Intelligenza Artificiale Per Trump DeepSeek è una sfida per continuare a offrire tecnologia migliore

SDA

28.1.2025 - 22:45

President Donald Trump arrives to speak at the 2025 House Republican Members Conference Dinner at Trump National Doral Miami in Doral, Fla., Monday, Jan. 27, 2025. (AP Photo/Mark Schiefelbein)
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Donald Trump suona la carica. DeepSeek deve essere «un campanello di allarme» per la Silicon Valley, deve suonare la sveglia per l'industria tecnologica americana e spronarla a fare di più, meglio e soprattutto con costi più contenuti. 

In gioco c'è il dominio in un settore chiave come quello dell'intelligenza artificiale, che vede gli Stati Uniti e la Cina impegnati in un duro confronto per la conquista della leadership mondiale.

Dopo aver visto il ciclone DeepSeek affondare Wall Street e big tech, il presidente americano ha invitato a cogliere quello che c'è di positivo nella società cinese.

Trump punta su Stargate per difendersi da DeepSeek

Se l'intelligenza artificiale si «può fare a un prezzo inferiore e ottenere lo stesso risultato penso sia una buona cosa. E' positivo. Questo se è vero, e nessuno lo sa se è vero», ha spiegato Trump, che sull'IA ha deciso di puntare appena insediatosi alla Casa Bianca lanciando il progetto Stargate per la costruzione dell'infrastruttura necessaria. Dell'iniziativa fa parte OpenAI, la startup guidata da Sam Altman a cui fa capo ChatGPT.

«R1 di DeepSeek è un modello notevole, soprattutto per quello che può offrire a quel prezzo. Continueremo ovviamente a offrire modelli migliori. Rinvigorisce avere un nuovo competitor», ha osservato Altman raccogliendo la sfida arrivata dalla Cina, con la quale gli Stati Uniti hanno in corso una guerra dei talenti per conquistare gli ingegneri migliori e spingere l'IA da generativa a generale, ovvero quella più intelligente degli esseri umani.

Lezione di efficienza a basso costo dalla Cina

Definita «un momento Sputnik» dal famoso investitore tecnologico Marc Andreessen, DeepSeek ha innescato una crisi nella Silicon Valley, finora regina nella corsa all'IA a suon di miliardi di dollari di investimenti.

Dalla Cina invece è arrivata la lezione di efficienza e basso costo che minaccia il modello finora seguito dalle big americane e basato sui chip avanzati di Nvidia. Il colosso dei semiconduttori ha pagato il prezzo più alto con DeepSeek, chiudendo il suo lunedì nero in calo del 17%, anche se nella seduta odierna è arrivato a guadagnare fino al 3%.

Quanto ottenuto da DeepSeek per l'IA è «un eccellente progresso», ha commentato Nvidia. Il loro «lavoro mostra come i nuovi modelli possono essere creati facendo leva su quelli disponibili e nel rispetto dei controlli all'export» imposti, ha aggiunto.

Molti esperti hanno dubbi sul ciclone DeepSeek

Ma sui chip usati dalla società cinese ci sono dubbi e perplessità. Molti esperti sono scettici sul boom cinese e ritengono la reazione di Wall Street esagerata.

Secondo il Wall Street Journal, a DeepSeek e al suo approccio innovativo va sicuramente riconosciuto del merito, ma non si può dimenticare che l'attuazione dei controlli all'export di semiconduttori per l'IA imposti dagli Stati Uniti è stata lenta, consentendo di fatto la possibilità alla società di acquistare i potenti chip di Nvidia H800 per il mercato cinese.

Lo scorso dicembre proprio DeepSeek aveva ammesso di averne usati 2.048 per addestrare i suoi modelli. Senza contare che, secondo alcuni osservatori, non si può escludere che DeepSeek sia riuscita a mettere le mani sui chip avanzati di Nvidia nonostante i limiti all'export.

Trump sotto pressione, l'aiuto di Musk, importante

Mentre la Cina festeggia la sua avanzata e i suoi successi a prescindere dalle restrizioni imposte, il caso DeepSeek potrebbe spingere Trump a inasprire ulteriormente la stretta sui chip con dazi e controlli così da difendere l'industria tecnologica americana che gli ha teso la mano dopo la rielezione e si è presentata compatta alla cerimonia per il suo insediamento.

Le pressioni su Trump sono già iniziate ed Elon Musk potrebbe giocare un ruolo importante in questa partita: il first buddy è un profondo conoscitore e ammiratore dell'IA, ha una società che la sviluppa – xAI – ed è convinto che serva particolare attenzione in quanto strumento potenzialmente molto pericoloso.

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