Successione digitale Cosa succede ai nostri dati dopo la morte?

È davvero necessario creare un testamento per i social media? E cosa succede alle e-mail quando non ci siamo più? Marcel Curien è trainer ed esperto in utilizzo dei media. Qui risponderà a domande che per alcuni di noi sono ancora tabù.

Marcel Curien, qual è il momento giusto per pensare alla successione digitale?
Ora!

I sondaggi riportano che solo un quarto degli svizzeri ha preparato un testamento. È davvero necessario pensare ai propri dati e alla successione digitale mentre si è ancora in vita?
Alcuni casi sono regolati dal diritto di successione, in altri la legge non è stata ancora definita. Abbiamo sempre più proprietà che non possiamo toccare con mano perché esistono solo in formato digitale. I miei genitori incollavano le loro foto negli album, mentre mia figlia conserva le sue immagini su diversi cloud. Molti di questi dati risiedono su server fuori dalla Svizzera e la situazione legale non è chiara. Ciascuna persona deve porsi chiaramente una domanda: come dovranno essere gestiti i miei dati quando non ci sarò più?

Quando si parla di successione si pensa a gioielli, azioni, beni e immobili. Cos'è la «successione digitale»?
La successione digitale include tutti i dati personali virtuali, quindi quelli salvati su Internet. Questi includono le foto memorizzate sul cloud, gli account dei social e le criptovalute. Anche login per web shop, account e-mail ed e-banking ne fanno parte.

Nella vita quotidiana faccio fatica già solo tenere a mente tutti i miei login. Cosa devo fare esattamente per consentire a un'altra persona di occuparsene?
È importante tenere a mente questi dati e annotare in forma scritta gli account più importanti. Conservate i dati d'accesso al documento o le password in un dossier di successione da tenere in un luogo sicuro. Un password manager può rivelarsi molto utile. Dovrete ricordare solo la password master e il software si occuperà di tutte le altre, creandole e memorizzandole.

Ammettiamo che io abbia fatto tutto in ordine. Come funzionano le cose concretamente? Io muoio e i miei successori ottengono il login ai miei account. Sono previste risposte automatiche o post con scritto «xy è morto»?
Alcuni servizi, come quelli di Apple e Google, consentono di configurare un contatto erede, che ha diritto ad accedere ai servizi Apple o Google in caso di decesso. Su Facebook, il contatto erede può trasformare il profilo in una pagina commemorativa. In questo modo, gli amici su Facebook, che spesso sono sparsi in tutto il mondo, hanno a disposizione un luogo comune per ricordare la persona. Purtroppo la successione digitale non è regolata in maniera unitaria. Le opzioni sono diverse a seconda dell'operatore, della piattaforma o dell'account. Per questo è un po' laborioso regolare tutto.

Cosa succede se non penso alla mia successione digitale?
Dopo la morte, il testimone passa agli eredi legali. Alcuni dati possono essere recuperati con un certificato di decesso. Per altri, come ad esempio le criptovalute, senza credenziali d'accesso non c'è niente da fare. Questa raccolta di dati comporta un grande sforzo per i successori, in un periodo di lutto che è già difficile di per sé.

Quali altri svantaggi comporta rinunciare a regolare la propria successione?
Video, foto e documenti raccolti nel corso di decenni possono andare persi. Valori patrimoniali come le criptovalute o proprietà digitali come gli NFT spariscono e abbonamenti a servizi come Spotify o Netflix rimangono attivi. Chiuderli può rivelarsi davvero impegnativo.

Non voglio che nessuno sappia cosa faccio online. Come tutelare la mia privacy anche dopo la morte?
È quasi impossibile eliminare completamente le proprie tracce. Se volete evitare che qualcuno acceda ai vostri dati sul cloud, non condividete l'accesso con nessuno. Controllate attentamente i regolamenti sulla protezione dei dati personali dei singoli servizi per verificare se tengono conto del diritto di successione.

E viceversa: posso continuare a vivere online anche dopo la morte?
Sì, su Instagram e Facebook si può. Il profilo Facebook riporta «In memoria di xy» davanti al nome.