Maltempo Danni milionari a causa della grandine per l'Expo Fevi e il Palacinema di Locarno

Red

29.8.2023

Nella foto, operai al lavoroall'interno del Palazzetto FEVI di Locarno, completamente allagato a causa della rottura del tetto dopo la forte grandinata .
Nella foto, operai al lavoroall'interno del Palazzetto FEVI di Locarno, completamente allagato a causa della rottura del tetto dopo la forte grandinata .
© Keystone - ATS / Ti-Press

A quattro giorni dalla grandinata eccezionale di venerdì e dei seguenti giorni di intensa pioggia nel Locarnese si stilano le prime stime dei danni. Le somme in gioco, come reso noto dalla RSI, sono multimilionarie. Per il sindaco della città Alain Scherrer si potrebbe ipotizzare lo stato di calamità naturale. 

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Hai fretta? blue News riassume per te

  • Si iniziano a quantificare i danni agli edifici pubblici a quattro giorni dalla grandinata eccezionale di venerdì che ha colpito duramente il Locarnese.
  • Per il sindaco di Locarno si potrebbe pensare a uno stato di calamità vista la portata dell'evento e della sua gravità.
  • Le prime stime grossolane parlano di danni per oltre quattro milioni di franchi per l'Expo Fevi e quasi due milioni per il Palacinema.

A quattro giorni dalle violente ed eccezionali grandinate di venerdì notte, e dopo le precipitazioni del fine settimana, in Ticino e in particolare a Locarno prosegue la conta dei danni.

Anche se è ancora presto per avere delle cifre generali, si sa che i danni al Palexpo di Locarno (ex FEVI) sono stimati a circa 4 milioni e mezzo di franchi.

Sull'arco di tre giorni, da venerdì sera a lunedì sera, alla CECAL, la centrale comune d'allarme di Bellinzona sono arrivate più di 2'300 telefonate, cui hanno fatto seguito oltre 600 interventi dei pompieri e 400 della polizia cantonale.

In termini di interventistica, spiega alla RSI Renato Pizolli, portavoce della polizia cantonale ticinese, è decisamente fuori scala.

In ufficio tutto distrutto

Il Locarnese è la regione che ha subito più danni perché colpita già venerdì da una violenta grandinata che è riuscita a sfondare tetti, lucernari, pannelli solari, parabrezza, tende e finestrini delle auto.

E poi i due giorni di pioggia con l'acqua entrata nelle case. Ci sono stati feriti, sfollati e aziende che hanno subito danni per milioni di franchi.

Un esempio per tutti, è citato dalla RSI, quello della falegnameria Lurati & Frei di Ascona. «Ha il tetto demolito, tutta l'acqua è entrata. I macchinari sono inzuppati, così come i lavori in esecuzione, pronti per la posa. Anche l'ufficio con i computer, server e stampanti...  tutti andati» racconta il contitolare Roberto Ferrari.

Che poi prosegue: «La sensibilità del Locarnese si è mossa. Tante persone hanno aiutato. La voglia di ripartire è tanta e lo si vede pure in questi giorni, nei quali tutti stanno dando il massimo per aiutare a ripartire al 100%».

Stato di calamità per il Locarnese?

Il sindaco di Locarno, Alain Scherrer, conferma che moltissime ditte sono nella stessa situazione: «Chi vive fuori dal Locarnese, non si rende davvero conto di quello che è successo. I danni sono ingenti per l'amministrazione pubblica, ma anche per i privati. C'è una situazione di emergenza.

«A mio modo di vedere, si potrebbe pensare a uno stato di calamità naturale. Quello che è successo è fuori dal normale e fuori da ogni evento che abbiamo visto negli ultimi trent'anni. Le zone più colpite sono Solduno e Locarno Monti. A livello di stabili comunali, l'Expo Fevi e quello più danneggiato».

Toccato anche il Palacinema

«Sono stati toccati anche altri stabili: le scuole di San Francesco, che non sono ancora state riaperte, al Palacinema, agli stabili dove abbiamo impianti fotovoltaici. Sono tanti anche i danni subiti dai veicoli, quindi anche gli automezzi con cui intervenire sono limitati.»

«Anch'io ho avuto gli stessi problemi che hanno avuto molte altre persone: auto distrutta, tetto rovinato con l'acqua che entra in casa. Abbiamo 70 sfollati a Locarno. Una stima, molto grossolana dei costi: per l'Expo Fevi si stimano 4 milioni e mezzo, per il Palacinema quasi 2 milioni di franchi», conclude Scherrer.

E si parla solo di danni agli immobili pubblici. Per ora impossibile stimare quelli privati.