Olimpia-ticker Doppietta svizzera nello Ski Cross! 🥇🥈per Regez e Fiva

la redazione

18.2.2022

Ryan Regez (sinistra) e Alex Fiva, dominatori della finale di Ski Cross
Ryan Regez (sinistra) e Alex Fiva, dominatori della finale di Ski Cross
KEYSTONE

Dopo la rabbia e la frustrazione per la medaglia scippata a Fanny Smith, due atleti svizzeri dello Ski Cross si prendono il podio olimpico. Sono ora 7 le medaglie d'oro per la Svizzera a questi Giochi. Il curling femminile in semifinale alla caccia del bronzo. 

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  • Curling femminile, semifinale: Svizzera 6 - Giappone 8

    Il team di Silvana Tirinzoni, dominatore del round robin, è stato sconfitto dalla squadra nipponica. Finale per il terzo e quarto posto per le elvetiche. 

    Tirinzoni (sinistra) e Paetz
    Tirinzoni (sinistra) e Paetz
    Keystone
  • Bob a 2 femminile: Halser e Pasternak al 7o posto dopo 2 manche

    A metà prova il duo elvetico si trova a poco più di sette decimi dal podio. Al comando momentaneamente c'è la tedesca Laura Nolte, mentre l'altra coppia rossocrociata, formata da Martina Fontanive e Irina Strebel, occupa invece il 20o e ultimo rango.

  • Ski Cross maschile: 🥇🥈 Regez e Fiva dominano la gara!

    Nella prova maschile Ryan Regez si è infatti messo al collo l'oro, precendo sul traguardo Alex Fiva. Per entrambi si tratta del primo podio alle Olimpiadi. Il bottino della selezione elvetica è salito così a quota 14 medaglie, con 7 ori, 2 argenti e 5 bronzi.

    Il neo campione olimpico Regez si è concesso così alla telecamera al termine della gara: «Grazie a tutti coloro che si sono alzati presto per guardare questa gara».

    Il bronzo è andato al russo Sergej Ridsik. Regez ha recentemente brillato in Coppa del Mondo con tre vittorie, dopo un inizio difficile di stagione. Il 36enne Fiva corona così la sua carriera, un anno dopo aver conquistato il titolo mondiale. Regez è il secondo campione olimpico svizzero di Ski Cross dopo Mike Schmid, che vinse a Vancouver nel 2010. 

    Proprio Mike Smith, oggi allenatore dello Ski Cross, così si è espresso ai microfoni della RSI: «Dopo il dramma di ieri, oggi è incredibile poter vivere questo momento. Tutti hanno fatto un ottimo lavoro, ma sono gli atleti che hanno vinto le medaglie! È magnifico».

    Per Smith queste medaglie potranno servire da veicolo per dimostrare quanto è bello lo Ski Cross, avvicinando, spera lui, molti giovani svizzeri a questo sport. 

  • Pattinaggio velocità 1000m maschile: domina ancora l'Olanda 

    Thomas Krol riporta i Paesi Bassi in cima al podio olimpico sui 1'000 metri. Argento al canadese Dubreuil, bronzo al norvegese Lorentzen.

  • Biathlon maschile, 15km: oro a J.T. Boe

    Quarto oro e quinta medaglia olimpica per il norvegese Johannes Thingnes Boe, che ha vinto la 15km partenza in massa maschile. Il francese Quéntin Fillon Maillet giù dal podio. 

  • Biathlon femminile, 12.5 km: Häcki 16esima, oro alla francese Braisaz-Bouchet

    La rossocrociata Lena Häcki chiude 16a nella 12,5km con partenza in linea. Oro alla francese Justine Braisaz-Bouchet, davanti alle norvegesi Tiril Eckhoff e Marte Olsbu Roeiseland.

  • Hockey maschile: la Finlandia in finale

    Una solida Finlandia, già giustiziera della Svizzera, ha battuto per 2 a 0 (Manninen e Pesonen in rete per gli scandinavi) la Slovacchia nella prima semifinale del torneo olimpico. Pesonen e compagni attendono ora il nome del loro avversario in finale, che scaturirà dall'altra semifinale tra Russia e Svezia (14h10). 

  • Freestyle Halfpipe femminile: secondo oro alla Gu

    La Cina ha la sua superstar. La si attendeva e non ha deluso - ne avevamo già parlato-. La freestyler 18enne Eileen Gu è stata infatti all'altezza del suo ruolo di favorita nell'halfpipe e ha vinto l'oro. Si tratta della sua terza medaglia a questi giochi di Pechino (2 oro e 1 argento). La Gu ha sbaragliato la concorrenza ancor prima di mostrare tutto il suo repertorio di trick difficili. Argento e bronzo alle canadesi Cassie Sharpe e Rachael Karker.

  • Elogi di Bach , critiche di Human Rights Watch

    Il presidente del CIO Thomas Bach ha valutato i Giochi olimpici di Pechino come «un grande successo». Nella sua valutazione, Bach ha fatto riferimento a «prestazioni eccezionali da parte degli atleti» ed a uno «spirito olimpico senza precedenti» tra i partecipanti. Questo è stato «molto al di sopra di quello che ho sperimentato in precedenti Giochi olimpici», ha detto il 68enne tedesco.

    Sono stati battuti record in termini di numero di spettatori in televisione e servizi di streaming, ha detto il presidente del CIO. Se Bach è molto positivo nel suo elogio dei Giochi invernali, le organizzazioni per i diritti umani sono invece sprezzanti nella loro valutazione. «I Giochi erano un sogno per il presidente cinese Xi Jinping, ma un incubo per i diritti umani», ha detto Minky Worden di Human Rights Watch. L'organizzazione ha criticato le violazioni dei diritti umani in Cina come la persecuzione della minoranza uigura, oltre che l'intimidazione degli atleti, la censura cinese e una politicizzazione dei Giochi.