Stati Uniti Trump nomina l'ex regina del wrestling all'istruzione, incurante delle critiche per le sue scelte

SDA

20.11.2024 - 20:03

L'ex regina del wrestling Linda McMahon
L'ex regina del wrestling Linda McMahon
KEYSTONE

L'ex regina del wrestling Linda McMahon all'istruzione e il medico star 'Dr.Oz' a fianco di Robert F. Kennedy Jr per la sanità. Insieme all'ormai inseparabile Elon Musk, Donald Trump lavora senza sosta alla sua squadra di governo incurante delle critiche che continuano a piovere sulle sue scelte.

McMahon e Mehmet Oz non si salvano dalla valanga di polemiche che si è già scatenata intorno a Matt Gaetz, nominato ministro della giustizia nonostante lo scandalo delle presunte orge, anche con una minorenne. McMahon è un'alleata di Trump della prima ora: già nel 2016 aveva appoggiato senza se e senza ma il tycoon.

Artefice insieme al marito del successo della World Wrestling Entertainment, McMahon è accusata di aver chiuso un occhio di fronte agli abusi sessuali nei confronti degli atleti. La 76enne ha definito in passato l'istruzione una sua passione ma non ha esperienza nel settore.

La sua scelta è duramente contestata dalla National Education Association: «Non è qualificata e il suo unico obiettivo è eliminare il dipartimento dell'istruzione», ha tuonato l'associazione. Trump non ha mai fatto mistero della sua volontà di abolire il ministero e, secondo molti, McMahon avrà proprio questo incarico.

Dr Oz si è spesso scontrato con la comunità medica

Non va meglio a Dr OZ, nominato alla guida dell'agenzia che si occupa del Medicare e del Medicaid, i due programmi di assicurazione sanitaria federale per gli over 65 e i meno abbienti, una platea di 160 milioni di americani.

Appoggiato da Trump durante la sua corsa senza successo al Senato, Dr Oz si è spesso scontrato con la comunità medica. Nel mezzo della pandemia ha promosso infatti l'idroclorichina per combattere il Covid. In precedenza invece era salito alle cronache per aver sponsorizzato 'pillole miracolose' per dimagrire.

Nonostante le critiche Trump tira dritto, anche su Gaetz. «No» ha risposto seccamente dalla pedana di lancio del megarazzo Starship di Starlink a chi gli chiedeva se avesse intenzione di riconsiderare la sua scelta.

JD Vance al Congresso per sponsorizzare le nomine di Gabbard e Hegseth

Per cercare di convincere i senatori repubblicani a confermare l'ex deputato, il presidente-eletto ha inviato JD Vance al Congresso con l'obiettivo anche di sponsorizzare le nomine di Tulsi Gabbard e Pete Hegseth, altri due nomi accolti con freddezza.

L'ex democratica alla guida dell'intelligence è una «scelta preoccupante», ha osservato il board editoriale del Wall Street Journal, sollevando dubbi anche su Hegseth al Pentagono per non aver informato il transition team del presidente-eletto dell'accusa di aggressione sessuale nei suoi confronti.

«Il Senato avrà molte domande» al riguardo: «Le nomine effettuate impulsivamente possono anche essere ritirate», ha aggiunto il board editoriale. Critiche pesanti sono arrivate anche dal New York Post, altro quotidiano dell'impero Murdoch. Dopo aver bocciato la nomina di Kennedy Jr alla salute, il quotidiano definisce «terribili» Gabbard e Gaetz e si augura che Trump ci ripensi.

La speranza dei repubblicani è ora che la nomina a segretario al Tesoro non susciti le stesse polemiche. I nomi dei papabili candidati – Marc Rowan, Scott Bessent, Bill Hagerty e Kevin Warsh – al momento sono stati ben accolti sia dai mercati sia dal Congresso.

Il timore è che Trump, in una mossa a sorpresa, cambi le carte in tavola e scelga un candidato 'non gradito' per un ruolo essenziale come quello del Tesoro.

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