Guerra in Ucraina Mentre Mosca avanza verso Pokrovsk, gravi danni per due petroliere russe nel Mar Nero

SDA

15.12.2024 - 20:36

Un militare ucraino della 110a brigata accarezza i cani nella sua posizione in prima linea in direzione di Pokrovsk (foto d'archivio).
Un militare ucraino della 110a brigata accarezza i cani nella sua posizione in prima linea in direzione di Pokrovsk (foto d'archivio).
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L'avanzata delle truppe russe nel Donbass appare sempre più inesorabile. Mosca ha rivendicato le conquista di due villaggi che avvicinano ulteriormente a Pokrovsk, città chiave per la logistica dell'esercito ucraino.

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Kiev continua a resistere con ogni mezzo a disposizione, ma la superiorità di uomini e mezzi del nemico si conferma schiacciante: secondo Volodymyr Zelensky, solo nell'ultima settimana sul suo Paese sono piovuti oltre cento missili e seicento bombe.

Il cuore delle operazioni militari è la zona meridionale dell'oblast di Donetsk. I due villaggi catturati dai russi si trovano nei pressi di Pokrovsk e della città industriale di Kurakhove. Due snodi che una volta conquistati aprirebbero delle vie sconfinate per un'ulteriore avanzata dei russi.

Nel fine settimana i soldati ucraini hanno riferito di «scontri estenuanti» nell'area circostante e nella città di Kurakhove, così come più a nord nella città collinare di Chasiv Yar.

«La situazione è complessa e in evoluzione»

«La situazione è complessa e in evoluzione. Le nostre truppe si stanno attualmente organizzando per migliorare la situazione tattica», è stata la spiegazione, che lascia intendere l'estrema difficoltà del momento. Del resto la conquista di tutto il Donetsk è da tempo la priorità numero uno dell'Armata di Putin.

Basti pensare che il mese scorso le forze di invasione hanno conquistato più territorio ucraino che in qualsiasi altro mese dal marzo del 2022, ha stimato l'Institute for the Study of War con sede negli Stati Uniti.

Da Kiev, Zelensky ha aggiornato la popolazione sulla situazione sul terreno. «Solo questa settimana, la Russia ha utilizzato quasi 630 bombe aeree guidate, circa 550 droni d'attacco e più di 100 missili di vario tipo contro l'Ucraina», ha detto il leader ucraino, che poi ha ringraziato i soldati «ed i nostri partner che comprendono la necessità di rafforzare le nostre difese aeree per salvare le vite del nostro popolo».

Un ringraziamento che tradisce la richiesta di ulteriori aiuti militari da parte dei partner della Nato, a cui Zelensky parlerà faccia a faccia mercoledì a Bruxelles.

Gravemente danneggiate due petroliere russe

E in questa ennesima giornata di guerra si segnala un altro episodio rilevante, anche se apparentemente non legato al conflitto. L'incidente è avvenuto nel Mar Nero, in particolare nello stretto di Kerch che separa la Russia dalla Crimea. Due petroliere russe con 29 membri dell'equipaggio a bordo sono state gravemente danneggiate, innescando una fuoriuscita di petrolio.

Secondo le autorità sono state sorprese dal maltempo e le riprese pubblicate dagli inquirenti hanno mostrato una delle petroliere spezzata a metà e affondata in mezzo a una forte tempesta, con chiazze di petrolio visibili nell'acqua.

Il bilancio delle vittime è di almeno un morto e undici feriti. Putin ha disposto un'inchiesta. Il rischio, al netto dell'accertamento della verità sull'accaduto, è di un grave danno ambientale.

Nel 2007 un'altra petroliera si era spaccata in due durante una tempesta mentre era ancorata al largo dello stretto di Kerch, riversando in mare più di 1'000 tonnellate di greggio.