
Hai fretta? blue News riassume per te
- Alcaraz ha mancato il debutto delle ATP Finals perdendo contro Alexander Zverev, ma si è poi riscattato battendo Andrej Rublev.
- Lo spagnolo ha criticato aspramente la superficie di gioco, divergente dalle superfici di cemento su cui gioca tutto l'anno.
- Inoltre Alcaraz ha espresso frustrazione per l'uso di diverse tipologie di palline nei veri tornei, sottolineando la necessità di uniformità.
- Carlitos Alcaraz affronterà Daniil Medvedev venerdì, con la possibilità di qualificarsi automaticamente per le semifinali in caso di vittoria, mentre la sua permanenza nel torneo dipenderà dal risultato della partita tra Zverev e Rublev in caso di sconfitta.
Carlos Alcaraz aveva immaginato un inizio molto diverso alle ATP Finals. Al debutto lo spagnolo si è dovuto inchinare ad Alexander Zverev al termine di una battaglia di tre set e, di conseguenza, si è improvvisamente ritrovato già sotto pressione. Nella sua seconda sfida è riuscito a riscattarsi battendo il russo Andrej Rublev, il quale di conseguenza ha salutato Torino.
Ciò non ha però impedito all'astro nascente del tennis mondiale di lamentarsi sull'organizzazione del torneo. Il 20enne se l'è presa soprattutto per la qualità della superficie del campo: «Giochiamo tutto l'anno su quelli in cemento molto lenti. Poi arriviamo alle finali e improvvisamente giochiamo sulla superficie più veloce dell'anno. Non riesco a capirlo, questa cosa non ha senso».
Anche Daniil Medvedev, il prossimo avversario di Alcaraz, ha notato che lo spagnolo «gioca in generale un po' più lentamente» e preferisce quindi superfici non troppo veloci. Il russo, invece, ama quelle veloci, motivo per cui per esempio detesta la terra battuta: la superficie più lenta di tutte.
Alcaraz è infastidito anche dalle palline
Alcaraz non ha criticato esclusivamente la superficie di gioco, ma anche la situazione delle palline. Da sempre i tennisti hanno espresso lamentale e preoccupazioni sul fatto che durante la stagione ne vengano usate di differenti. Ora è stato il turno dell'attuale numero 2 del mondo: «Se mi sono ben informato, ho sentito che in un anno abbiamo giocato con 20 o 21 palline diverse. È pazzesco».
«Dovrebbero fare qualcosa al riguardo, perché è incredibile che scendiamo in campo in tre o quattro tornei consecutivi con palline diverse. Se vogliono i migliori giocatori a un torneo, «questa cosa dovrebbe cambiare», ha proseguito Carlitos.
Per il momento, però, il vincitore di due Grand Slam deve adattarsi all'attuale situazione. Venerdì affronterà il russo Daniil Medvedev, e in caso di vittoria si qualificherebbe automaticamente per le semifinali. In caso di sconfitta il suo proseguimento al torneo dipenderà dall'altro risultato di giornata. Se Alexander Zverev dovesse avere la meglio su Andrej Rublev allora a passare sarebbe il tedesco, nel caso sia il russo a prevalere a qualificarsi per le semifinali sarà in ogni caso Alcaraz.
A Torino le spettacolo è appena iniziato.