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Guerra in Ucraina Cronaca dell'undicesima giornata di guerra
ATS / pab
6.3.2022
Nella notte ci sono stati pochi scontri, ma nel pomeriggio Kiev è sotto pesanti bombardamenti. Il secondo tentativo di sfollare i civili da Mariupol è fallito. La Svizzera si prepara all'ondata di profughi, i primi dei quali sono arrivati in Ticino. Le proteste contro il conflitto continuano in diverse parti del mondo, anche in Russia, dove solo oggi sarebbero stati arrestati oltre 4.000 manifestanti. Le notizie più importanti dell'undicesimo giorno di guerra nel nostro live-ticker.
L'essenziale in breve
- Putin ha detto a Macron che non attaccherà le centrali nucleari, ma ha ribadito gli obiettivi sull'Ucraina: la sua «denazificazione», la sua «neutralizzazione», il riconoscimento dell'annessione della Crimea e dell'indipendenza del Donbass. Per Putin, «se non raggiunti con il negoziato lo saranno con le operazioni militari».
- È fallito anche il secondo tentativo, iniziato poco dopo le 12h, di fare sfollare 200.000 persone dalla città assediata di Mariupol. Lo annuncia la Croce Rossa. Kiev e Mosca si accusano a vicenda di non aver rispettato il cessate il fuoco temporaneo.
- Dopo una notte relativamente calma Kiev è tornata ad essere presa di mira da pesanti bombardamenti.
- La Svizzera si prepara all'ondata di rifugiati ucraini. Secondo Keller-Sutter Berna e i Cantoni lavorano febbrilmente per perfezionare i piani di emergenza.
- Una prima famiglia di rifugiati è arrivata in Ticino. Il camion di 18 tonnellate di vestiti partito dal Ticino non è stato accettato nella sua prima meta in Polonia. Si cercano altre soluzioni.
- La stampa domenicale rivela che finora sarebbero 30 gli uomini partiti dalla Svizzera per andare a combattere in Ucraina.
- Zelensky si rivolge con un discorso in video al suo popolo e definisce il suo paese «una superpotenza dello spirito».
- Secondo diversi esperti durante la notte non si sono verificate grandi manovre militari russe perché le truppe di Mosca si stanno organizzando per un attacco su larga scala entro le prossime 48 ore.
- Gli Stati Uniti stanno lavorando a uno scenario senza Zelensky, nel caso in cui dovesse essere catturato o ucciso. Intanto, con la Gran Bretagna, starebbero organizzando un'operazione di salvataggio del presidente ucraino.
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LivetickerNuovi contributi
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Liveticker finito
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22h40
Il nostro live-ticker sull'undicesima giornata di guerra in Ucraina è terminato
Grazie per averci seguito. Riprendiamo lunedì mattina.
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22h30
Netflix sospende il suo servizio in Russia
Netflix ha sospeso il suo servizio in Russia in segno di protesta contro l'invasione russa dell'Ucraina. La società aveva già annunciato nei giorni scorsi anche la sospensione di tutti i futuri progetti e delle future acquisizioni, unendosi alla crescente lista di compagnie occidentali che hanno tagliato i legami col Paese.
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22h00
Ucraina: «Russia tenterà presto di prendere Kiev»
Le forze russe sono pronte a entrare a Kiev molto presto: la Russia ha concentrato «un sufficiente numero di truppe ed equipaggiamenti» vicino alla capitale perché la «battaglia chiave della guerra» avvenga nei prossimi giorni. Lo ha detto il consigliere del ministero dell'interno ucraino, Vadym Denysenko, citato da media locali.
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21h55
Arrivato a Kiev materiale medico dalla Svizzera
Trentacinque tonnellate di materiale medico dalla Svizzera sono arrivate questa sera nella capitale ucraina Kiev. Lo ha comunicato su Twitter il Corpo svizzero di aiuto umanitario (CSA). Trasportato via rotaia, il materiale è destinato soprattutto agli ospedali.
Già martedì era partito da Zurigo alla volta della capitale polacca Varsavia un aereo cargo con 25 tonnellate di aiuti umanitari, tra cui medicinali e tende attrezzate di materassi, coperte di lana, riscaldamenti, utensili per la cucina e taniche d'acqua.
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21h40
Gerashchenko: «Raid russi su Kharkiv»
Raid aerei russi hanno colpito attorno alle 19.00 locali diversi edifici militari e governativi e istallazioni a Kharkiv, tra cui la torre della tv. Lo riferisce il consigliere del ministro degli interni ucraino Anton Gerashchenko su Telegram, precisando che i danni si stanno ancora valutando. Le forze ucraine hanno abbattuto due aerei russi, ha aggiunto Gerashchenko.
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21h30
Di Maio: «Non possiamo fornire aerei»
Fornire aerei all'Ucraina «non è possibile», perché questo «significherebbe entrare in guerra e questo noi non lo vogliamo». Lo ha detto il ministro degli esteri italiano Luigi Di Maio a «Che tempo che fa» su Rai 3. «Il dibattito ruota intorno agli aerei della Romania e della Polonia, ma lo stesso presidente polacco ha dichiarato che non forniranno aerei all'Ucraina», ha spiegato Di Maio.
Allo stesso modo, «se noi istituiamo una no-fly zone come chiede l'Ucraina significa mandare i nostri caccia a fermare i russi e se uno solo dei nostri aerei viene abbattuto, scoppia la terza guerra mondiale perché dobbiamo rispondere».
«Noi dobbiamo sostenere gli ucraini creando corridoi umanitari, attraverso il tavolo della diplomazia per arrivare a un cessate il fuoco, consentendogli il diritto alla difesa rispetto a una forza impari, ma dobbiamo scongiurare una guerra che devasterebbe tutto il continente. Anche con decisioni come quella di dire no alla no-fly zone», ha aggiunto Di Maio.
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21h25
Mosca: «Non ospitate jet ucraini o sarete coinvolti»
Il ministero della difesa russo, citato da Interfax, avverte che qualunque paese ospiti aerei militari ucraini «sarà coinvolto nel conflitto».
«Sappiamo che ci sono alcuni aerei da combattimento in Romania e in altri paesi confinanti. Vogliamo sottolineare che l'uso futuro di questi aerei contro la forze armate russe potrebbe essere considerato come un coinvolgimento di questi paesi nel conflitto armato», ha ammonito il ministero della difesa russo, che rivendica di aver distrutto «praticamente tutte le forze aeree» di Kiev.
«La Polonia non manderà i suoi jet all'Ucraina, come pure non consentirà di usare i suoi aeroporti. Stiamo aiutando in molte altre aree», ha twittato oggi la cancelleria del primo ministro polacco, secondo quanto riferiscono i media americani. Gli Usa spingono per uno scambio: i Mig-29 polacchi di fabbricazione russa o sovietica all'Ucraina, dove i piloti hanno già familiarità con questo tipo di velivoli, in cambio di F-16 americani a Varsavia.
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20h55
Tik Tok sospende i live-streaming in Russia
Alla luce della nuova legge russa sulle «notizie false», non abbiamo altra scelta che sospendere il live streaming e i nuovi contenuti nel nostro servizio video mentre esaminiamo le implicazioni sulla sicurezza di questa legge. Lo annuncia Tik Tok su Twitter.
2/ In light of Russia's new ‘fake news’ law, we have no choice but to suspend livestreaming and new content to our video service while we review the safety implications of this law. Our in-app messaging service will not be affected.
— TikTokComms (@TikTokComms) March 6, 2022 -
20h50
Oltre 5'000 arresti tra i russi in piazza contro la guerra
Continua sempre più forte la protesta nelle piazze russe contro l'invasione in Ucraina, giunta ormai all'undicesima giornata. Per le strade molti i cartelli fatti in casa, con il simbolo della pace, urlando slogan filo-Kiev. Alcuni video mostrano centinaia di persone gridare: «L'Ucraina non è il nostro nemico». Manifestazioni pacifiche in almeno 59 città del paese, spesso represse duramente dalle forze dell'ordine.
A fine giornata si registrano decine di feriti, l'uso di manganelli e di pistole stordenti, e fermi di massa: solo oggi sono stati circa 5'000 gli arresti (il dato più alto in sole 24 ore mai raggiunto nella storia recente), tra loro alcuni giornalisti locali, oltre 13'000 dall'inizio dei cortei contro il conflitto. Un conteggio reso noto grazie al lavoro di Ovd-Info, un'organizzazione non governativa (ong) specializzata nel monitoraggio delle manifestazioni che fornisce anche supporto legale ai fermati.
Un bilancio, quello delle persone fermate, che per tutto il giorno è cresciuto ora dopo ora, ma che potrebbe essere calcolato per difetto. L'ong sul suo sito spiega che ogni dipartimento di polizia, ogni commissariato russo, può avere effettuato molti più fermi rispetto agli elenchi pubblicati. Ovd-Info pubblica infatti solo i nomi delle persone di cui sono sicuri e di cui si può diffondere l'identità.
Oltre al fermo, chi protesta contro la presenza militare russa in Ucraina rischia anche una multa salata, 60'000 rubli (circa 450 franchi al cambio attuale), che non sono pochi considerate le difficoltà dei cittadini russi dopo l'entrata in vigore delle ultime sanzioni.
