Global Force AwardAnnalisa premiata a Los Angeles: «Non bisogna mollare»
Covermedia
8.3.2024 - 16:31
Insignita con il Global Force Award ai Billboard Women in Music, la cantante parla della sua carriera, del percorso delle donne nella musica italiana e dei progetti futuri.
08.03.2024, 16:31
09.03.2024, 10:44
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Premiata a Los Angeles con il Global Force Award ai Billboard Women in Music, Annalisa è diventata la prima italiana a ricevere questo riconoscimento, scelta da Billboard Italia.
L'artista ha quindi condiviso le sue riflessioni e progetti in una recente intervista rilasciata al Corriere della Sera.
«Bisogna proprio rompere dei muri giorno dopo giorno. Nelle classifiche le presenze femminili sono minori, per avere i risultati degli uomini dobbiamo lavorare il triplo, ma le cose stanno migliorando. Non bisogna mollare».
Annalisa guarda al futuro con l'occhio rivolto all'internazionalizzazione della sua carriera, anticipando progetti che coinvolgeranno la Spagna e non solo, pur sottolineando le sue impegnative agende concertistiche che per ora non contemplano un tour estero.
Riguardo la possibilità di rappresentare l'Italia all'Eurovision attraverso San Marino, l'artista esprime una posizione chiara: «Non l’ho mai considerato perché un conto è l’Italia, ma se non si riesce va bene così. Mi sembrerebbe quasi di andare contro il mio Paese. Ma sarei stata felice se ci fosse riuscita Loredana Bertè».
Il recente passaggio di Annalisa al Festival di Sanremo si è rivelato un'esperienza intensa, dalla quale è emersa con una rinnovata consapevolezza artistica e personale, nonostante la pressione e le difficoltà incontrate, comprese le speculazioni sul motivo per cui non ha sceso le scale durante l'evento.
«No, né chi pensa che una donna che non fa le scale sia automaticamente incinta. Non funziona così, forse all’ottavo mese. A gennaio dell’anno scorso sono caduta dalle scale e quello mi ha lasciata un po’ segnata, emotivamente, ma anche sulla fronte, con una bella cicatrice. All’Ariston mi tremavano le ginocchia e mi veniva un po’ di panico, quindi ho preferito così».