Flavio senza pietà Briatore: «L'Italia? Il più grande disastro di sempre. So chi dovrebbe sostituire Spalletti»

bfi

4.7.2024

Flavio Briatore
Flavio Briatore
KEYSTONE

Ospite di una trasmissione radiofonica il manager di grande successo della Formula 1 Flavio Briatore si è soffermato sulla disfatta dell'Italia a Euro 2024. L'imprenditore non ha usato mezzi termini per criticare Spalletti e i suoi ragazzi, proponendo anche il prossimo ct degli Azzurri. 

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Alcuni giorni fa ha fatto il suo ritorno a sorpresa nel mondo della Formula 1: Flavio Briatore, al Gran Premio di Barcellona, dove ha funto da consulente capo di Alpine.

Il 74enne è uno che sa come gestire una squadra sportiva e in una trasmissione radiofonica, «La politica nel pallone», ha parlato dell'uscita dell'Italia dall'Europeo, definendola, senza giri di parole, «Il più grande disastro nella storia della Nazionale».

«Spalletti forse arrogante, Allegri sarebbe il top come ct»

 «L'eliminazione è stata uno shock, c'è stata grande confusione», ha detto l'imprenditore, che non ha lesinato critiche pesanti al ct degli Azzuri: Luciano Spalletti «è stato forse arrogante».

Briatore ha detto di avere un'idea precisa su chi lo potrebbe sostituire alla guida della Nazionale quattro volte campione del mondo: «Allegri come ct sarebbe il top: non avrebbe più la pressione tutti i giorni e ha una grandissima esperienza». 

Parlando di Massimiliano Allegri - ex tecnico della Juventus in cerca d'impiego - l'imprenditore italiano ha detto: «Ci ho parlato quando la partita con la Svizzera ancora non era finita: mi ha detto che dobbiamo giocare come gioca storicamente l'Italia, senza cercare di scimmiottare il gioco di altre Nazionali, non siamo la Spagna».

Colui che negli nel 1995, con un giovane Michael Schumacher alla guida, vinse il mondiale costruttori di Formula 1 con la piccola scuderia della Benetton, sa come plasmare un team vincente, anche dove vi sono delle lacune tecniche.

«Sembrava stessero giocando una partitella di allenamento»

«Sembrava che i giocatori fossero alla prima partita dopo tanti mesi, giocavano a testa bassa, non capivano la posizione. Non ho capito nemmeno la scelta di far giocare Fagioli», ha detto prima di sferrare il colpo al ct.

«Non ha creato un gruppo, avevamo una banda di giocatori impauriti, anche giocatori come Chiesa e Barella sembravano senza personalità. Chiellini non era Pelè, ma non mollava e incitava i compagni.»

«Invece adesso sembrava che stessero giocando una partitella di allenamento. Si può perdere, ma quello che non va bene è il modo in cui abbiamo perso: sembrava che quando l’arbitro fischiava la fine i nostri giocatori fossero contenti, sollevati».

In uno sport di squadra non si vince grazie al singolo, ci vuole una coesione tra i vari elementi del gruppo.

«L'unico giocatore di livello è Donnarumma»

«Nell'ultimo Europeo vinto non eravamo i più forti, ma c'era grande coesione. Non ci fosse stato Donnarumma in vena di miracoli avremmo preso cinque gol da tutti».

Infine, dopo la pesantezza delle parole all'indirizzo di Spalletti, ha svalutato l'intero gruppo degli Azzurri, senza fare sconti a nessuno, eccezion fatta per Donnarumma, appunto.

«In questo momento non abbiamo giocatori di livello. La Francia è piena di giocatori che militano in Inghilterra, in Italia, in altri campionati. Invece i nostri, a parte Donnarumma, non li vuole nessuno all’estero».