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20h45
Stabilimento di VetroPack in Ucraina danneggiato
Il sito di produzione ucraino del fabbricante zurighese di imballaggi VetroPack Holding è rimasto fortemente danneggiato da azioni militari. Nessun dipendente è però rimasto ferito. L'entità esatta dei danni nello stabilimento di Gostomel, alle porte di Kiev, non è nota, indica l'azienda in un comunicato diffuso oggi. È tuttavia già certo che parte della produzione ha subito «danni ingenti»; una ripresa dell'attività a corto termine è impossibile.
«La situazione sul posto è difficile e pericolosa a causa di eventuali nuove azioni militari», afferma il presidente della direzione Johann Reiter nella nota. Pertanto ci vorrà parecchio tempo finché sarà possibile farsi un'idea sul posto dei danneggiamenti subiti. Per motivi di sicurezza VetroPack Holding aveva già iniziato il 24 febbraio, giorno dell'inizio dell'attacco russo all'Ucraina, a ridurre in maniera ordinata la produzione nella fabbrica. Tutti i collaboratori sono stati esonerati dal lavoro ma ricevono l'intero salario.
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20h30
Gli USA vogliono «jet polacchi a Kiev», Varsavia frena
I Mig-29 polacchi di fabbricazione russa o sovietica all'Ucraina, dove i piloti hanno già familiarità con questo tipo di velivoli, in cambio degli F-16 americani a Varsavia. È questo lo scambio su cui spingono gli Usa per aiutare Kiev a difendere il proprio spazio aereo dagli attacchi russi, ma Varsavia frena e l'iniziativa sembra destinata a naufragare.
Finora nessuna delle parti ha il controllo dei cieli ma il Cremlino ha forze aeree soverchianti che, se fossero mobilitate pienamente, potrebbero decimare l'Ucraina. La mossa è tuttavia complicata e soprattutto pericolosa, perché rischia di allargare le ostilità alla Nato.
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20h15
Johnson accusato per la nomina di un lord russo
Il premier Boris Johnson è finito sotto accusa, nel clima sempre più teso anche nel Regno Unito per la guerra in Ucraina, per la nomina a lord nel 2020 dell'editore russo-britannico Ievgheni Lebedev, 41 anni, che è figlio dell'oligarca russo Aleksandr, il 62enne ex ufficiale del KGB e comproprietario del giornale moscovita «Novaya Gazeta», la testata anti-Putin per cui scriveva Anna Politkovskaia.
Secondo il «Sunday Times», nonostante la commissione per le nomine della Camera dei Lord avesse avanzato qualche riserva sulla candidatura in materia di sicurezza nazionale secondo le indicazioni dei servizi segreti, il primo ministro Tory era intervenuto dando il proprio via libera affinché l'iter andasse a buon fine. Per il domenicale, Johnson aveva risposto al consiglio di fare marcia indietro rispetto alla nomina affermando: «questa è russofobia».
Lebedev è nato a Mosca e si è trasferito con la famiglia a Londra quando aveva otto anni, è diventato cittadino britannico nel 2010 conservando anche il passaporto russo, inoltre ha salvato due testate liberali come l'"Independent» e l'"Evening Standard», dal quale nei giorni scorsi aveva lanciato un appello in prima pagina al presidente Vladimir Putin perché fermasse la guerra in Ucraina. È inoltre noto per i legami ad ampio spettro con l'establishment dell'isola e le donazioni al partito conservatore.
Le accuse nei confronti di Johnson sono state respinte dal vicepremier Dominic Raab, secondo cui si segue sempre «un processo molto rigoroso» quando qualcuno deve diventare lord, anche quindi nel caso di Lebedev. Mentre il leader dell'opposizione laburista Keir Starmer ha chiesto al Comitato parlamentare di intelligence e sicurezza (Isc) di riesaminare la nomina a lord, dopo che è stata tirata in ballo una «questione di sicurezza nazionale».
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20h10
Pechino: «Taiwan e Ucraina? Casi diversi»
Paragonare Taiwan e Ucraina, finita sotto l'attacco militare della Russia, non solo è insostenibile, ma è anche «un tentativo ignorante di minare la sovranità e l'unità della Cina». L'ambasciata cinese a Londra ha condannato il paragone emerso in una riunione tenuta in settimana dal Gran Comitato della Camera dei Lord sul «sostegno alla democrazia a Taiwan», ribadendo un punto «inderogabile» nelle relazioni internazionali di Pechino.
Durante il dibattito, alcuni relatori hanno parlato di Taipei come dell'«Ucraina dell'Estremo Oriente», incoraggiando il governo britannico a fornire un solido supporto e protezione all'isola, rivendicata dalla Cina come parte «inalienabile» del suo territorio da riunificare anche con l'uso della forza, se necessario.
Dopo l'attacco militare della Russia all'Ucraina, si è diffuso il timore che Pechino potesse guardare all'esempio di Mosca nel caso di un regolamento di conti con Taiwan, che è autogovernata con un modello democratico. L'accostamento, però, è stato respinto dalla Cina: Russia e Ucraina sono due Stati sovrani, Taipei è una parte del Dragone ed è quindi una questione interna, è la tesi cinese. Per la Cina, il nodo Taiwan è la linea rossa delle relazioni con gli Usa che, pur mantenendo una ambiguità strategica, sostengono l'isola anche con la vendita di armi di fronte alla crescente aggressività dell'Esercito popolare di liberazione.
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20h02
Salito a 8 il numero di civili uccisi a Irpin
È salito a 8 il numero dei civili uccisi dalle forze russe mentre cercavano di fuggire da Irpin, alle porte di Kiev. Tra le vittime anche 2 bambini. Lo rende noto il sindaco Oleksandr Markushin, citato dal «Kyiv Independent». Secondo questo media le truppe russe hanno deliberatamente preso di mira un ponte utilizzato dai civili per evacuare.
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20h00
Anche American Express blocca le carte in Russia
Anche American Express, dopo Visa, Mastercard e Paypal, blocca l'operatività delle carte in Russia alla luce «dell'ingiustificato attacco all'Ucraina». È quanto si legge in una nota secondo cui il provvedimento si estende anche in Bielorussia.
Le carte emesse in tutto il mondo da Amex non funzioneranno più nel paese e quelle emesse dalle banche russe cesseranno di funzionare all'estero nella rete Amex, spiega il gruppo.
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19h45
Zelensky: «Ho parlato con Draghi di adesione all'Ue»
«Ho discusso con il presidente del Consiglio Mario Draghi del modo per contrastare l'aggressione. L'ho informato sui crimini della Russia contro i civili, sul terrorismo nucleare. È stata sollevata la questione del sostegno all'Ucraina e dell'esame della nostra domanda di adesione in Europa». Lo fa sapere il presidente ucraino Volodymyr Zelensky via Twitter.
Discussed with 🇮🇹 Prime Minister #MarioDraghi the course of countering the aggression. Informed about the crimes of Russia against civilians, about nuclear terrorism. Raised the issue of support for Ukraine & consideration of our application for membership in 🇪🇺. #StopRussia
— Володимир Зеленський (@ZelenskyyUa) March 6, 2022Da parte sua Draghi, spiega Palazzo Chigi, «ha condannato gli attacchi della Russia ai civili e alle infrastrutture nucleari, ha riaffermato la volontà italiana di fornire sostegno e assistenza all'Ucraina e alla sua popolazione e ha ribadito come l'Italia sostenga l'appartenenza dell'Ucraina alla famiglia europea. Il presidente Zelensky ha ringraziato il pesidente Draghi per la sua vicinanza e per quella dell'Italia».
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19h40
La posizione del Regno Unito
Johnson di fatto chiede di intensificare le iniziative già avviate, come gli aiuti ai rifugiati, tramite una «coalizione umanitaria internazionale», l'invio di armi alla resistenza ucraina così come le pressioni economiche con le sanzioni anti-russe, evitando di arrivare a una «inquietante normalizzazione» del conflitto, e per questo si cercano anche soluzioni diplomatiche ma con la partecipazione del governo di Kiev, e al contempo si incrementa la sicurezza dei paesi della Nato. Boris però ricorda a tutti che «alle parole devono seguire i fatti» e che «dobbiamo prepararci ora per giorni a venire ancora più bui''. Il riferimento a Winston Churchill è immediato.
E il clima da unità nazionale in chiave anti-Putin che si è creato nel Regno Unito ha avuto un riscontro politico col leader dell'opposizione laburista Keir Starmer, che ha dichiarato una tregua con Johnson affermando che per ora non ha senso chiedere le dimissioni del primo ministro conservatore come fatto in precedenza a causa dello scandalo partygate.
In questo sforzo nazionale, come ha annunciato il vicepremier e ministro della giustizia Dominic Raab, Londra è pronta a introdurre una norma per negare agli oligarchi legati al Cremlino l'accesso alle corti britanniche per avviare cause di diffamazione contro chi vuole rivelare i loro illeciti. Raab inoltre ha respinto le accuse di «mancanza di umanità» in arrivo dalla Francia sulla gestione dell'emergenza rifugiati, in particolare sulla questione riguardante i 150 ucraini in fuga che avevano cercato di raggiungere le loro famiglie in Gran Bretagna negli ultimi giorni ma sono stati invitati dalle autorità di Londra a «fare dietrofront» e ad andare «a Parigi o a Bruxelles» per ottenere i visti presso i consolati.
