Russia Nuove sanzioni colpiscono la fidanzata di Putin

SDA

2.8.2022 - 20:52

La compagna di Putin, Alina Kabaeva.
La compagna di Putin, Alina Kabaeva.
Keystone

Nuove sanzioni degli Stati Uniti contro la Russia in risposta all'invasione dell'Ucraina: tra le persone colpite figura anche l'ex ginnasta olimpica Alina Kabaeva.

2.8.2022 - 20:52

Quest'ultima è considerata la storica compagna del presidente russo Vladimir Putin, si legge in una nota del dipartimento del Tesoro americano che ha annunciato di aver bloccato il visto della Kabaeva.

La 39enne compagna del leader del Cremlino, già sanzionata dall'Ue a giugno, era comparsa in pubblico un mese dopo l'inizio della guerra ad un evento sportivo a lei dedicato a Mosca e si era fatta riprendere su uno sfondo ricoperto di 'Z', la lettera diventata simbolo del sostegno all'invasione russa.

La Kabaeva, madre di almeno tre figli di Putin, era da mesi sospettata dall'intelligence di Washington di avere un ruolo centrale nel nascondere le fortune personali di Putin all'estero.

Per questo il dipartimento del Tesoro, dopo aver colpito le due figlie maggiori del presidente russo oltre a tutti gli oligarchi della sua cerchia più ristretta, ha deciso di colpirla nonostante l'opposizione iniziale del Consiglio per la sicurezza nazionale che temeva la reazione spropositata del presidente russo.

Le altre personalità nella black list 

Oltre a lei martedì il dipartimento del Tesoro ha varato sanzioni contro l'oligarca sodale del leader del Cremlino Andrey Grigoryevich Guryev, già sanzionato dal governo britannico, suo figlio e il suo yacht alle isole Cayman da 120 milioni di dollari l'Alfa Nero.

Nella black list ci sono anche l'azienda dell'acciaio Publichnoe Aktsionernoe Obschestvo Magnitogorskiy Metallurgicheskiy Kombinat (MMK) e il suo proprietario, Viktor Filippovich Rashnikov.

Il dipartimento del Tesoro ha anche sanzionato due filiali dell'azienda: Investitsionnaya Kompaniya MMK-FINANS con sede in Russia e MMK Metalurji Sanayi Ticaret Ve Liman Isletmeciligi Anonim Sirketi, con sede in Turchia.

Il dipartimento di Stato invece ha colpito i tre oligarchi Dmitry Aleksandrovich Pumpyanskiy, Andrey Igorevich Melnichenko e Alexander Anatolevich Ponomarenko, oltre a 24 aziende della difesa e 893

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