RussiaL'Occidente punta il dito contro Putin per la morte dell'oppositore russo Navalny
SDA
16.2.2024 - 14:43
La morte in carcere dell'oppositore russo Alexei Navalny ha suscitato vive reazioni in Occidente, che giudica il Cremlino responsabile.
16.02.2024, 14:43
16.02.2024, 16:04
SDA
Il segretario di Stato americano Antony Blinken in una nota ha scritto: «La Russia è responsabile della morte di Navalny». Il decesso è la dimostrazione che il «sistema di (Vladimir) Putin (il presidente russo) è debole e marcio».
La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha dichiarato: «Profondamente turbata e rattristata dalla notizia della morte di Alexei Navalny. Putin non teme altro che il dissenso del suo stesso popolo. Un triste promemoria di ciò che rappresentano Putin e il suo regime. Uniamoci nella nostra lotta per salvaguardare la libertà e la sicurezza di coloro che osano opporsi all'autocrazia».
Deeply disturbed and saddened by news of the death of Alexei Navalny.
Putin fears nothing more than dissent from his own people.
A grim reminder of what Putin and his regime are all about.
Let's unite in our fight to safeguard the freedom and safety of those who dare to… pic.twitter.com/YoIbS7XbdX
Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel ha scritto sulla rete sociale X: «Alexei Navalny ha combattuto per i valori della libertà e della democrazia. Per i suoi ideali, ha fatto l'estremo sacrificio. L'Ue ritiene il regime russo l'unico responsabile di questa tragica morte. Porgo le mie più sentite condoglianze alla sua famiglia. E a coloro che lottano per la democrazia in tutto il mondo nelle condizioni più buie. I combattenti muoiono. Ma la lotta per la libertà non finisce mai».
Alexei @navalny fought for the values of freedom and democracy. For his ideals, he made the ultimate sacrifice.
The EU holds the Russian regime for sole responsible for this tragic death.
I extend my deepest condolences to his family. And to those who fight for democracy around…
Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha detto, parlando ai giornalisti a margine della Conferenza sulla sicurezza di Monaco (Germania): «Oggi il mio messaggio è che dobbiamo stabilire tutti i fatti e la Russia deve rispondere a tutte le domande, molte serie» domande, «sulle cause» di questo decesso.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in conferenza stampa a Berlino ha affermato: «Navalny è stato ucciso» e Putin dovrà «rendere conto dei suoi crimini». «È deplorevole che Alexei Navalny sia morto in una prigione russa. Per me è ovvio: è stato ucciso, come altre migliaia di persone che sono state portate alla morte a causa di questa singola persona», ha detto, riferendosi a Putin.
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha detto che aveva incontrato Navalny a Berlino dopo l'attentato che subì e lo ha descritto come un uomo molto coraggioso. Ora «probabilmente ha pagato questo coraggio con la sua vita» ed è un «terribile» segno su cosa sia la Russia, che «da tempo non è una democrazia», visto che è un «regime», ha detto Scholz. Il cancelliere ha parlato a Berlino, in conferenza stampa con Zelensky.
Il premier britannico Rishi Sunak sul suo profilo X ha scritto che la morte di Navalny è una «tragedia enorme» per il popolo russo. «Questa è una notizia terribile. Essendo il più strenuo sostenitore della democrazia russa, Alexei Navalny ha dimostrato un coraggio incredibile per tutta la sua vita», ha aggiunto il primo ministro.
This is terrible news. As the fiercest advocate for Russian democracy, Alexei Navalny demonstrated incredible courage throughout his life.
My thoughts are with his wife and the people of Russia, for whom this is a huge tragedy. https://t.co/AQvQQW5GBh
Il ministro degli esteri francese, Stéphane Séjourné, ha scritto su X: Navalny «ha pagato con la vita la sua resistenza a un sistema di oppressione». «La sua morte in una colonia penitenziaria ci ricorda la realtà del regime di Vladimir Putin».
Alexei Navalny a payé de sa vie sa résistance à un système d’oppression.
Sa mort en colonie pénitentiaire nous rappelle la réalité du régime de Vladimir Poutine.
À sa famille, ses proches et au peuple russe, la France présente ses condoléances.
Il presidente della Lettonia Edgars Rinkevics ha scritto su X: «Qualunque sia il vostro pensiero su Alexey Navalny come politico, è stato appena brutalmente assassinato dal Cremlino. Questo è un fatto ed è qualcosa che si dovrebbe sapere sulla vera natura dell'attuale regime russo».
Whatever your thoughts about Alexey @Navalny as the politician, he was just brutally murdered by the Kremlin. That’s a fact and that is something one should know about the true nature of Russia’s current regime. My condolences to the family and friends.
Il presidente russo e altri responsabili «saranno puniti»
Anche la consorte di Navalny, Julija Borisovna, ha parlato dal podio della Conferenza della sicurezza di Monaco dicendo fra l'altro che, se la notizia della morte marito fosse vera, il presidente russo e altri responsabili russi devono sapere che «saranno puniti» per quello che hanno fatto.
Dopo essersi chiesta se «dovremmo credere a questa terribile notizia che riceviamo solo da media ufficiali», espressione di «Putin e del suo governo» che «mentono costantemente», Borisovna ha detto: «Ma se è la verità, vorrei che Putin e tutto il suo staff, tutti coloro che lo circondano, il suo governo, i suoi amici sappiano che saranno puniti per quello che hanno fatto al nostro Paese, alla mia famiglia e a mio marito».
La moglie di Navalny ha aggiunto di volere che sappiano che «saranno portati davanti alla giustizia» e che «questo accadrà presto». «Vorrei - ha aggiunto - che tutta la comunità internazionale, tutte le persone nel mondo, si unissero e combattessero contro questo male» contro «questo orribile regime in Russia, oggi».
La replica del Cremlino
La Russia respinge tutti gli attacchi. La portavoce del ministero degli esteri, Maria Zakharova, ha scritto sul servizio di messaggistica Telegram: «La reazione immediata dei leader della Nato alla morte di Navalny, sotto forma di accuse dirette contro la Russia», mostra la natura di questi Paesi. «Non esiste ancora un esame forense, ma le conclusioni dell'Occidente sono già pronte».