Nello stesso tempo è arrivato un dietrofront per i sudditi di sua maestà desiderosi di unirsi come volontari all'esercito ucraino da parte del capo delle forze armate, l'ammiraglio Tony Radkin, secondo cui è «illegale e inutile» intraprendere questo tipo di iniziative.
Resta unanime fra le autorità del Regno il rifiuto di creare una «no-fly zone» in Ucraina: lo hanno ribadito il vicepremier Raab e l'ammiraglio Radkin.
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19h30
La Russia schiacciata dalle sanzioni
Le sanzioni alla Russia e le misure contro il suo sistema finanziario spingono il paese sempre più verso l'orlo del default. Anche l'agenzia Moody's, dopo S&P e Fitch, ha tagliato il rating sul debito sovrano al giudizio Ca, ovvero un prossimo default con un outlook negativo. E si avvicinano le scadenze di due titoli sovrani in dollari che Mosca vorrebbe pagare ai creditori stranieri ma in rubli, un espediente che potrebbe non riuscire a evitare la dichiarazione di default.
E se il flusso di gas verso l'Europa procede regolare intanto cresce la pressione degli Stati Uniti, questa volta è stato il turno del segretario di Stato americano Antony Blinken, per varare assieme all'Europa un bando formale all'importazione di petrolio russo. Una situazione che tuttavia, de facto, si sta già verificando visto che acquirenti, armatori, banche e assicuratori di tutto il mondo stanno soppesando i rischi di comprare e organizzare gli acquisti di greggio da Mosca.
Ed è sempre più lunga la lista di aziende che hanno chiuso o sospeso le loro attività in Russia con contraccolpi a livello macro e sulle attività ordinarie dei cittadini, come ad esempio sta avvenendo per il blocco delle carte del circuito Visa e Mastercard.
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18h55
Telefonata Putin-Bennet, rimangono in contatto
C'è stata una telefonata tra il presidente russo Vladimir Putin e il primo ministro israeliano Naftali Bennett. Lo riferisce il Cremlino, citato da Interfax e Tass, sottolineando che dopo l'incontro di ieri a Mosca Putin e Bennet hanno concordato di continuare a scambiarsi opinioni sulla situazione in Ucraina.
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18h45
Il direttore del Bolshoi di Mosca si dimette
Il direttore del Teatro Bolshoi di Mosca, Tugan Sokhiev, ha annunciato le dimissioni. Lo riporta l'Interfax sottolineando che Sokhiev ha rilasciato una dichiarazione in cui annuncia che si dimetterà anche dalla carica di direttore musicale dell'Orchestre Nationale du Capitole de Toulouse.
«Dopo aver affrontato una scelta impossibile tra i miei musicisti preferiti russi e francesi, ho deciso di dimettermi da direttore del Teatro Bolshoi di Mosca e da direttore musicale dell'Orchestre Nationale du Capitole de Tolosa», afferma Sokhiev.
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18h30
Michel, con no-fly zone rischio guerra mondiale
La chiusura dello spazio aereo dell'Ucraina «nelle circostanze attuali sarebbe considerato come l'ingresso in guerra della Nato e quindi un rischio di una terza guerra mondiale». Lo ha sostenuto il presidente del Consiglio europeo Charles Michel ai microfoni di France Inter e France Info.
Sulla possibilità di inviare aerei all'Ucraina, Michel ha detto di non avere intenzione di commentare vista la «sensibilità» del tema. C'è «un coordinamento con i paesi membri che possono prevedere consegne o donazioni di materiale legato all'aeronautica, ma dobbiamo considerare che i soldati ucraini devono avere attrezzature» per cui siano «addestrati».
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18h12
Varsavia, almeno 964'000 rifugiati già in Polonia
La pattuglia di frontiera polacca ha affermato che quasi un milione di persone è stato autorizzato ad attraversare il confine polacco dall'Ucraina da quando è iniziata l'invasione russa dell'Ucraina il mese scorso.
In un tweet, le guardie di frontiera polacche hanno appena confermato che «già 964'000 persone in fuga dall'Ucraina alla Polonia sono state sgomberate ai valichi di frontiera».
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18h00
Ong, 4'300 arresti nelle manifestazioni in Russia
Al momento sono oltre 4'300 le persone arrestate mentre manifestavano contro la guerra in Ucraina in 56 città russe. Il dato lo fornisce l'organizzazione non governativa Ovd-Info, specializzata nel monitoraggio delle manifestazioni.
La stessa fonte sottolinea che questo dato potrebbe essere calcolato per difetto visto che ogni dipartimento di polizia può avere più fermati rispetto agli elenchi pubblicati: loro pubblicano solo i nomi di quelle persone di cui sono certi. Solo a Mosca ci sono stati finora oltre 1'600 fermi.
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17h55
Michel, razzismo su rifugiati è propaganda di Mosca
Le accuse di discriminazione e razzismo ai paesi dell'UE per il trattamento riservato ai profughi di colore che scappavano dall'Ucraina sono parte di «un'azione ostile di propaganda» messa in atto da Mosca. Lo ha detto il presidente del Consiglio europeo Charles Michel ai microfoni di France Inter e France Info.
I paesi europei sono stati «vittima della propaganda russa sul tema», portata avanti dal Cremlino «in un momento in cui stavamo conducendo una battaglia diplomatica alle Nazioni Unite», con l'obiettivo di «instillare sospetto e dubbio nei paesi africani», ha sottolineato Michel.
«È vero che c'erano code molto lunghe al confine, perché gli ucraini volevano identificare chi erano le persone che stavano lasciando il territorio» e c'era preoccupazione da parte degli studenti africani in fila, ha spiegato Michel, riconoscendo che «potrebbero esserci stati comportamenti discriminatori inaccettabili» che «vanno condannati».
«Ma, ha assicurato, in nessun caso, né da parte ucraina né da parte polacca, c'è stata una dimensione che mirasse a discriminare deliberatamente qualcuno».
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17h51
Mosca avverte, non ospitate jet ucraini o sarete coinvolti
Il ministero della difesa russo, citato da Interfax, avverte che qualunque paese ospiti aerei militari ucraini «sarà coinvolto nel conflitto».
«Sappiamo che ci sono alcuni aerei da combattimento in Romania e in altri paesi confinanti. Vogliamo sottolineare che l'uso futuro di questi aerei contro la forze armate russe potrebbe essere considerato come un coinvolgimento di questi paesi nel conflitto armato», ammonisce Mosca.
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17h48
Mosca, distrutti laboratori ucraini con agenti patogeni
Il ministero della difesa russo ha affermato che dall'inizio dell'operazione militare in Ucraina sono stati distrutti dei bio-laboratori con agenti patogeni di colera, peste e antrace. Lo riferisce la Tass.
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17h42
Putin non cambia i suoi obiettivi
Nella telefonata con Macron, quanto al rispetto della protezione umanitaria dei civili, il presidente russo ha replicato al suo omologo francese che «la responsabilità del rispetto dei corridoi umanitari è degli ucraini, sono loro che decidono se lasciar uscire o no la popolazione dalle città accerchiate».
A detta di Macron, rispetto al precedente colloquio telefonico di giovedì scorso Putin oggi è apparso «sempre molto determinato» nel raggiungimento dei suoi obiettivi. Ha ribadito le sue condizioni per un negoziato: la «denazificazione» dell'Ucraina, la sua «neutralizzazione», il riconoscimento dell'annessione della Crimea e dell'indipendenza del Donbass. Tali obiettivi, secondo Putin, «se non saranno raggiunti con il negoziato lo saranno con le operazioni militari».
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17h29
Putin a Macron, non attaccheremo le centrali nucleari
Putin ha detto oggi al suo omologo francese Macron di essere «pronto a rispettare le norme dell'Agenzia internazionale per l'energia nucleare (AIEA) sulla protezione delle centrali nucleari» e che «non è sua intenzione procedere ad attacchi contro le centrali» in Ucraina.
Nella telefonata di un'ora e 45 minuti, Macron, che ha posto la questione della sicurezza delle centrali nucleari al primo posto del colloquio e sull'esigenza che «nessuna delle installazioni sia coinvolta nella guerra e nessuna offensiva abbia come obiettivo installazioni nucleari», secondo quanto riferisce l'Eliseo.
La Francia ha preso l'iniziativa di sollecitare un intervento dei vertici dell'AIEA: «ci aspettiamo che l'AIEA, nel contesto attuale, ottenga impegni da Russia e Ucraina, sotto la supervisione dell'agenzia, affinché le centrali siano poste al di fuori del conflitto e che ci sia la garanzia che la sicurezza delle installazioni non sia mai compromessa».
Putin si è detto «d'accordo a lavorare su queste basi», ora il problema, ha sottolineato l'Eliseo, è che tutto ciò dovrebbe avvenire «sotto la sovranità ucraina. Serve un impegno chiaro da parte della Russia».
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17h10
Forze armate, missili lanciati dalla Transnistria
Il portavoce dell'aeronautica ucraina afferma su Twitter che i missili piombati sull'aeroporto di Vinnytsia sono stati lanciati dall'autoproclamata Repubblica della Transnistria in Moldavia.
