Guerra in Ucraina La Russia lascia il Consiglio d'Europa

SDA

10.3.2022 - 09:31

La Russia non prenderà parte al tentativo di Nato e Ue nel trasformare la più antica organizzazione europea in un altro luogo dove vengono esaltati i mantra della supremazia e del narcisismo dell'Occidente, ha detto il ministro degli esteri russo Serghei Lavrov (foto d'archvio)
La Russia non prenderà parte al tentativo di Nato e Ue nel trasformare la più antica organizzazione europea in un altro luogo dove vengono esaltati i mantra della supremazia e del narcisismo dell'Occidente, ha detto il ministro degli esteri russo Serghei Lavrov (foto d'archvio)
Keystone

La Russia lascia il Consiglio d'Europa. Lo rende noto il ministro degli Esteri, Serghei Lavrov, citato dall'agenzia Tass.

«Il corso degli eventi è diventato irreversibile – si legge in una nota – e la Russia non ha alcuna intenzione di sopportare le azioni sovversive intraprese dall'Occidente, che spinge per un ordine basato sulle regole e sulla sostituzione del diritto internazionale calpestato dagli Stati Uniti e dai suoi satelliti».

La decisione della Russia, ha detto il ministro degli Esteri in una nota, è stata presa a causa del comportamento ostile dei Paesi europei e della Nato nei confronti della Russia, continuando «nel solco della distruzione del Consiglio d'Europa e dello spazio giuridico e umanitario in Europa».

«I membri dell'Unione Europea e della Nato, che sono ostili nei confronti della Russia – si legge nella nota – stanno abusando della loro assoluta maggioranza nel comitato dei ministri del Consiglio d'Europa. La Russia non prenderà parte al tentativo di Nato e Ue nel trasformare la più antica organizzazione europea in un altro luogo dove vengono esaltati i mantra della supremazia e del narcisismo dell'Occidente. Lasciamo che si divertano tra loro senza la compagnia della Russia».

Il 25 febbraio, subito dopo l'invasione dell'Ucraina da parte di Mosca, il Comitato dei Ministri aveva deciso di sospendere, con effetto immediato, la Federazione russa dai suoi diritti di rappresentanza nel Comitato dei Ministri e nell'Assemblea Parlamentare.

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