Tom Craig, giocatore della squadra olimpica australiana di hockey su prato, è stato rilasciato dopo l'arresto a Parigi per un presunto acquisto di cocaina.
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- L'olimpionico australiano di hockey su prato, Tom Craig, è stato temporaneamente arrestato a Parigi per sospetto possesso di cocaina.
- Anna Maeres, del comitato olimpico australiano, ha detto che Craig «è una brava persona che ha dato prova di scarsa capacità di giudizio».
- Il ragazzo si è poi scusato, dopo essere stato rilasciato dalla polizia francese: «Le mie azioni non riflettono in alcun modo i valori della mia famiglia, dei miei compagni di squadra, dei miei amici, dello sport e della squadra olimpica australiana».
I Giochi olimpici, anche questi di Parigi, regalano delle belle storie di sport, di uomini e donne. Atti di coraggio, di eccellenza e umiltà, a volte però, come nella vita accade, qualcuno inciampa.
Il giocatore australiano di hockey su prato, Tom Craig, è stato temporaneamente arrestato durante le Olimpiadi in corso di svolgimento a Parigi per sospetto possesso di cocaina. Lo ha confermato il Comitato Olimpico Australiano (COA) mercoledì sera.
Secondo la dichiarazione ufficiale, il 28enne è stato preso in custodia dalla polizia mercoledì sera a seguito di una «transazione di cocaina» nel nono Arrondissement vicino a Montmartre. Aveva con sé un grammo di droga.
I media australiani hanno riferito che Craig aveva cercato di fuggire dalla polizia. Lui e i suoi compagni di squadra stavano festeggiando con le loro famiglie e gli amici all'Hotel Maison dopo che la sua Nazionale aveva concluso il torneo.
«È una brava persona che ha dato prova di scarsa capacità di giudizio»
Secondo il COA, il giocatore è stato rilasciato mercoledì sera. Anna Maeres, capo della delegazione australiana, ha dichiarato in seguito che Craig non è stato perseguito o portato in tribunale, ma ha semplicemente ricevuto un avvertimento da un giudice.
«Sono lieta che il caso sia stato risolto», ha dichiarato la funzionaria, sottolineando però che «non può perdonare» il ragazzo per ciò che ha fatto: «È una brava persona che ha dato prova di scarsa capacità di giudizio», ma ci devono essere «conseguenze per decisioni come questa».
Il giocatore di hockey è così stato privato di «tutti i privilegi olimpici», ha già lasciato il Villaggio e «per quanto ne so non tornerà per la cerimonia di chiusura. Non gli sarà nemmeno permesso parteciparvi».
Craig: «Mi assumo la piena responsabilità delle mie azioni»
Immediate le scuse del rappresentante del team australiano - terza nel medagliere con 41 medaglie in totale, di cui 18 d'oro: «Mi assumo la piena responsabilità. Innanzitutto, vorrei scusarmi per quanto accaduto nelle ultime 24 ore», ha dichiarato colui che da dieci anni gioca per la Nazionale australiana di hockey.
«Mi assumo la piena responsabilità delle mie azioni. Non riflettono in alcun modo i valori della mia famiglia, dei miei compagni di squadra, dei miei amici, dello sport e della squadra olimpica australiana», ha detto con la voce strozzata.
Il Comitato Olimpico Internazionale ha finora rifiutato di commentare il caso, dichiarando che il CIO non era a conoscenza dei fatti.
Tornando invece allo sport ricordiamo che la squadra australiana è stata sconfitta dai Paesi Bassi nei quarti di finale per 2-0.