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17h05
Da Germania, Ungheria e Olanda scorte mediche emergenza
La Commissione europea ha attivato le scorte mediche strategiche di RescEU, il programma europeo rafforzato di protezione civile, per inviare materiale di emergenza da Germania, Ungheria e Paesi Bassi all'Ucraina.
Lo rende noto il commissario europeo per la gestione delle crisi Janez Lenarcic, sottolineando che «la situazione umanitaria in Ucraina sta diventando ogni giorno più critica».
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17h00
Kiev senza più difese aeree?
Il ministero della difesa russo sostiene che «praticamente tutte le forze aeree del regime di Kiev pronte alla battaglia sono state distrutte». Lo riferisce la Tass.
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16h55
Blinken, notizie su crimini guerra russi molto credibili
«Ci sono notizie molto credibili su crimini di guerra commessi dalla Russia in Ucraina, stiamo raccogliendo dati e informazioni e sosteniamo quanto faranno le istituzioni competenti ad indagare». Lo ha detto il segretario di stato americano Antony Blinken in un'intervista alla CNN.
«Penso che ci debba essere un'indagine forte e chiara su questa questione», ha affermato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, pure in un'intervista alla CNN.
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16h50
«Danneggiato gasdotto a Mariupol, 750'000 al freddo»
La Russia ha danneggiato il gasdotto Donetsk-Mariupol, lasciando oltre 750'000 persone senza riscaldamento. Lo riporta la CNN citando il tweet di una parlamentare ucraina.
«Il gasdotto Donetsk-Mariupol è stato danneggiato dagli occupanti #russi. Ora, più di 750'000 persone sono rimaste senza riscaldamento, mentre fuori spesso le temperature sono sotto zero. Quasi 1 milione di persone deve affrontare un disastro umanitario e rischiare di congelare. Abbiamo bisogno di #NoFlyZone ora», ha twittato la deputata ucraina Inna Sovsun.
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16h40
Anche Vtb Bank verso uscita da attività Europa
Anche la Vtb Bank, dopo la Sberbank, si appresterebbe a uscire dalle sue attività in Europa dopo essere state colpita dalle sanzioni contro la Russia.
Lo scrive il «Financial Times» riportando alcune fonti che ricordano come l'istituto russo possieda una banca di investimento in Gran Bretagna e una retail in Germania con 16'000 clienti e oltre 4 miliardi di euro in depositi.
Vtb Bank e Sberbank rappresentano oltre la metà del mercato bancario russo e sono state sanzionate dall'Unione europea che le ha escluse dal sistema di transazioni finanziarie Swift.
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16h35
Varsavia, non manderemo i nostri jet a Kiev
«La Polonia non manderà i suoi jet all'Ucraina, come pure non consentirà di usare i suoi aeroporti. Stiamo aiutando in molte altre aree»: lo twitta la cancelleria del primo ministro polacco, secondo quanto riferiscono i media americani.
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16h30
von der Leyen da Scholz, lavoriamo su sanzioni ed energia
Bruxelles e Berlino lavorano «insieme sulla situazione umanitaria, iniziative diplomatiche, sanzioni e sicurezza energetica». Lo scrive in un tweet la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, al termine del suo colloquio a Berlino con il cancelliere tedesco Olaf Scholz sulla guerra in Ucraina.
«Il vertice informale di Versailles» il 10 e 11 marzo «invierà importanti segnali di unità e forza da parte dell'Ue», aggiunge.
«Una cosa è chiara: insieme aiuteremo chi cerca rifugio dalla guerra. E restiamo uniti!», ha aggiunto, sottolineando che con «questa guerra, l'Europa si avvicina» e «lo dimostra la reazione unitaria con le sanzioni all'attacco russo e la volontà di accogliere i rifugiati dall'Ucraina».
Da arte sua Scholz elogia la solidarietà europea con i rifugiati che scappano dalla guerra in Ucraina. «È positivo e non scontato che tutti i paesi dell'Ue accolgano bambini, donne e uomini insieme, in modo rapido e senza burocrazia», ha scritto Scholz su Twitter dopo l'incontro.
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16h25
Ong, 2'500 arresti nelle manifestazioni in 50 città russe
Almeno 2'500 persone che manifestavano contro l'intervento militare in Ucraina sono state arrestate oggi in circa 50 città della Russia. Lo ha reso noto l'organizzazione non governativa Ovd-Info, specializzata nel monitoraggio delle manifestazioni.
Secondo la stessa fonte, dal 24 febbraio, data di inizio delle operazioni militari, nel paese sono stati arrestati quasi 11'000 manifestanti. Nonostante le intimidazioni delle autorità e la minaccia di pesanti pene detentive, le azioni di protesta, seppur limitate, si sono svolte quotidianamente per 10 giorni in diverse città del paese.
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16h10
In migliaia alla marcia per la pace a Bruxelles
Fiori gialli con nastri azzurri, bandiere ucraine e cartelli per chiedere la fine della guerra russa in Ucraina. Sono alcune migliaia le persone che si sono unite in queste ore alla marcia per la pace a Bruxelles organizzata dall'associazione Promote Ukraine.
Il corteo si è radunato alle 13.00 in Boulevard Roi Albert II, nella parte nord della città, proseguendo poi verso piazza Jean Rey, nel centro del quartiere delle istituzioni europee.
«Fermate Putin, fermate la guerra», «Europa, sii coraggiosa, agisci ora» e «Chiudete i cieli» sono alcuni degli slogan che si distinguono tra la folla dove sono presenti anche molti cittadini ucraini.
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16h05
Putin, è Kiev ad impedire le evacuazioni da Mariupol
Vladimir Putin accusa le autorità di Kiev di impedire le evacuazioni di civili da Mariupol, nel sud dell'Ucraina. Lo riferisce il Cremlino.
Durante il colloquio telefonico con il suo omologo francese Emmanuel Macron il presidente russo ha accusato le autorità ucraine di aver fatto fallire le operazioni di evacuazione umanitaria da Mariupol, l'importante città portuale ucraina nel sud-est del paese circondata dalle forze russe.
Putin ha sostenuto, nella versione offerta dal Cremlino, che «Kiev continua a non rispettare gli accordi raggiunti su queste questioni umanitarie», aggiungendo che «i nazionalisti ucraini hanno impedito le evacuazioni» ieri da Mariupol e Volnovakha, una città vicina.
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15h50
Circa 20.000 stranieri combattono per l'Ucraina
Circa 20'000 stranieri si stanno offrendo come volontari per combattere a fianco dell'esercito ucraino. Lo ha annunciato il ministro degli esteri ucraino Dmytro Kuleba affermando – riporta il «Kyiv Independent» – che migliaia di stranieri provenienti da 52 paesi hanno presentato domanda per entrare a far parte dell'esercito di Kiev.
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15h39
Lugano, stilato l'elenco di aiuti necessari per i profughi in arrivo
La Città di Lugano ha comunicato che il comune si sta preparando in maniera concertata con Cantone e Confederazione ad accogliere i profughi in arrivo dall’Ucraina.
Questo coordinando in particolare la ricerca di un luogo temporaneo di accoglienza e l’invio di beni di prima necessità sul luogo per i quali la raccolta va avanti fino al 13 marzo.
Occorrono medicamenti per adulti, bambini e bebè, cibo a lunga scadenza, omogeneizzati e latte in polvere per bebè, biberon/ciucci, cibo per bambini celiaci/allergici e cibo secco per animali, come pure indumenti caldi e quello che occorre per l'igiene personale.
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15h23
Croce Rossa, interrotta l'evacuazione a Mariupol
L'evacuazione di Mariupol, nel sud dell'Ucraina, si è interrotta. Lo ha reso noto la Croce Rossa.
«In mezzo a scene devastanti di sofferenza umana a Mariupol, un secondo tentativo oggi di iniziare l'evacuazione di circa 200.000 persone dalla città è stato interrotto», ha affermato in una nota il Comitato internazionale della Croce Rossa, che aveva aperto il passaggio dei civili nella città del sud-est accerchiata dai russi.
Ancora una volta, Mosca e Kiev si sono incolpate a vicenda per la mancata evacuazione dei civili. Secondo le autorità ucraine, i russi hanno continuato a bombardare le zone del passaggio dei civili. I separatisti del Donbass invece hanno riferito che sono state le forze ucraine a non aver rispettato il cessate il fuoco.
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14h50
Leopoli mette in salvo arte, al sicuro Cristo Salvatore
La statua del Cristo Salvatore della cattedrale armena di Leopoli è stata rimossa – insieme ad altre opere d'arte della città – e portata al sicuro in un bunker. La decisione è stata presa dalle autorità comunali, in cooperazione con le realtà del territorio, per proteggere il patrimonio architettonico e artistico della città in caso di attacco da parte delle forse russe.
Le statue della piazza del mercato, nel cuore della città, sono state poi ‹impacchettate› per salvarle da eventuali onde d'urto.
Era dalla seconda guerra mondiale, fanno sapere dal Comune, che non si procedeva a un'operazione talmente massiccia. Il crocifisso è di epoca medioevale.
