L'attore tiene a precisare Massimo Lopez: «Non ho mai detto che sono un 'etero single'»

L’attore smentisce le dichiarazioni pubblicate nell’intervista rilasciata al settimanale Oggi e rilancia: «È un linguaggio che non mi appartiene».

La bufera mediatica che si è abbattuta su Massimo Lopez dopo l’intervista rilasciata al magazine «Oggi», non accenna a placarsi. Per questo è voluto intervenire direttamente l’attore-doppiatore su Instagram rivolgendosi ai follower.

La bagarre è scoppiata per via di una frase (riportata anche nel titolo dell’articolo), dove Lopez si dichiara presumibilmente «etero e single». «Un errore della giornalista», sostiene però Lopez che si appella ai social.

«Care amiche e cari amici, molti di voi mi conoscono e mi seguono da anni, e sapete come alcune parole non mi appartengono, né tantomeno le condivido. Oggi mi trovo qui a dover scrivere queste righe e a scusarmi con tutti voi, per una dichiarazione che non ho mai rilasciato», si legge nell'attacco del messaggio.

«‹Etero single› è un linguaggio che non mi appartiene»

Lopez entra nel dettaglio e spiega quanto segue: «'Etero single' è un linguaggio che non mi appartiene, non fa parte di me, non fa parte del mio modo di pensare. Questa frase nasce da un’interpretazione del tutto fantasiosa delle mie parole da parte della giornalista, durante un’intervista in cui non ho mai utilizzato la parola 'etero'».

L'attore prosegue spiegando che in tutti questi anni non ha mai amato alcun tipo di etichetta, «perché siamo persone e non oggetti, ognuna con le proprie storie e la propria unicità. Leggere alcuni commenti poco carini, in alcuni dei quali vengo definito come un 'omofobo', fa male al cuore, proprio perché sono sempre stato dalla parte di tutti, credendo fermamente nell’amore, in ogni sua forma».

Lopez conclude il post parlando proprio dell'amore: «Già, perché l’amore ha tante forme, ha tante sfaccettature, e non c’è un amore giusto e un amore meno giusto, ma esiste solo l’amore. L’amore non va mai né giudicato, né etichettato! Nella mia vita, ho amato tanto, e sono stato tanto amato, ma non ho mai avuto bisogno di dare un nome a questo amore, né tantomeno oggi, proprio io, sento il bisogno di etichettarmi».

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