Stati Uniti Proclamata la vittoria di Biden, Trump: «In disaccordo, ma transizione ordinata»

SDA

7.1.2021 - 10:17

Joe Biden
Joe Biden
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Al termine del giorno più buio della democrazia statunitense, segnato dall'assalto al Congresso da parte di migliaia di manifestanti fomentati da Donald Trump, Mike Pence ha finalmente proclamato formalmente la vittoria di Joe Biden e Kamala Harris.

Il parlamento ha voluto reagire di fronte ad un Paese e ad un mondo rimasto scioccato riprendendo la seduta dopo che la polizia – ora sotto accusa per la sua inadeguatezza – ha garantito la sicurezza di Capitol Hill.

«Non avete vinto, la violenza non vince mai», ha detto Pence riferendosi ai manifestanti pro Trump. «Hanno tentato di fermare la nostra democrazia ma hanno fallito», gli ha fatto eco il leader dei senatori repubblicani Mitch McConnell, mentre il suo omologo dem Chuck Schumer ha puntato il dito contro il presidente e le sue teorie cospirative, che hanno fomentato «non manifestanti ma insurrezionisti degni di essere perseguiti».

Il Congresso ha dibattuto e respinto solo due obiezioni ai voti del collegio elettorale da parte di repubblicani, in Arizona e in Pennsylvania. Ma se dopo gli scontri al Senato la dozzina di contestatori si è dimezzata, alla Camera la maggioranza del partito ha votato a favore.

Ora il Paese può tentare di «voltare pagina», come ha auspicato Biden, che giurerà il 20 gennaio.

Trump apre ad una «transizione ordinata»

Tutti gli occhi ora sono puntati su Trump sempre più isolato a seguito delle varie dimissioni all'interno del suo governo e alle ipotesi, divenute sempre più insistenti nelle ultime ore, di una sua rimozione anticipata tramite impeachment o, più facilmente e velocemente, invocando il 25° emendamento. 

Posto per l'ennesima volta di fronte all'evidenza dei fatti a seguito della proclamazione della vittoria di Biden, il tycoon sembra ora disposto ad abbassare le armi aprendo ad una transizione pacifica. «Anche se sono totalmente in disaccordo con il risultato delle elezioni ci sarà una transizione ordinata verso il 20 gennaio», giorno del giuramento e dell'insediamento di Joe Biden alla Casa Bianca.

Lo ha affermato il presidente uscente in una dichiarazione diffusa dalla Casa Bianca. «È la fine del più grande mandato presidenziale della storia, ma è solo l'inizio della nostra lotta per fare l'America di nuovo grande», scrive il presidente uscente, aggiungendo: «Ho sempre detto che continueremo la nostra lotta per assicurare che solo i voti legali contino».

L'allarme resta alto

L'allarme però resta alto, dopo un assalto costato 4 morti (tre per emergenze mediche e una veterana dell'aeronautica fan di Trump, colpita al petto dal colpo di pistola di un agente), 13 feriti e 52 arresti. Nella notte sono state trovate e disinnescate dall'Fbi due bombe artigianali vicino ai quartieri generali del partito repubblicano e democratico nel centro di Washington.

La sindaca di Washington Muriel Bowser ha esteso l'emergenza pubblica e il coprifuoco fino al 21 gennaio, mentre il governatore dello Stato di New York Andrew Cuomo invierà 1.000 membri della Guardia Nazionale per garantire una transizione pacifica.

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