Guerra Conferenza di Londra, impegni  per 60 miliardi per l'Ucraina

SDA

22.6.2023 - 19:04

Una pioggia di miliardi è stata promessa all'Ucraina.
Una pioggia di miliardi è stata promessa all'Ucraina.
Keystone

Ammontano a 60 miliardi gli impegni raccolti per rimettere in piedi l'Ucraina – da spalmare sull'intero ciclo della ricostruzione, fra interventi immediati e quelli futuri – nel corso della Ukraine Recovery Conference chiusasi oggi, giovedì, a Londra.

Lo formalizza un comunicato diffuso, attraverso il Foreign Office, dal governo britannico che ha ospitato l'evento.

Secondo l'annuncio, si tratta di uno degli interventi internazionali di ricostruzione postbellica più consistenti da dopo la Seconda Guerra Mondiale.

Ricostruzione miliardaria

Secondo la Banca Mondiale, per la definitiva e totale ricostruzione dell'Ucraina si può al momento stimare che serviranno in totale 411 miliardi di dollari. Mentre solo per gli interventi calcolati per le esigenze di quest'anno il governo ucraino calcola di aver bisogno di 14 miliardi: ossia 6,5 in più di quanto messo per ora sul piatto dagli alleati immediatamente entro quest'anno, conferenza di Londra inclusa.

L'evento di questi due giorni porta comunque in cascina per Kiev diverse nuove promesse di stanziamento: come i 4,7 miliardi che il Regno Unito si è impegnato a versare gradualmente per aiuti non militari in veste di padrone di casa, a cui Londra affianca lo sblocco di garanzie britanniche su prestiti per ulteriori 3 miliardi dalla Banca Mondiale (sempre da spalmare sui prossimi anni) e 240 milioni di finanziamenti a iniziative bilaterali; o come la somma aggiuntiva di 1,3 miliardi annunciata dagli Usa per la ricostruzione immediata.

Il sostegno degli alleati

Secondo James Cleverly, ministro degli Esteri del governo di Rishi Sunak e copresidente della Conferenza, «la Ukraine Recovery Conference ha mandato un messaggio chiaro sulla volontà degli alleati di restare al fianco dell'Ucraina non solo contro gli attacchi di Putin, ma anche dopo in tempo di pace», in modo da «sostenerla sia nella difesa della sua libertà, sia nella ripresa e nella ricostruzione».

Da parte sua, il premier di Kiev, Denys Shmyhal, ha rinnovato un messaggio di «gratitudine al governo del Regno Unito». Evocando un processo di ricostruzione «che inizia quest'anno», ma che andrà proseguito col sostegno dei Paesi amici in risposta a esigenze «vitali» del popolo ucraino; e con il coinvolgimento di «investimenti e capitali privati», oltre che pubblici, secondo il programma di «ripresa rapida in 5 priorità» discusso a Londra.

Il comunicato cita poi tutta una serie d'impegni finanziari assunti nella capitale britannica da Stati, organismi internazionali, aziende. A iniziare da quello annunciato dall'Ue per mobilitare 50 miliardi nel prossimo bilancio comunitario pluriennale in favore dell'economia ucraina.

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