Ecco di cosa si trattaFedez colto in fallo dalla Regione Lombardia: «Dichiarazioni imprecise e fuorvianti»
Covermedia
19.12.2023 - 13:00
Sono state smentite dal Pirellone le dichiarazioni del rapper su Instagram che si vantava di aver creato, grazie alle donazioni dei Ferragnez, 150 posti letto di terapia intensiva all’ospedale San Raffaele di Milano.
19.12.2023, 13:00
19.12.2023, 13:15
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Anche Fedez è finito nella bufera delle donazioni (sovrastimate) a scopo benefico dei Ferragnez.
Il rapper, in risposta alle accuse della Meloni, ha diffuso un messaggio su Instagram dove si vantava di aver creato durante la pandemia 150 posti letto di terapia intensiva all’ospedale San Raffaele di Milano.
Un dato inesatto, che il Pirellone ha voluto smentire con forza. «I posti letto di terapia intensiva ricavati nella struttura realizzata grazie alle donazioni raccolte da Fedez e Ferragni erano 14 e non 150», precisa la Regione Lombardia in risposta al post di Fedez.
«All’ospedale in Fiera, invece, grazie alle donazioni di oltre 6.000 donatori privati, anche semplici cittadini, si è potuto realizzare un vero reparto di terapia intensiva con 157 posti letto, che ha potuto ricoverare e curare 538 pazienti», spiega la dichiarazione del Pirellone.
Il messaggio di Fedez è «inesatto e fuorviante»
«Anche sui tempi di entrata in funzione delle due strutture occorre ricordare che dal primo paziente ricoverato nella tensostruttura del San Raffaele, il 23 marzo 2020, a quello ricoverato in Fiera, il 6 aprile 2020, sono trascorsi solo 14 giorni, motivati dalla differente complessità degli interventi e dal numero assolutamente più elevato dei posti letto messi a disposizione nell'ospedale in Fiera», continua la nota
Contestato il dato diffuso da Fedez che ha sostenuto nel suo messaggio come «lo Stato e la Regione Lombardia per realizzare una struttura simile con gli stessi posti, mesi dopo, hanno speso 10 milioni di euro per curare un terzo delle persone che abbiamo curato noi».
Per la Regione il messaggio di Fedez è inesatto e fuorviante. «Tale precisazione era doverosa da parte di Regione Lombardia per ringraziare ancora una volta i 6.000 donatori dell'Ospedale in Fiera che, con la loro grande sensibilità, hanno permesso di curare e salvare la vita a centinaia di malati. Questo episodio di generosità non deve rischiare di essere svalutato da dichiarazioni imprecise e fuorvianti, che poco c'entrano con i gesti di solidarietà che tanti lombardi hanno manifestato durante la pandemia».