Donald Trump trema. Di tutte le indagini aperte a suo carico è quella del pagamento alla pornostar Stormy Daniels che potrebbe costargli l'incriminazione. Le autorità di New York hanno segnalato ai legali dell'ex presidente che il tycoon potrebbe essere accusato penalmente per i fondi illegali alla donna in cambio del silenzio sulla loro relazione. E gli hanno offerto la possibilità di testimoniare la prossima settimana davanti al grand jury per illustrare la sua versione dei fatti.
10.03.2023, 21:29
SDA
È probabile, riporta il New York Times, che Trump rifiuti l'occasione di presentarsi davanti ai giurati e non è escluso che i suoi legali cercheranno di incontrarsi con le autorità nella speranza di evitare le accuse.
La furia del tycoon di fronte alla possibile incriminazione non si fa attendere: i democratici «non riescono a vincere ai seggi e quindi ricorrono alla legge come arma», ha tuonato l'ex presidente su Truth, spingendosi fino a negare di aver mai avuto un rapporto con Stormy Daniels, il cui vero nome è Stefanie Clifford.
Nel caso in cui la procura di New York decidesse di procedere si tratterebbe della prima incriminazione di un ex presidente americano, con conseguenze ampie sul sistema politico e non solo e soprattutto tutte da definire.
Per Trump si tratterebbe di un duro colpo alla sua campagna elettorale per il 2024, nella quale – almeno per il momento – continua a essere il favorito fra le fila repubblicane. Trump da anni si è dichiarato estraneo al pagamento e ha definito le azioni legali nei suoi confronti su questo tema come una «caccia alle streghe».
Come potrebbe difendersi Trump?
Per difendersi di fronte alle accuse, Trump e i suoi legali potrebbero mettere l'accento sulla scarsa credibilità di Michael Cohen, l'ex fixer del tycoon divenuto il suo principale accusatore.
Cohen avrebbe materialmente pagato a Daniels 130.000 dollari per il silenzio sulla sua relazione con Trump e sarebbe stato poi rimborsato da Trump mentre era alla Casa Bianca.
Alle autorità di New York Cohen ha confessato che l'ex presidente sapeva tutto e lo rimborsava mensilmente con finti pagamenti per spese legali.
Rischia il carcere?
Se Trump venisse alla fine condannato potrebbe trovarsi a scontare anche quattro anni dietro le sbarre. Ma il carcere in casi simili non è obbligatorio considerato che il reato che gli viene contestato è di basso livello.
Un'azione penale porterebbe alla ribalta sul palcoscenico nazionale il procuratore di Manhattan Alvin Bragg con un caso complesso e rischioso, i cui risultati sono tutt'altro che sicuri. Per Bragg quindi un'occasione per imporsi e guardare avanti nella sua carriera.