Dal Consiglio federale Sommaruga annuncia commossa le sue dimissioni

sam / ATS

2.11.2022

Lo ha fatto durante una conferenza stampa che si è tenuta alle 14.15, senza grande preavviso, durante la quale ha spiegato che la ragione è lo stato di salute di suo marito. La 62enne ha informato i colleghi delle sue intenzioni questa mattina durante la consueta riunione del Governo.

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L'argomento dell'incontro con la stampa non era stato inizialmente reso noto, ma secondo più fonti la direttrice del Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC) avrebbe annunciato le sue dimissioni dal Consiglio federale.

Notizia che ha trovato conferma poco prima dell'appuntamento dal Centro media di Palazzo federale grazie al portavoce del Governo André Simonazzi, che ha diffuso l'informazione attraverso il suo profilo Twitter. Sommaruga lascerà il suo incarico alla fine dell'anno.

La 62enne ha dato l'annuncio visibilmente commossa, spiegando inizialmente che la decisione è stata presa per motivi personali.

«Mio marito ha avuto un ictus, è stato uno shock»

Sommaruga ha poi chiarito, come era abbastanza intuibile, che la sua scelta è scaturita improvvisamente a seguito del peggiorare delle condizioni di salute del marito, lo scrittore 78enne Lukas Hartmann, ricoverato in ospedale il 24 ottobre, giorno dal quale la ministra si è assentata dal lavoro, per poi tornare lunedì 31 ottobre.

«Mio marito - ha poi precisato, sempre visibilmente emozionata - ha avuto un ictus, è stato uno shock». Ma ora «si trova in buone mani», ha aggiunto.

«Ho informato stamattina la presidente del Consiglio nazionale e i colleghi di Governo», ha spiegato in conferenza stampa la responsabile del DATEC. La decisione di lasciare l'Esecutivo è stata «improvvisa e viene prima di quanto inizialmente previsto».

La ministra ha poi sottolineato il perché non se la sente più di andare avanti in queste condizioni: «Negli ultimi dodici anni ho condotto una vita in cui la carica di consigliera federale ha sempre avuto la massima priorità. Questa intensità è necessaria per esercitare questa funzione. Quanto accaduto rappresenta una svolta inattesa e cambia le priorità: non è più possibile ora fare quello che facevo prima».

«La funzione di consigliera federale - ha continuato - richiede il massimo impegno. Ho svolto il mio lavoro con grande perseveranza, con gioia e passione. Sono contenta di essere consigliera federale e lo rimango fino alla fine».

In Consiglio federale dal 2010

La 62enne Sommaruga è consigliera federale dal 2010 ed è stata presidente della Confederazione nel 2015 e nel 2020. Ha diretto per otto anni il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) per poi passare al DATEC.

«È stato un privilegio essere membro di un governo come questo», ha poi aggiunto alludendo alla collegialità. «Sono sempre stata convinta che l'intelligenza collettiva sia la più preziosa. È questo che rende davvero forte il nostro Paese», ha precisato.

«Non dimenticherò mai la visita presidenziale in Ucraina», così come la visita al praticello del Grütli nel 2021, ha affermato.

In precedenza ha trascorso sette anni sui banchi del Consiglio degli Stati, preceduti da quattro anni al Nazionale.

Suo marito Lukas Hartmann, anch'egli bernese, è autore soprattutto di romanzi storici. È padre di tre figli nati da un precedente matrimonio.

Ha parlato anche della crisi energetica

E a conferma che è ancora lei la ministra dell'energia, Sommaruga ha parlato nel suo discorso anche della crisi energetica, ricordando quanto fatto dal Consiglio federale in materia. La titolare del DATEC ha anche sottolineato l'importanza di continuare a puntare sulle rinnovabili.

Sommaruga ha anche evocato gli anni trascorsi al Dipartimento di giustizia e polizia (DFGP) e i dossier trattati, come la parità salariale, le quota rosa nelle aziende e la politica famigliare. «Questi temi sono importanti per la popolazione e sono felice di averli portati davanti al Parlamento», ha dichiarato.

Rispondendo a un un giornalista che gli domandava come ha vissuto le critiche, talvolta pesanti, giunte dalle file dell'UDC, Sommaruga ha risposto affermando che ciò fa parte del gioco. «Chi non accetta le critiche non può fare politica», ha detto riconoscendo tuttavia come i toni si siano inaspriti negli ultimi anni.

Sommaruga ha anche aggiunto che il fatto che un consigliere federale possa prendere il tram o l'autobus come un normale cittadino corrisponde solo a una mezza verità. In molte apparizioni, i consiglieri federali sono ora sotto protezione, ha affermato.

La ministra uscente è anche stata interrogata circa la futura composizione del Consiglio federale. «Andrebbe bene se il suo seggio verrebbe occupato da un ecologista?», ha chiesto un giornalista. Nella sua risposta Sommaruga ha glissato limitandosi a ricordare come la decisione spetti al Parlamento.