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14h40
Kiev sotto assedio, pesanti bombardamenti
Sono ripresi nella mattinata di oggi pesanti bombardamenti a ovest e a nord-ovest di Kiev e l'impatto delle esplosioni è stato sentito da team della Cnn a Kiev e nell'area a sud-ovest della città.
Due colpi di mortaio hanno colpito un checkpoint installato per consentire l'ingresso di civili in città dalla periferia. Si ha al momento indicazione di tre morti da parte delle autorità ucraine, due sarebbero bambini, riferisce la Cnn.
Zelenszy ha reso noto che è stato distrutto l'aeroporto di Vinnytsia nel centro dell'Ucraina da razzi russi. Il presidente ucraino ha poi detto che i russi si preparano a bombardare il porto ucraino di Odessa.
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14h25
30 uomini dalla Svizzera in Ucraina per combattere i russi
Stando al Tages-Anzeiger almeno 30 uomini sono partiti dalla Svizzera per recarsi in Ucraina per combattere l'esercito russo.
Il primo passo è quello di recarsi all'ambasciata ucraina. L'articolo, ricordando che un cittadino elvetico il servizio per una truppa straniera può essere punito dalla legge, spiega poi come prosegue l'iter di reclutamento e i requisiti richiesti.
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14h05
Erdogan a Putin, subito il cessate il fuoco
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, parlando con il presidente russo Vladimir Putin, ha detto che è necessario 'garantire il cessate il fuoco, aprire i corridoi umanitari e firmare il trattato di pace». Lo rende noto l'agenzia Interfax.
Da parte sua Putin, parlando con Erdogan, ha detto che le operazioni speciali possono essere sospese solo se Kiev cesserà le sue azioni militari, fa sapere il Cremlino come riferisce Interfax.
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14h02
Jamala, vincitrice di Eurovision Song Contest 2016, ha raccolto 67 milioni di euro
Jamala, la cantante ucraina, vincitrice dell'Eurovision Song Contest 2016, ha annunciato di aver raccolto 67 milioni di euro per l'Ucraina alla selezione Eurovision in Germania il 4 marzo scorso. Lo riporta il Kyiv Independent.
Susana Alimivna Džamaladinova – in arte Jamala, diminutivo del suo cognome secondo la grafia anglosassone – ha emozionato l'Europa interpretando il suo pezzo «1944».
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14h01
Distrutto da forze russe aeroporto Vinnytsia
L'aeroporto di Vinnytsia nel centro dell'Ucraina è stato distrutto da razzi russi. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky
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14h00
Abbattuto aereo russo sul Mar Nero
Il portavoce del quartier generale operativo dell'amministrazione militare regionale di Odessa, Serhiy Bratchuk, ha fatto sapere che l'esercito ucraino ha abbattuto un aereo russo sul Mar Nero. Lo scrive l'agenzia ucraina Unial.
Come spesso accade, per questo tipo di annunci durante la guerra in Ucraina, non è possibile avere una verifica indipendente.
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13h55
Putin, Kiev abbia approccio più costruttivo ai colloqui
Il presidente russo Vladimir Putin ha parlato al telefono con il presidente turco Erdogan esprimendo la speranza che Kiev dimostri un approccio più costruttivo al terzo round di colloqui in Bielorussia. Lo afferma il Cremlino in una nota citata da Tass.
«È stata espressa la speranza che durante il prossimo round di negoziati pianificato, i rappresentanti dell'Ucraina mostreranno un approccio più costruttivo che tenga pienamente conto della realtà esistente», continua la nota.
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13h50
Ue, concordare principi per sicurezza centrali nucleari
«L'Ue sostiene fermamente gli sforzi del direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea), Rafael Grossi, per concordare con le parti interessate una serie di principi per garantire la sicurezza degli impianti nucleari in Ucraina. Si tratta della sicurezza dell'intera Europa». Lo scrive su Twitter l'Alto rappresentante Ue, Josep Borrell.
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13h45
Polonia, nuovo record rifugiati in 24 ore, 129.000
Continua a salire senza sosta il numero dei rifugiati che ogni giorno attraversano il confine polacco-ucraino in fuga dalla guerra. Dopo aver sfondato quota 100mila nella giornata di venerdì, ieri le autorità polacche hanno registrato 129mila nuovi arrivi. Lo rende noto la rappresentanza polacca in UE.
Dall'aggressione militare russa, gli ufficiali della Guardia di frontiera polacca hanno registrato oltre 922'400 persone in fuga dall'Ucraina.
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13h30
Cnn, pesanti bombardamenti a ovest di Kiev
Nella mattinata di oggi ci sono stati pesanti bombardamenti a ovest e a nord-ovest di Kiev e l'impatto delle esplosioni è stato sentito da team della Cnn a Kiev e e nell'area a sud-ovest della città.
Due colpi di mortaio hanno colpito un checkpoint installato per consentire l'ingresso di civili in città dalla periferia. Si ha al momento indicazione di tre morti da parte delle autorità ucraine, due sarebbero bambini, riferisce ancora la Cnn.
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13h20
Aiuti ticinesi respinti in Polonia
Lo slancio di solidarietà con gli ucraini in fuga dalla guerra ha permesso all’associazione Ticino per la pace di far partire un camion con 18 tonnellate di aiuti.
Il mezzo, partito da Breganzona venerdì, ha attraversato mezza Europa, ma quando dopo un viaggio lungo 1'500 chilometri è arrivato a destinazione in Polonia, al grande centro logistico di Korczowa dove doveva scaricare il materiale, è dovuto ripartire senza poter consegnare il carico.
«I vestiti usati non vengono accettati. Ce ne sono già troppi», è stato spiegato, «Servono medicinali e cibo».
Saputo che a circa 150 chilometri di distanza c’è un centro che potrebbe accettare la donazione hanno deciso di affrontare altre 2 ore e mezza di strade strette per raggiungere la loro nuova meta in Polonia. E, se ci fosse bisogno, sono pronti anche a superare il confine ucraino per portare il carico direttamente a Leopoli.
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13h10
Papa: Santa Sede pronta a fare tutto per fermare la guerra
«La Santa Sede è disposta di fare di tutto, a mettersi in servizio per questa pace», lo ha detto il Papa all'Angelus. «In questi giorni sono andati in Ucraina due cardinali, per servire il popolo, per aiutare – ha annunciato -: il cardinale Krajewski, elemosiniere, per portare gli aiuti ai più bisognosi, e il cardinale Czerny, prefetto ‹ad interim› del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo umano integrale».
«Questa presenza di due cardinali lì – ha aggiunto – è la presenza non solo del Papa, ma di tutto il popolo cristiano che vuole avvicinarsi e dire: 'la guerra è una pazzia, fermatevi per favore, guardate questa crudeltà».
«E vorrei ringraziare anche le giornaliste e i giornalisti, che per garantire l'informazione mettono a rischio la propria vita. Grazie fratelli e sorelle per questo vostro servizio», ha detto papa Francesco, applaudito dai fedeli, nel suo appello per l'Ucraina.
«Un servizio – ha affermato – che ci permette di essere vicini al dramma di quella popolazione e ci permette di valutare la crudeltà di una guerra! Grazie, fratelli e sorelle». «Preghiamo insieme per l'Ucraina, qui davanti abbiamo le sue bandiere. Preghiamo insieme, come fratelli, la Madonna Regina dell'Ucraina», ha quindi aggiunto, recitando un'Ave Maria.
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13h00
Ong, Russia ha arrestato oggi 600 pacifisti in 21 città
Sono oltre 600 i manifestanti contro la guerra in Ucraina arrestati da questa mattina in 21 città della Russia, secondo quanto rivela l'ong Ovd-Info. Di questi, scrive il gruppo indipendente di osservatori citato dalla Bbc – 200 sono stati arrestati in Novosibirsk, in Siberia.
Dall'inizio della guerra, 11 giorni fa, in Russia sono stati arrestati almeno 8'000 manifestanti scesi in piazza per protestare contro l'invasione dell'Ucraina.
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12h45
Zelensky, i russi si preparano a bombardare porto Odessa
«I russi si preparano a bombardare il porto ucraino di Odessa». Lo ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Secondo un tweet del Kyiv Independent, Zelensky ha potuto affermarlo basandosi su mappe e altri documenti ottenuti da nemici catturati.
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12h29
Unhcr, esodo profughi più veloce in Europa da Dopoguerra
Con oltre 1,5 milioni di rifugiati che hanno già lasciato l'Ucraina negli ultimi 10 giorni è in corso «la crisi di profughi più veloce in Europa dalla Seconda Guerra Mondiale». È quanto sottolinea in un tweet l'Alto Commissario dell'Onu per i rifugiati, Filippo Grandi.
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12h15
Tass, iniziato colloquio telefonico fra Erdogan e Putin
Il presidente russo, Vladimir Putin, e quello turco, Recep Tayyip Erdogan, hanno iniziato un colloquio telefonico sull'Ucraina, lo ha annunciato la tv turca Tpt citata dall'agenzia russa Tass.
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12h10
Municipio Mariupol, iniziata l'evacuazione dei civili
«L'evacuazione dei civili da Mariupol in Ucraina è iniziata alle 12:01 di domenica 6 marzo». Lo ha comunicato il servizio stampa del Municipio di Mariupol.
