Guerra in Ucraina Cassis: «Un blocco degli averi russi in Svizzera è molto probabile»

ats

27.2.2022 - 21:04

Domani il Consiglio federale terrà una seduta straordinaria sul conflitto in Ucraina. Secondo Cassis, il congelamento di averi russi in Svizzera è molto probabile
Domani il Consiglio federale terrà una seduta straordinaria sul conflitto in Ucraina. Secondo Cassis, il congelamento di averi russi in Svizzera è molto probabile
Keystone

È «molto probabile» che il Consiglio federale decida di congelare averi russi in Svizzera nella sua seduta straordinaria in programma domani. Lo ha dichiarato il presidente della Confederazione Ignazio Cassis. Sul tavolo anche l'eventualità di sanzionare Putin.

Secondo il consigliere federale ticinese, la neutralità deve tuttavia essere garantita.

Giovedì il Consiglio federale aveva già fortemente inasprito le misure nei confronti della Russia, ha rilevato Cassis al telegiornale romando «19h30». «Domani andremo nella stessa direzione», ha aggiunto. Ma la decisione finale terrà conto in ogni caso della neutralità svizzera.

Il consigliere federale ha inoltre smentito la notizia secondo la quale lunedì o martedì a Ginevra si sarebbe svolta una conferenza di pace per l'Ucraina, alla quale avrebbero partecipato il ministro degli esteri russo Serghiei Lavrov e, in videoconferenza, il segretario di Stato americano Anthony Blinken, annunciata dai siti web di Tamedia.

«Si tratta di speculazioni mediatiche», ha commentato il ticinese indicando comunque di essere in contatto con le due parti.

«Felice che il dialogo riprenda tra la Russia e l'Ucraina»

Cassis si è detto felice che il dialogo riprenda tra la Russia e l'Ucraina, dopo che i due Paesi si sono detti d'accordo di incontrarsi domani alla frontiera tra l'Ucraina e la Bielorussia per dei colloqui. «Ma la strada è ancora lunga», ha ammonito.

In caso di successo dei colloqui, a suo avviso, è possibile che si arrivi rapidamente a un armistizio. In ogni caso, «la Svizzera può istituire un canale diplomatico tra i due Paesi», ha rilevato il consigliere federale.

Alla domanda su quanti rifugiati ucraini la Confederazione potrebbe accogliere, il consigliere federale non ha voluto fornire una cifra precisa, poiché «gli Ucraini sono liberi di entrare in Svizzera». «Li accoglieremo come fratelli e sorelle europee», ha concluso.

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