Michelle Hunziker ha parlato delle sue gravidanze, ben tre, e in particolare di quella di Aurora, che ha avuto quando non aveva neppure venti anni.
«La gravidanza è un periodo pazzesco – ha raccontato la soubrette elvetica nell’intervista rilasciata a Diletta Leotta –, io se avessi potuto avrei fatto 10 figli. Non capisco perché quando sei incinta le altre donne, che lo sono state, ti dicono tutte le cose peggiori. È vero, non è una passeggiata a ciel sereno, è vero hai le nausee. Però è un periodo pazzesco della nostra esistenza. E c'è l'invidia della pancia, una roba inconscia, e quindi ti raccontano le cose che sono andate male nel parto, il dolore».
«Io ho avuto Auri quando avevo 19 anni, ero già pronta, l'abbiamo desiderata tantissimo. Quando è nata mi sono occupata di lei, ma poi sono tornata al lavoro subito – ha spiegato la conduttrice –. Per questo non ne ho fatto uno dopo l'altro, ma se fosse andata in altro modo oggi ne avrei 10 perché la gravidanza di quando avevo 19 anni è stata fantastica. Io ero una matta totale, ora lo posso dire e spero mi perdoneranno perché ero una pirla di 19 anni, ma io andavo a sciare, a cavallo, il povero Eros era disperato mi diceva "No, stai ferma"».
«Io e Auri siamo cresciute insieme»
La Hunziker ha poi rivelato: «Diventare mamma a 19 anni e poi superati i 30 sono due cose diverse: a 19 non hai esperienza di vita, quindi sei una bimba tu, quindi ti aggrappi alle regole almeno è quello che ho fatto io. Mi hanno tirata su come un soldatino e Auri dice che ero un generale, perché non le facevo passare niente, però poi giocavo tantissimo quindi c'era la parte ludica e d'instancabilità e Auri era più stanca di me. Io la svegliavo ogni mattina alle 6.30 anche la domenica perché avevo molte cose da fare e poi viaggiavamo sempre. Con Auri c'è tantissimo vissuto e abbiamo vissuto tante cose insieme, io me la portavo a Los Angeles e in tutti i viaggi di lavoro ma non solo. Siamo cresciute insieme».
L'Hunziker ha altre due figlie, Sole e Celeste, nate dal matrimonio poi naufragato con Tomaso Trussardi.