Ecco perchéKirsten Dunst, protagonista di Civil War: «Ho paura che sparino ai miei figli»
dpa
5.5.2024 - 12:08
Nel thriller «Civil War», Kirsten Dunst interpreta una fotografa di guerra senza scrupoli in una nazione divisa. In realtà, è molto preoccupata per gli sviluppi nel suo Paese.
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05.05.2024, 12:08
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La violenza delle armi negli Stati Uniti è una delle principali preoccupazioni della star di Hollywood Kirsten Dunst, soprattutto per quanto riguarda la sicurezza dei suoi figli.
«Non posso più andare al parco con i miei figli senza paura, perché devo temere che gli sparino. In America si vive con queste paure come madre o padre», ha dichiarato l'attrice 42enne al «Bunte».
La Dunst ha il ruolo di protagonista nel thriller d'azione distopico «Civil War», che racconta di una nazione divisa del futuro, uscita nelle sale a metà aprile. Alla domanda sui possibili parallelismi con la realtà, la Dunst ha risposto: «Sono molto preoccupata. Recentemente i diritti delle donne negli Stati Uniti sono passati di nuovo in secondo piano. E anche la minaccia delle armi da fuoco sta peggiorando».
L'attrice vede pochi segnali di miglioramento della situazione. «Ricordo la sparatoria alle scuole elementari di Sandy Hook nel 2012 e da allora non è cambiato nulla in termini di legislazione sulle armi. Se la morte di 20 bambini non serve a nulla, la situazione è davvero senza speranza».
Tanta violenza con le armi da fuoco negli Stati Uniti
Nel dicembre 2012, un ventenne ha sparato e ucciso 20 scolari e sei insegnanti a Newtown, nel Connecticut. Negli Stati Uniti, questi atti sanguinosi fanno purtroppo parte della vita quotidiana.
Le armi da fuoco sono facilmente disponibili e sono in circolazione su larga scala.
Questo porta ripetutamente a discussioni sull'inasprimento delle leggi sulle armi, ma finora senza alcun risultato concreto. Di norma, le iniziative a favore di leggi più severe sulle armi falliscono a causa dei repubblicani e della potente lobby delle armi.
Anche il presidente USA Joe Biden chiede ripetutamente norme più severe.