Processo a Turgovia Scassinatore minaccia una 91enne con una lima per unghie a casa sua: dura la sentenza

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27.11.2024 - 08:12

Il caso è stato trattato dal tribunale distrettuale di Kreuzlingen.
Il caso è stato trattato dal tribunale distrettuale di Kreuzlingen.
Keystone

Un uomo di 28 anni è stato condannato per aver aggredito un'anziana nel suo appartamento. Nonostante la confessione, il suo avvocato difensore ha chiesto invano l'assoluzione.

Dominik Müller

Hai fretta? blue News riassume per te

  • A gennaio un 28enne ha aggredito una donna di 91 anni nel suo appartamento.
  • La difesa ha sostenuto davanti al tribunale distrettuale di Kreuzlingen che il fratello dell'accusato aveva commesso il crimine.
  • Il tribunale ha comunque condannato l'uomo a una pena detentiva incondizionata.

Un marocchino di 28 anni è stato condannato a diversi anni di reclusione dal tribunale distrettuale di Kreuzlingen dopo aver aggredito una donna di 91 anni nel suo appartamento.

L'incidente è avvenuto la sera del 19 gennaio 2024, quando l'uomo avrebbe forzato l'ingresso nell'appartamento dell'anziana per rubare denaro e oggetti di valore, come riportato dal quotidiano «St. Galler Tagblatt».

Secondo il rapporto, l'anziana è rimasta ferita nell'incidente quando ha cercato di difendersi dall'aggressore. Nell'appartamento si sarebbero verificate scene drammatiche: l'uomo avrebbe minacciato l'anziana con una lima per unghie e l'avrebbe fatta cadere più volte.

La difesa dell'imputato ha sostenuto che era stato il fratello a commettere il crimine, non lui. Nonostante la sua confessione, l'avvocato difensore ha sostenuto che il suo cliente si era assunto la colpa per proteggere il fratello.

Quest'ultimo voleva usare il furto per sostenere economicamente la madre malata. Le tracce di DNA trovate nell'appartamento avrebbero dovuto avvalorare questa teoria.

Lunga pena detentiva

Il pubblico ministero, invece, era convinto che l'imputato fosse il colpevole. Ha descritto il reato come sfacciato e crudele e ha sottolineato che le prove erano schiaccianti.

La difesa, da parte sua, ha cercato di mettere in dubbio la credibilità delle prove, sottolineando il consumo di alcol da parte dell'imputato e l'abbigliamento dell'autore del reato, non corrispondevano a quello dell'imputato.

Tuttavia la corte ha deciso che le prove erano sufficienti per dichiarare il 28enne colpevole. È stato condannato a una pena detentiva incondizionata di 43 mesi e a un divieto di uscita dal Paese per dieci anni.

È stato invece assolto dall'accusa di aver insultato gli agenti di polizia, in quanto questi ultimi non avevano compreso i commenti in arabo. La sentenza è definitiva.

Questo articolo è stato creato con l'aiuto dell'intelligenza artificiale (AI). Tutti i contenuti creati dall'intelligenza artificiale sono verificati dalla redazione.