Pandemia Merlani: «I morti in Ticino saliti a 8»; Cocchi: «Possibili sanzioni»

sam / SwissTXT

16.3.2020

Il medico cantonale Giorgio Merlani e il comandante della Polizia cantonale Matteo Cocchi hanno fatto il punto della situazione dopo il primo giorno feriale in cui tutti i bar, i ristoranti e i commerci non di prima necessità sono rimasti chiusi a causa della pandemia di COVID-19.

A Bellinzona non c'è stata la conferenza stampa annunciata (che si terrà invece domani, martedì), dato che sarebbe stata in concomitanza con quella di Berna, durante la quale è stata decretata la «situazione straordinaria» in tutta la Svizzera, ma Merlani ha comunque fornito un aggiornamento in merito alla situazione dei contagi in Ticino.

Due ulteriori decessi in Ticino

Alle 8 di questa mattina, erano saliti a 330, di cui 94 sono ospedalizzati e di questi 17 sono in terapia intensiva (15 intubati). Ci sono inoltre stati 2 ulteriori decessi, che portano il totale nel Cantone a 8.

Il medico cantonale, rispondendo a un giornalista, ha precisato che i due nuovi decessi riguardano persone in età AVS. «Ma – ha sottolineato - presto o tardi la mia risposta non sarà più questa. Perché prima o poi, con il passare del tempo e con l'aumento dei casi, ci saranno anche persone più giovani che potrebbero perdere la vita. È statistica purtroppo».

«Per ora meglio il paracetamolo per sintomi influenzali»

Il medico cantonale ha anche preso posizione in merito a una notizia circolata ieri, ossia il consiglio del CHUV di Losanna di non usare farmaci antinfiammatori in caso di sintomi influenzali, in quanto se si dovesse trattare di COVID-19 potrebbero peggiorare le cose.

«Si stanno facendo le dovute verifiche e analizzando i dati», ha detto Merlani, aggiungendo che «al momento non c’è niente di sicuro e non possiamo confermare, ma per principio di prudenza – in presenza di sintomi influenzali – è meglio evitare questi farmaci scegliendo piuttosto il paracetamolo e derivati (es. Dafalgan)».

Il medico cantonale ha però sottolineato che chi li sta già prendendo su indicazione medica non deve interrompere il trattamento di colpo, ma deve informarsi con il proprio medico. "La speranza è che nei prossimi giorni ci sia più chiarezza», ha aggiunto.

Possibili sanzioni in arrivo

Da parte sua, il comandante della Polizia cantonale Cocchi ha fatto sapere da oggi ha preso il via la riduzione delle attività nell’Amministazione cantonale, con anche la chiusura degli sportelli all’utenza. Aperti solo quelli per le urgenze e compiti essenziali.

Cocchi ha poi comunicato che la polizia e le autorità stanno vigilando sul rispetto delle dispozioni emanate negli scorsi giorni dal Consiglio di Stato ticinese (come la chiusura dei bar e dei ristoranti, e dei negozi che non offrono beni di prima necessità) e sulla richiesta di restare a casa e uscire solo per le cose essenziali.

«Se ci renderemo conto che le norme non vengono rispettate ovviamente dobbiamo intervenire. E, nel caso, lo faremo anche tramite decreti d’accusa, che prevedono anche multe fino a 10'000 franchi. Non è quello che vogliamo ora. Ma a un certo momento le autorità dovranno eventualmente agire in questo senso. È una possibilità che da oggi si può mettere in atto», ha affermato.

Il comandante della polizia ha usato una metafora calcistica. «Prima avvisiamo, poi esponiamo il cartellino giallo e poi, se è il caso, quello rosso. Ma, come nel calcio, se l'errore è grave possiamo anche mostrare il cartellino rosso subito».

Numeri e link utili

È utile ricordare che, per tutte le informazioni sul COVID-19 e sulle misure prese dalle autorità, la hotline cantonale ticinese è sempre in funzione dalle 7h00 alle 22h00 allo 0800 144 144. Il sito specifico che il Cantone ha aperto è consultabile in ogni momento cliccando qui.

La Hotline a livello federale risponde invece a tutte le domande 24 ore su 24 al numero +41 58 463 00 00. Il sito della Confederazione sul coronavirus COVID-19 invece è raggiungibile cliccando qui.

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