«Secondo il Centro di coordinamento guidato da Pavel Kirilenko, capo dell'amministrazione militare e civile regionale di Donetsk, oggi, 6 marzo, dalle 10.00 verrà dichiarato un regime di silenzio fino alle 21.00 ora locale», si legge nella nota secondo quanto riporta l'Interfax.
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12h01
Dopo lo stop Mastercard-Visa Mosca punta sulla cinese UnionPay
Le banche russe hanno annunciato che stanno lavorando all'emissione di carte bancarie dal network cinese UnionPay in risposta alla decisione dei colossi Visa e Mastercard di sospendere le loro operazioni con la Russia dopo l'intervento militare in Ucraina.
Le carte di credito russe Visa e Mastercard non saranno più valide all'estero e le carte emesse all'estero non funzioneranno più in Russia, hanno annunciato ieri le due società.
«Sberbank sta lavorando alla possibilità di emettere carte in co-branding Mir-UnionPay. Vi informeremo in seguito sul programma di emissione», ha spiegato il numero uno del settore bancario russo Sberbank.
«Stiamo già lavorando all'emissione di carte UnionPay, il sistema di pagamento nazionale cinese. Con questa carta puoi effettuare pagamenti in 180 paesi in tutto il mondo», ha affermato anche Alfa Bank sul suo profilo Telegram.
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11h55
Bennett, nostro intento è favorire il dialogo
«Sono andato a Mosca e Berlino nell'intento di favorire il dialogo fra le parti. Ovviamente ho ricevuto il benestare e l'incoraggiamento di tutti i protagonisti. Continueremo ad agire nella misura in cui ci verrà richiesto». Lo ha detto il premier israeliano Naftali Bennett nella riunione di governo a Gerusalemme.
«Anche se le probabilità non sono grandi tutte le volte che c'è una piccola fessura, nostro obbligo morale è di fare ogni tentativo». «Finché la candela è accesa dobbiamo sforzarci».
«Israele, ha continuato Bennett, si sta preparando ad un'ondata migratoria significativa. Si tratta di una sfida ma ne abbiamo superate anche in passato». «Mentre il mondo è sottosopra e gli ebrei non sono più sicuri nel posto dove stanno, vediamo quanto sia importante che ci sia un focolare per gli ebrei in quanto tali. Quanto è importante che ci sia lo Stato di Israele».
Il ministro degli interni Ayelet Shaked ha valutato in 100.000 gli ebrei in Ucraina e Russia che potrebbero immigrare in Israele a causa del conflitto.
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11h50
Blinken, Usa ‹lavorano› per jet polacchi a Ucraina
Gli Usa «lavorano attivamente» per un accordo con la Polonia per l'invio di jet di guerra all'Ucraina. Lo ha detto il segretario di Stato Usa Antony Blinken in conferenza stampa a Chisinau, in Moldavia.
«In questo momento tutti i paesi del mondo stanno partecipando al tentativo aiutare rifugiati» sia in Ucraina sia nei paesi confinanti, «in questo momento la comunità internazionale sta sostenendo in maniera poderosa questi paesi e i rifugiati», ha sottolineato Blinken.
Il segretario di Stato Usa ha quindi ricordato che il presidente Joe Biden «ha chiesto stanziamenti di fondi di emergenza di natura umanitaria per assistere i cittadini ucraini, sia in Ucraina sia nei limitrofi».
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11h22
Su Chernihiv i russi hanno sganciato bombe da 500 kg?
Le forze armate russe avrebbero sganciato «potenti bombe» su aree residenziali della città ucraina settentrionale di Chernihiv, dove sono morte molte decine di civili, scrive il Guardian, citando fonti locali.
Un residente, scrive il giornale, ha postato una foto di una bomba inesplosa da 500 chili, modello Fab-500 di progettazione sovietica, un tipo di arma impiegata per distruggere strutture fortificate e bunker o per distruggere obiettivi industriali di interesse militare.
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11h20
La tv slovena Rtv e Radio Europa Libera via da Russia
La tv pubblica slovena Rtv ha sospeso l'attività dei propri corrispondenti da Mosca, in coincidenza con l'entrata in vigore in Russia della nuova normativa contro la disinformazione che prevede condanne fino a 15 anni di detenzione per i giornalisti che diffondano ‹notizie false› sull'intervento militare russo in Ucraina.
Analoga decisione è stata presa da Radio Europa Libera.
A darne notizia sono oggi i media serbi. A decidere la sospensione dell'attività giornalistica in Russia sono state numerose testate internazionali, tra cui SRF, RSI e RAI.
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11h10
Blinken vede Kuleba e attraversa frontiera Ucraina
Il segretario di Stato Usa Antony Blinken ha brevemente attraversato la frontiera ucraina dopo aver incontrato il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba. I due si erano incontrati alla frontiera con la Polonia per confrontarsi sugli sforzi occidentali a sostegno dell'Ucraina dopo l'invasione russa. Lo riferisce il Guardian.
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11h00
Bennett parla di nuovo con Zelensky
Il premier israeliano Naftali Bennett ha di nuovo parlato con il presidente ucraino Volodomyr Zelensky. Lo ha fatto sapere l'ufficio di Bennett precisando che si tratta del terzo colloquio nelle ultime 24 ore. Ieri Bennett è andato a Mosca dal presidente russo Vladimir Putin e poi dal cancelliere tedesco Olaf Scholz a Berlino.
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10h45
Zelensky agli ucraini, «Siamo superpotenza dello spirito»
In un discorso agli ucraini domenica mattina, il presidente Volodymyr Zelenskiy ha elogiato le molte forme di resistenza che le persone hanno scelto per opporsi all'invasione russa e ha definito il suo paese «una superpotenza dello spirito».
Il Paese, ha detto in un video, si è espresso al «massimo delle sue possibilità», i soldati hanno combattuto ma anche la gente comune ha difeso città, ospedali e vigili del fuoco. Quindi il presidente ha incoraggiato i residenti delle aree occupate a protestare, se possibile.
In dieci giorni di guerra, ha detto Zelensky, l'Ucraina ha unito «milioni di persone, che sono diventate un tutt'uno».
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10h40
Corteo in Kazakistan, foto di Lenin in blu e giallo
Ad Almaty, in Kazakistan, è in corso una manifestazione contro la guerra russa in Ucraina. Lo testimoniano una sfilza di post sui social media questa mattina.
La giornalista dell'Economist Joanna Lillis, ad Almaty ha pubblicato una serie di foto della protesta su Twitter, con la didascalia: «Lenin vestito di blu e giallo alla manifestazione contro la guerra ad Almaty in Kazakistan». Attaccato alla mano alzata del padre della Rivoluzione Russa un grappolo di palloncini gialli e blu. Nella stessa foto si vede una manifestante con un cartello che recita: 'No ai dittatori sanguinari».
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10h35
Più di 1,5 milioni rifugiati fuggiti in 10 giorni
Sono più di 1,5 milioni i rifugiati fuggiti dall'Ucraina in 10 giorni, secondo quanto riferisce l'Onu.
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10h33
Oltre 180.000 profughi in Russia
«Oltre 181'000 persone sono entrate in Russia dal Donbass e anche dal resto dell'Ucraina: per la precisione, 162'500 sono residenti delle autoproclamate repubbliche di Donetsk e Lugansk e i restanti 20'000 circa dall'Ucraina attraverso i checkpoint di Belgorod, Bryansk, Kursk e in Crimea: lo scrive l'agenzia russa Tass, che cita una fonte delle forze dell'ordine. Fra le persone entrate in Russia, 48'000 sono bambini, oltre a 12'000 stranieri, con cittadinanza, cioè, di Paesi terzi.
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10h30
Ong russa, arresti a cortei antiguerra a Vladivostok e in Siberia
«Oltre 64 persone sono state arrestate durante le proteste contro la guerra in Ucraina svoltesi nella città portuale russa di Vladivostok e nella città siberiana di Irkutsk».
Sono i dati forniti dall'organizzazione non governativa russa OVD-Info che monitora le violazioni sui diritti umani e combatte la persecuzione politica e ripresi dal Guardian.
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10h15
Mosca, «finora colpiti 2'200 obiettivi militari ucraini»
Le forze armate russe in Ucraina finora avrebbero colpito oltre 2'200 obiettivi militari nemici, secondo quanto ha affermato il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov, citato dalle agenzie Tass e Interfax.
Il bollettino specifica pure che i militari russi hanno eliminato 778 fra carri armati e mezzi blindati e corazzati da combattimento, distrutto a terra 69 aerei militari e abbattuto in volo 24; ‹neutralizzato› 76 posti di comando e di comunicazione ucraini, 111 batterie di missili difensivi S-300 e Buk M-1 e 71 stazioni radar, 77 sistemi lancia-razzi multipli, 279 fra pezzi d'artiglieria e mortai, 553 veicoli militari e 62 droni.
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10h00
Mariupol annuncia evacuazione imminente
La città ucraina di Marioupol annuncia l'inizio imminente dell'evacuazione di civili, a partire dalle 10 GMT, le 11 in Svizzera.
«L'evacuazione dei civili comincia alle 12 (le 10 GMT)» ha comunicato via Telegram la municipalità di Mariupol, precisando che un corridoio umanitario sarà organizzato fino alla città di Zaparojie, a circa tre ore di tragitto, e che è stata concordata a questo scopo una tregua temporanea.
