Il vincitore della generale di Coppa del Mondo, Marco Odermatt, dovrà probabilmente gareggiare con un nuovo design sul casco a partire dalla prossima stagione. La federazione sciistica FIS lo ha criticato a causa di un regolamento sul logo.
Hai fretta? blue News riassume per te
- Marco Odermatt era solito indossare un casco da gara con il design Red Bull. Tuttavia, l'associazione sciistica FIS vuole vietarlo per la prossima stagione.
- Il presidente della FIS, Johan Eliasch, sostiene che le dimensioni del logo sul casco sono stabilite dal regolamento.
- Swiss-Ski non è d'accordo, poiché marchi mondiali come Red Bull sono di fondamentale importanza per lo sci.
- Se Odermatt non rispetterà il divieto di indossare il casco, potrebbe essere multato o addirittura squalificato.
Marco Odermatt è stato lo sciatore più in forma di tutti nella scorsa stagione. Non vi sono dubbi che il vincitore della generale di Coppa del Mondo inizierà la prossima stagione come grande favorito. Ma è molto probabile che lo sciatore del Canton Nidvaldo non sia più così riconoscibile a prima vista. Questo perché finora il casco di Odermatt è stato particolarmente vistoso.
Il casco ricopriva l'intera superficie con i colori blu e argento - in alcuni casi anche oro - del suo sponsor, il gigante austriaco Red Bull. Dalla prossima gara però le cose potrebbero cambiare. Infatti, come riporta il «Blick», la FIS ha comunicato in un'e-mail di non voler più accettare il design del casco degli sciatori sostenuti dal toro rosso.
Il problema, secondo il presidente Johan Eliasch sta nel regolamento FIS sulle dimensioni del logo del casco. Secondo queste ultime, il logo non può occupare più di 50 centimetri quadrati. Il casco del 25enne invece, ricopre tutta la superficie a disposizione, più dei 50 centimetri quadrati possibili. La domanda che sorge spontanea è la seguente: la verniciatura fa parte del logo oppure no?
Swiss-Ski difende il suo pupillo
Swiss-Ski da parte sua ritiene che il design del casco di Odermatt sia regolare. Il co-direttore Diego Züger, ad esempio, spiega così al «Blick»: «Il regolamento non vieta in alcun modo che un casco possa essere decorato con i colori di uno sponsor. Ecco perché negli ultimi anni nel Circo Bianco, oltre a Red Bull, ci sono stati anche altri sponsor, come Milka, Helvetia, Ovomaltine o Ricola, che hanno fatto spruzzare i relativi colori aziendali sui caschi da gara dei loro atleti a scopo pubblicitario, rivendicando così questa zona grigia per decenni». Swiss-Ski è dunque chiaramente favorevole a consentire agli sponsor di continuare ad aggiungere accenti colorati alle teste delle loro star anche in futuro.
I grandi sponsor sono «fondamentali»
Züger continua spiegando perché è importante per lo sci permettere agli atleti di portare questi modelli di casco: «È di fondamentale importanza che marchi globali come Red Bull investano nello sci. Ma la restrizione relativa al design dei caschi potrebbe portarci a perdere questi grandi marchi. E questo avrebbe conseguenze devastanti per lo sport e soprattutto per i nostri atleti, considerando che le star dello sci ricevono gran parte dei loro guadagni dai singoli sponsor».
Non è ancora chiaro se la FIS applicherà il divieto, o se la spunteranno le considerazioni delle singole federazioni, ma anche degli stessi atleti e degli sponsor.
Nel caso la FIS seguisse la sua via, vi è la minaccia di una multa e di un'ammonizione in caso di inosservanza, che potrebbe portare a una squalifica dalla gara in caso di recidiva.
Marco Odermatt, tra l'altro, non è l'unico atleta di livello mondiale a indossare un casco Red Bull. Anche altri grandi dello sci come Alexis Pinturault, Sofia Goggia ed Ester Ledecka proteggono la loro testa con un casco ispirato ai colori della popolarissima bevanda energetica.