USA Biden fa causa al Texas: le barriere anti migranti sono «inumane»

SDA

25.7.2023 - 19:26

L'amministrazione Biden fa causa al Texas, accusandolo di non aver voluto rimuovere le strutture posizionate per bloccare il flusso degli immigrati in violazione della legge federale.
L'amministrazione Biden fa causa al Texas, accusandolo di non aver voluto rimuovere le strutture posizionate per bloccare il flusso degli immigrati in violazione della legge federale.
Keystone

Le barriere galleggianti anti migranti nel Rio Grande sono «inumane, presentano rischi per la sicurezza pubblica e sollevano timori ambientali».

L'amministrazione Biden fa causa al Texas, accusandolo di non aver voluto rimuovere le strutture posizionate per bloccare il flusso degli immigrati in violazione della legge federale.

Il Dipartimento di Giustizia nei giorni scorsi aveva intimato al Texas di rimuovere le barriere entro lunedì, concedendo quindi allo stato quello che riteneva un arco temporale appropriato per agire.

Il governatore texano Greg Abbott però si è rifiutato di intervenire e ha accusato il governo di fare poco o niente per controllare l'immigrazione. «Se ci tenete tanto alle vite umane, allora dovreste applicare le leggi federali sull'immigrazione. Facendolo mi aiutereste a fermare i migranti nelle acque del Rio Grande», ha detto Abbott parlando da commander in chief dello stato e ribadendo che il Texas ha il diritto e l'autorità di difendere i suoi confini.

Immediata la replica della Casa Bianca, secondo la quale il mancato intervento del governatore «rende difficile» il lavoro delle autorità di frontiera e «mette a rischio la vita dei migranti e degli agenti».

Un nuovo fronte di scontri coi repubblicani

Con la causa contro il Texas il presidente americano apre così un nuovo fronte di scontro con i repubblicani, con i quali la tensione è già alta ed è destinata a salire ulteriormente, come trapelato dalle dichiarazioni dello speaker della Camera.

Il conservatore Kevin McCarthy ha infatti minacciato l'impeachment di Biden a causa degli affari all'estero della sua famiglia, e in particolare del figlio Hunter. Un impeachment che potrebbe cadere nel bel mezzo della campagna elettorale con il rischio di indebolire la candidatura del presidente, la cui performance nei sondaggi non è già delle migliori. Pur non dando credito alle parole di McCarthy, i democratici temono l'effetto Hunter Biden sul voto.

Gli scandali di cui da anni è protagonista il figlio del presidente rischiano infatti di avere un effetto boomerang per il padre, alimentando lo scetticismo degli elettori nei suoi confronti e intaccando l'immagine di uomo di famiglia del presidente.

Un'immagine sulla quale inizia a pesare anche la decisione di non riconoscere la figlia avuta da Hunter con la 32enne Lunden Roberts. La bambina ha quattro anni e non porta il cognome del presidente, che non ha mai incontrato così come non ha mai incontrato il padre.

Hunter Bè stato costretto a riconoscerla in seguito a un test del Dna e di recente ha strappato un accordo con la madre della bimba, impegnandosi a versare assegni mensili e a donare alcuni dei suoi quadri, valutati fino a 500'000 dollari.

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