Già ieri si era tentata l'evacuazione dei civili dalla città, ma mai realizzata a causa delle violazioni della tregua da parte russa denunciate dalle autorità locali ucraine.
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09h40
Kiev, operazione in Donesk, ‹difendiamo Chernihiv›
Un'operazione di difesa è in corso nella regione di Donesk nell'Ucraina orientale stando a fonti dei vertici militari di Kiev citati dalla Cnn. «Lo sforzo maggiore è impiegato per la difesa di Mariupol e nel tentativo di infliggere più danni possibili alle forze nemiche», fa sapere l'esercito ucraino, affermando inoltre di aver «fermato colonne nemiche che tentavano di avanzare verso la regione di Dnipropetrovsk da Balakliya».
È inoltre in corso un'operazione per la difesa della città di Chernihiv nel nord.
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09h35
Kiev, «finora in Ucraina uccisi oltre 11'000 soldati russi»
Oltre 11.000 soldati russi sono stati uccisi in Ucraina dall'inizio dell'invasione russa, lo scorso 24 febbraio, secondo quanto afferma lo stato maggiore militare ucraino, citato dai media internazionali.
Solo ieri Kiev parlava di 10.000 russi caduti e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky rimproverava al presidente russo Vladimir Putin di averli mandati a morire inutilmente.
Su queste cifre non è stato possibile effettuare nessuna verifica indipendente.
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09h30
Oms, attaccate diverse strutture sanitarie
L'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha confermato «diversi» attacchi a strutture sanitarie in Ucraina che hanno provocato morti e feriti.
«Attacchi contro strutture sanitarie o operatori sanitari violano la neutralità riconosciuta al personale medico e la legge umanitaria internazionale», ha sottolineato in un tweet il capo dell'Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus.
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09h00
Svizzera si prepara a ondata di rifugiati secondo Keller-Sutter
La Svizzera si prepara a un'ondata di rifugiati a causa della guerra in Ucraina. Secondo la responsabile del Dipartimento federale di giustizia e polizia Karin Keller-Sutter, la Confederazione e i Cantoni lavorano febbrilmente per intensificare i piani di emergenza.
Il Consiglio federale vorrebbe anche rendere possibile che le persone in cerca di protezione, che hanno chiesto una protezione temporanea, siano alloggiate presso privati, ha detto Keller-Sutter in un'intervista rilasciata alla «NZZ am Sonntag». La solidarietà della popolazione è enorme, ha sottolineato la ministra di giustizia e polizia. Il bisogno esiste in Svizzera. Questo aiuto potrebbe anche alleggerire le autorità.
Non si sa quanti rifugiati stiano cercando protezione in Europa a causa della guerra in Ucraina. Nell'incontro avuto da Keller-Sutter qualche giorno fa con gli omologhi dell'Unione europea, si è parlato di cinque-sette milioni di persone che potrebbero fuggire dall'Ucraina. Attualmente, più di un milione di persone hanno lasciato l'Ucraina.
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08h30
Johnson ha un piano per fermare Putin, in sei punti
Boris Johnson ha un piano per fermare Putin, in sei punti. È lo stesso primo ministro britannico a descriverne i dettagli in un intervento sul New York Times. Ed è una chiamata all'azione per la comunità internazionale, esortata a reagire alla «barbara e orribile» aggressione di Putin in Ucraina, perchè «non saranno gli storici ma il popolo ucraino a giudicarci».
Per mantenere quindi la pressione su Mosca, Johnson sostiene che i leader mondiali debbano mobilitare «una coalizione umanitaria internazionale» per l'Ucraina. Debbano sostenere Kiev «nei suoi sforzi di difesa». Bisogna inoltre, secondo Johnson, intensificare la pressione economica sulla Russia.
Quindi la comunità internazionale deve mantenere la «strisciante normalizzazione» delle sue azioni in Ucraina. Altro punto è la soluzione diplomatica alla guerra che, sostiene il premier britannico, va perseguita ma soltanto con la piena partecipazione del legittimo governo ucraino. Infine l'inquilino di Downing Street sostiene che debba essere avviata rapidamente una «campagna per rafforzare la sicurezza e la resilienza» tra i Paesi Nato.
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08h00
A Rancate sono arrivati i primi profughi ucraini
Come riferito da «La Domenica», sabato Rancate ha accolto Olena Chaban, suo marito Volodymiyr, i loro quattro figli, la sorella e i nonni. Vivevano a Leopoli e sono scappati non sentendosi più al sicuro.
A sollecitare la loro accoglienza era stato mercoledì scorso il parroco don Luchowski durante la messa e in tantissimi si sono messi a disposizione per dare una mano.
La famiglia è arrivata dopo tre giorni di viaggio in auto. È ospitata in un appartamento messo a disposizione dal Consiglio parrocchiale. Volodymiyr però non si fermerà. Vuole tornare al più presto nel suo paese per combattere.
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05h45
Spari a civili, evacuazioni difficili a Bucha e Gostomel
Spari contro i civili bloccano le evacuazioni di Bucha e Gostomel, vicino Kiev. A denunciarlo sono i residenti dell'area secondo quanto riportato dai media locali.
Le ricostruzioni parlano di almeno tre morti, fra i quali una volontaria che aveva appena consegnato cibo ad un rifugio. La ragazza era insieme ad altre due persone in auto quando i russi hanno attaccato.
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05h15
Kiev, guerra non è interesse India, Modi parli con Putin
Il premier indiano Narendra Modi dovrebbe spiegare al presidente russo Vladimir Putin che la guerra in Ucraina non è nell'interesse di nessuno. Lo dice il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, sottolineando che l'Ucraina è importante per la sicurezza alimentare dell'India e che è nell'interesse dell'India fermare la guerra.
«Putin non riconosce il nostro diritto di esistere. Gli indiani possono fare pressione sull'ambasciata russa per fermare la guerra», mette in evidenza Kuleba.
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04h30
Blinken, Polonia alleato chiave Nato, lavoriamo insieme
La Polonia è un «alleato chiave della Nato e un partner importante, e lavoreremo insieme per rispondere all'aggressione della Russia in Ucraina e a fornire assistenza alla popolazione ucraina». Lo afferma il segretario di stato americano Antony Blinken.
La Casa Bianca ha confermato che sta lavorando a un accordo con la Polonia per fornire jet da combattimento dell'era sovietica all'Ucraina, in cambio Varsavia riceverebbe F-16 americani.
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04h15
Allarme Kiev, russi vogliono centrale idroelettrica Kaniv
I russi vogliono assumere il controllo della diga della centrale idroelettrica Kaniv, che si trova a 150 chilometri da Kiev. L'allarme è delle forze armate ucraine, secondo le quali i soldati russi si stanno dirigendo verso l'area.
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04h00
Esperti, russi in pausa, nuova offensiva in 24-48 ore
Le forze russe potrebbero essere entrate in una breve pausa operativa in vista della ripresa delle operazioni contro Kiev, Charkiv e forse Odessa nelle prossime 24-48 ore. Lo afferma il think tank americano Institute for the Study for War in un report online, nel quale si osserva come le forze russe non hanno lanciato alcuna offensiva maggiore contro Kiev, Charkiv o Mykolayiv nelle ultime 24 ore.
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03h50
«Ucraina trasformata in base Nato anti-Russia»
L'operazione militare speciale della Russia è condotta nel rispetto della Carta delle Nazioni Unite: «su un terreno assolutamente legittimo, seguendo la richiesta» delle repubbliche separatiste «Dpr e Lpr e in linea con l'articolo 51 Parte 7 della carte delle Nazioni Unite. Ed è stata anche autorizzata dal Consiglio Federale».
Lo afferma il diplomatico russo Alexey Polishchuk in un'intervista alla Tass, sottolineando che l'Ucraina è stata gradualmente trasformata in una base Nato anti-Russia.
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03h45
«Usa studiano il dopo Zelensky in caso cattura o morte»
Gli Stati Uniti e gli alleati stanno discutendo come assicurare una «linea di successione» in Ucraina nel caso in cui il presidente Volodymyr Zelensky sia catturato o ucciso dalle forze russe. Lo riporta il New York Times citando alcune fonti, secondo le quali l'obiettivo è assicurarsi che ci sia una qualche forma di governo ucraino indipendente anche se la Russia dovesse insediare a Kiev un suo governo fantoccio.
Avere un leader indipendente da riconoscere, mette in evidenza il New York Times, aiuterebbe a prevenire che leader sostenuti dalla Russia possano guadagnare legittimità. Ma anche a garantire il flusso di aiuti.
L'attenzione sulla successione di Zelensky è legata al fatto che la costituzione ucraina non è chiara al riguardo e all'insistenza del presidente ucraino a non lasciare il paese.
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03h30
Cina a Usa, contrari a mosse che gettano benzina sul fuoco
Il ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha detto al segretario di Stato americano Antony Blinken che la Cina si oppone a ogni mossa che «getta benzina sul fuoco» in Ucraina. Wang ha chiesto negoziati per risolvere la crisi e trattative per creare un bilanciato meccanismo di sicurezza europeo. Lo riporta l'Associated Press sul suo sito.
