Le inchieste proseguono Ranucci difende Report: «Il silenzio elettorale non riguarda i giornalisti»

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28.10.2024 - 16:30

Sigfrido Ranucci riparte con «Report».
Sigfrido Ranucci riparte con «Report».
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Domenica 29 ottobre tornerà «Report» con la sue inchieste scottanti.

Il programma, di Rai 3 condotto da Sigfrido Ranucci, mantiene un'audience stabile attorno al 7,6% di share, quasi 1,5 milioni di spettatori, e si consolida tra i programmi di inchiesta più seguiti in Italia.

La nuova stagione, ora in prima serata la domenica, continua a puntare su un giornalismo rigoroso che spesso fa luce su scandali e disservizi, spingendo al cambiamento e alla trasparenza.

Il conduttore risponde alle critiche e anticipa la puntata su una strage nascosta e le inchieste sul Ministero della Cultura.

«Apriamo con la denuncia di una strage nascosta al largo delle coste calabresi, 65 morti per evitare l'effetto Cutro. Seguirà un'inchiesta sul Ministero della Cultura e il conflitto d'interessi che coinvolge figure di spicco», anticipa Sigfrido Ranucci ai microfoni di Adnkronos, a pochi giorni dalla messa in onda.

«È arrivata poche ore fa la notizia che Gasparri chiede di fermare la puntata di «Report», noi siamo certi che non violiamo nessuna normativa Agcom. Ricordo a tutti che il silenzio elettorale riguarda i politici e i partiti, non i giornalisti. Oltretutto essendo un'elezione territoriale non contempla neanche il numero per l'osservazione della par condicio a livello nazionale. Sono tranquillo».

A fare da kick-start alla puntata sarà «Lab Report», un «laboratorio» per giovani giornalisti, creato in collaborazione con Franco Di Mare. L'iniziativa punta a dare spazio a voci emergenti su temi di rilevanza regionale spesso trascurati dai media nazionali, ampliando così la missione informativa di «Report» e rafforzando l'approccio investigativo su scala locale.

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