Ucraina Cassis: «Evacuazione parziale dell'ambasciata svizzera a Kiev»

pv, ats

25.2.2022 - 13:26

Il presidente della Confederazione Ignazio Cassis, a margine della conferenza del Governo sulla politica europea, ha ancora stigmatizzato la guerra scoppiata in Ucraina. Ha precisato che da oggi ha preso il via l'evacuazione parziale dell'ambasciata elvetica di Kiev. Rimarrà solo il personale indispensabile.

Bundespraesident Ignazio Cassis, waerhrend einer Medienkonferenz des Bundesrates zu Europapolitik, am Freitag, 25. Februar 2022 in Bern. (KEYSTONE/Anthony Anex)
Bundespraesident Ignazio Cassis, waerhrend einer Medienkonferenz des Bundesrates zu Europapolitik, am Freitag, 25. Februar 2022 in Bern. (KEYSTONE/Anthony Anex)
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«Ieri è stato il primo giorno forse di una nuova era politica», la presa di posizione del governo ha volto segnare simbolicamente questo avvenimento, ha aggiunto Cassis. Oggi è il giorno due, si va avanti, i soldati russi avanzano e la città di Kiev è teatro di combattimenti.

«Abbiamo iniziato l'evacuazione parziale dell'ambasciata di Kiev. Tutti i dipendenti il cui lavoro non è indispensabile lasceranno il paese. Rimarranno 6-7 persone che garantiranno le attività principali».

Praticamente tutti gli altri paesi hanno lasciato l'Ucraina, ha continuato: la Confederazione intende lasciare la porta aperta al dialogo tra le due parti coinvolte nel conflitto.

Cassis condanna di nuovo l'attacco

Cassis ha ribadito che il Consiglio federale condanna severamente la violazione della sovranità di uno stato. La Svizzera si aspetta che la Russia rispetti i diritti umanitari e quelli umani.

Il consigliere federale Guy Parmelin ha aggiunto che riguardo alle sanzioni nei confronti della Russia, la Confederazione valuta quelle adottate dall'Unione europea (UE) e decide quali fare proprie. Al momento è stato deciso di mantenere le sanzioni che erano state decise in occasione dell'annessione della Crimea, di inasprirne alcune e di aggiungerne altre.

Ad esempio, ha indicato Parmelin, la Svizzera aderisce direttamente a tutte le sanzioni dell'UE nei confronti di persone e gruppi.

Sutter: «Siamo pronti ad accogliere»

Dal canto suo la consigliera federale Karin Keller-Sutter ha ricordato che la guerra ha gravissime conseguenze per la popolazione ucraina: «siamo solidali con loro, non lasceremo la gente in balia alle aggressioni militari».

La ministra ha precisato che le autorità a livello europeo stanno reagendo: la prossima settimana si terrà un vertice di ministri di giustizia ed è probabile che pure lei possa parteciparvi.

«Con gli stati di Schengen cercheremo di capire come possiamo aiutare e portare solidarietà. In Svizzera siamo pronti a ricevere gente che fugge ed ha bisogno di protezione».

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