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03h15
«Navy Seals e Gb lavorano a piano salvataggio Zelensky»
Le forze speciali statunitensi e britanniche, insieme alle truppe ucraine, stanno preparando il salvataggio ad alto rischio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Lo riporta The Sun citando alcune fonti, secondo le quali 150 Navy Seals americani, 70 soldati dell'elite britannica e le forze di Kiev sono in una remota base militare in Lituania per studiare il piano di salvataggio di Zelensky, che è nel mirino delle forze speciali russe. Il piano a cui stanno lavorando, e per il quale si stanno addestrando, sarà attuato su richiesta.
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03h00
Sindaco Mariupol, russi vogliono soffocare la città
Una situazione disperata a Mariupol, dove mancano la corrente e l'acqua da giorni. Lo afferma il sindaco della città Vadym Boichenko in un'intervista a un canale YouTube.
«Abbiamo problemi sociali creati dai russi. Siamo senza riscaldamento», dice Boichenko, spiegando come «i russi vogliono tagliare la città fuori dai corridoi umanitari, interrompere le consegne di beni essenziali, forniture mediche. Il loro obiettivo è soffocare la città».
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02h45
USA e Polonia puntano a dare aerei era sovietica a Kiev
Gli Stati Uniti stanno lavorando con la Polonia sulla possibilità di fornire jet da combattimento all'Ucraina. Lo riportano i media americani citando fonti della Casa Bianca, secondo le quali l'intesa prevede che la Polonia fornisca aerei dell'era sovietica a Kiev in cambio di jet F-16 americani. All'accordo si lavora dopo l'appassionato appello del presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky al Senato.
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02h30
Jill Biden, ‹Joe è l'uomo giusto per questo momento›
Joe Biden «lavora giorno e notte» sulla crisi Ucraina: «il telefono non mette mai di squillare durante la notte». A descrivere l'impegno senza sosta del presidente americano è la First Lady Jill Biden, che descrive il marito come «l'uomo giusto per questo momento storico» considerata la sua esperienza con l'Unione Sovietica durante la Guerra Fredda.
In un incontro di raccolta fondi privato con soli 25 partecipanti, Jill Biden ha anche raccontato come lei si sveglia ogni mattina e «accende la tv e prega che Zelesnky sia ancora vivo».
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02h00
Dopo la Germania, Bennett torna in Israele. Incontrato Scholz per 1 ora e mezza, obiettivo fine della guerra
Il premier israeliano Naftali Bennett ha concluso la sua visita in Germania e sta rientrando in Israele. Con il cancelliere tedesco, Bennett ha discusso di «vari temi, inclusa la situazione fra l'Ucraina e la Russia», riporta il Times of Israel citando lo staff di Bennett. Il premier israeliano ha parlato nel corso della serata due volte con il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky.
«In serata Olaf Scholz ha incontrato il premier israeliano Naftali Bennett. Il colloquio è durato 90 minuti ed è stato concentrato sui risultati» dell'incontro fra Bennett e il presidente russo Vladimir Putin. «L'obiettivo comune resta quello di mettere fine alla guerra il prima possibile. Lavoreremo per questo», afferma il portavoce del governo tedesco Steffen Hebestreit.
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01h45
Zelensky alla popolazione, continuate a resistere
«Continuate a resistere». Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky esorta il popolo a continuare a combattere. «Andate all'offensiva», dice in un video postato su Facebook, lodando il coraggio della popolazione che non lascerà il Paese «al nemico».
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01h00
Biden parla con Zelensky, aumentata l'assistenza umanitaria e quella economica
Joe Biden ha avuto in queste ultime ore un colloquio con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. La telefonata segue la visita del premier israeliano Naftali Bennett a Mosca per incontrare il presidente russo Vladimir Putin.
«Nell'ambito di un costante dialogo, ho avuto un'altra conversazione» con il presidente americano Joe Biden. Lo afferma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, sottolineando che «l'agenda ha incluso i temi della sicurezza, dell'assistenza finanziaria per l'Ucraina e le sanzioni alla Russia», aggiunge Zelensky.
La Casa Bianca dal canto suo riferisce che Biden ha parlato con Zelensky per oltre mezz'ora. Biden ha messo in evidenza l'aumento dell'assistenza di sicurezza, umanitaria ed economica all'Ucraina e osservato come la sua amministrazione stia cercando di assicurarsi ulteriori fondi dal Congresso.
Biden ha lodato le azioni degli USA, degli alleati e del settore privato – incluse Visa e Mastercard – per «aumentare i sacrifici imposti alla Russia per la sua aggressione all'Ucraina». Biden e Zelensky hanno anche discusso «le recenti trattative fra Russia e Ucraina».
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00h44
Gli USA condannano la Russia, mina la libertà di stampa
Gli Stati Uniti condannano la «guerra scelta da Putin» e gli sforzi del governo russo contro la libertà di stampa e per la diffusione di disinformazione. Lo afferma la Casa Bianca criticando la chiusura della Russia ai media indipendenti e alle piattaforme tecnologiche che rifiutano di consentire a Putin di portare avanti senza controllo la sua campagna di disinformazione.
Giova ricordare che nella giornata di sabato, dopo entrata in vigore della nuova legge sull'informazione voluta da Mosca nella quale sono previste pene fino a 15 anni a chi divulga notizie ritenute false da Putin, praticamente tutti i giornalisti stranieri hanno lasciato la Russia, compreso il corrispondente della SRF e il collaboratore della RSI, così come tutti quelli della RAI e delle altre testate internazionali.
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00h35
Kiev, 100.000 civili arruolati nella difesa territoriale
E' arrivato a 100.000 il numero di volontari ucraini che si sono arruolati delle Forze di difesa territoriale dall'inizio dell'attacco russo al Paese. Lo rende noto la Guardia nazionale ucraina citata dal Kyiv Independent.
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00h30
Nyt, cresce il numero di veterani USA pronti a combattere
Cresce il numero di veterani americani pronti o desiderosi di andare a combattere per difendere l'Ucraina dall'invasione russa. Lo scrive il New York Times, intervistando alcuni di loro, tra cui un ex marine che ha servito nelle guerre in Iraq e che è partito venerdì per Kiev.
David Ribardo, un ex ufficiale dell'esercito, sta lavorando invece da una settimana come mediatore per un gruppo chiamato «Volunteers for Ukraine», identificando veterani ed altri volontari con capacità utili e mettendoli in contatto con donatori che comprano loro il biglietto aereo e l'equipaggiamento.
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00h20
Usa al lavoro con Polonia per fornire aerei a Kiev
Gli Stati Uniti stanno lavorando a un accordo con la Polonia per la fornitura di aerei da combattimento all'Ucraina. Secondo l'accordo, Kiev potrebbe ricevere aerei da guerra Made in Russia dalla Polonia che, a sua volta, riceverebbe F-16 dagli Stati Uniti.
La Casa Bianca lavora all'intesa con gli alleati ma «ci sono una serie di problemi pratici, fra i quali come trasferire gli aerei dalla Polonia all'Ucraina».
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00h15
Blinken in visita in Moldavia
Il segretario di Stato Antony Blinken, dopo la sua tappa in Polonia, è arrivato in Moldavia in segno di sostegno di fronte all'aumento di rifugiati dall'Ucraina in fuga dall'invasione russa e sullo sfondo dei timori di questa piccola e povera ex repubblica sovietica di cadere sotto la minaccia di Mosca, che già controlla la regione separatista della Transnistria.
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00h10
Canada, evitare viaggi in Russia e lasciare il Paese
Il Canada ha aumentato il livello di rischio e suggerisce di evitare tutti i viaggi in Russia. Ottawa chiede inoltre ai suoi concittadini di partire da quel Paese finché sono disponibili voli commerciali.
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00h05
Kiev, in totale abbattuti 44 aerei e 44 elicotteri
L'aviazione ucraina ha annunciato di aver abbattuto 44 aerei e 44 elicotteri russi dall'inizio dell'attacco, il 24 febbraio. Solo sabato, riferisce una nota del Comando aereo delle forze armate di Kiev citato dai media locali, sono stati abbattuti 5 aerei e 4 elicotteri di Mosca.
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00h01
Visa e Mastercard sospendono operazioni in Russia
Visa e Mastercard sospendono le operazioni in Russia: lo riferiscono due comunicati.
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23h45 di sabato 5 marzo 2022 - decimo giorno di guerra in Ucraina
Francia, 40.000 manifestanti contro la guerra
Sono stati oltre 40.000 i manifestanti in tutta la Francia – secondo le cifre del ministero dell'Interno – a protestare oggi contro l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia e a dire «no alla guerra in Europa».
Erano 16.000 i manifestanti a Parigi, fra place de la République e la Bastiglia, secondo la polizia, a scandire slogan come «Putin, non vogliamo la tua guerra». Sono stati 120 i cortei in tutto il Paese, a 5 settimane dal primo turno delle presidenziali. Due candidati all'Eliseo, l'ecologista Yannick Jadot e la socialista Anne Hidalgo hanno sfilato con i manifestanti a Parigi.
A Lione, alcune centinaia di persone si sono riunite nella place Bellecour per una manifestazione di sostegno al premier ucraino Volodymyr Zelensky e al suo popolo.