Sabotaggio Nord Stream A rintracciare lo yacht sospetto è stato un velista amatoriale

tjnj

14.3.2023

Le immagini della fuga di gas nel gasdotto hanno fatto il giro del mondo lo scorso settembre.
Le immagini della fuga di gas nel gasdotto hanno fatto il giro del mondo lo scorso settembre.
Foto: Danish Defence Command/dpa

Gli investigatori tedeschi si sono imbattuti in una barca a vela sospetta che sarebbe stata utilizzata dai sabotatori del Nord Stream. Dicono di essere finiti sulla pista grazie a una «fortunata coincidenza».

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L'esplosione dei gasdotti Nord Stream 1 e 2 è ancora un mistero, a quasi sei mesi dal sabotaggio, avvenuto il 26 settembre. Il giornalista investigativo americano Seymour Hersh, citando una fonte anonima, ha indicato la CIA come esecutore. La Russia, nel frattempo, ha incolpato la Marina britannica.

Ora fonti dell'intelligence statunitense affermano che sei partigiani filo-ucraini hanno sabotato gli oleodotti. Molti esperti però dubitano anche di questo resoconto, perché solo degli attori statali avrebbero le risorse tecniche necessarie per un'operazione così elaborata.

L'Ucraina nega il coinvolgimento

Il Governo ucraino, tuttavia, respinge qualsiasi coinvolgimento in un'azione del genere. Venerdì, in occasione di una conferenza stampa congiunta con la premier finlandese Sanna Marin, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha definito tali accuse «ridicole».

L'imbarcazione che, secondo gli investigatori, è stata utilizzata dai partigiani per trasportare gli esplosivi è stata identificata dai giornalisti della rivista tedesca «Spiegel»: si tratta di una barca a vela chiamata «Andromeda».

«Lo yacht è probabilmente in rimessaggio invernale, forse è stato confiscato, nessuno può chiedere nulla al riguardo», riporta la rivista. L'imbarcazione è stata scoperta a Rostock-Warnemünde, nel nord della Germania. A settembre può essere noleggiata per l'equivalente di 2950 franchi a settimana.

Un manager ha detto troppo durante una partita a carte

Durante le loro ricerche, i reporter dello «Spiegel» si sono imbattuti in molti segreti e in alcune curiosità. I dirigenti della società di noleggio si sono rifiutati di fornire loro qualsiasi informazione. Sull'isola di Rügen, nel Mar Baltico, dove ha sede la società, i giornalisti hanno incontrato persone che sostengono di aver sentito parlare settimane fa di indagini su un'operazione segreta mentre giocavano a carte.

Si dice che uno dei due manager silenziosi abbia fatto parte di questo giro di skat. Una volta, durante una partita, aveva accennato di sfuggita al fatto che le autorità gli avevano parlato dell'esplosione degli oleodotti.

Il fatto che l'«Andromeda» sia finita al centro delle indagini – si sta cercando di chiarire esattamente dove si trovava e quando – sarebbe dovuto all'interesse privato di un funzionario. Dopo tutto, è molto insolito effettuare un'operazione del genere con una barca a vela.

Una fortunata coincidenza

Uno degli investigatori, tuttavia, era un velista per hobby. Grazie al suo interesse privato, ha avuto l'idea di «controllare le prenotazioni di charter sospetti nel Mar Baltico», come scrive lo «Spiegel».

Le indagini, che hanno beneficiato di questa fortunata coincidenza, proseguono concentrandosi sulla Germania. Dopo tutto, lo yacht sospetto è stato noleggiato lì.

Ma nonostante la nuova teoria, solo pochi agenti stanno lavorando al caso, per mancanza di personale. Perché il caso che più sta appassionando l'Ufficio federale di polizia criminale tedesco non è «Andromeda», ma «Carsten L.», ossia la sospetta spia di Vladimir Putin tra le fila dei servizi segreti tedeschi.