Svizzera-Italia Migranti: Italia pronta al dialogo su casi di Dublino

cp, ats

26.11.2024 - 15:47

Il consigliere federale, Beat Jans, a colloquio col ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi.
Il consigliere federale, Beat Jans, a colloquio col ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi.
Keystone

Anche se ieri a Chiasso non sono state adottate decisioni formali fra il ministro dell'Interno italiano Matteo Piantedosi e il consigliere federale Beat Jans, l'Italia sarebbe disposta a discutere, nel 2025, i trasferimenti Dublino.

È quanto dichiarato ai giornalisti da Piantedosi, sottolinea una nota odierna del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP).

Come noto, dal dicembre 2022 Roma non accetta più trasferimenti Dublino da altri Paesi europei. Finora, l'Italia non aveva prospettato la possibilità di cambiare la sua prassi prima dell'attuazione del Patto europeo sulla migrazione e l'asilo nel 2026.

Piantedosi ha annunciato, si legge nel comunicato, «che inviterà il consigliere federale Beat Jans a Roma il prossimo anno per discutere la ripresa dei trasferimenti Dublino».

Prima dell'incontro, Piantedosi e Jans hanno visitato il Centro di cooperazione di polizia e doganale di Chiasso, in cui le autorità dei due Paesi coordinano strettamente la lotta alla criminalità transfrontaliera.

Entrambi hanno sottolineato l'importanza della cooperazione per affrontare le sfide nel settore della migrazione e della sicurezza ed espresso l'interesse di entrambi i Paesi a rinnovare l'accordo bilaterale di polizia.

In questa occasione, i due «ministri» avevano fra l'altro annunciato una più stretta cooperazione in materia di polizia e migrazione. «Lo scambio diretto di informazioni tra Italia e Svizzera crea sicurezza per la popolazione», aveva dichiarato il consigliere federale Beat Jans nella conferenza stampa in coda all'incontro di lavoro.

Come accennato, durante l'incontro si è discusso anche dei trasferimenti in base all'accordo di Dublino sospesi dall'Italia due anni fa a causa del gran numero di migranti arrivati via mare. Da allora, la Svizzera ha dovuto farsi carico di circa 1000 persone, secondo il capo del DFGP. Di queste, circa 390 hanno ricevuto una decisione positiva in materia di asilo.

La Svizzera, ha dichiarato Jans ai media, comprende la situazione dell'Italia, ma anche per la Confederazione la situazione non è facile. Secondo Jans, la Svizzera si aspetta che l'Italia rispetti le regole di Dublino. Il meccanismo di Schengen non deve essere messo a repentaglio, perché sarebbe un «autogol», ha sottolineato il consigliere federale.

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