Late Night USA Steve Bannon al presentatore TV amico di Trump: «Non abbiamo tempo per gli idioti, fratello»

Di Philipp Dahm

8.12.2023

Seth Meyers (a destra) si unisce alla guardia repubblicana: (da in alto a sinistra) Steve Bannon, Sean Hannity, Chris Christie, Ron DeSantis, Vivek Ramaswamy e ovviamente Donald Trump sono presenti questa volta.
Seth Meyers (a destra) si unisce alla guardia repubblicana: (da in alto a sinistra) Steve Bannon, Sean Hannity, Chris Christie, Ron DeSantis, Vivek Ramaswamy e ovviamente Donald Trump sono presenti questa volta.
Bild: YouTube/Late Night with Seth Meyers

Mentre i suoi avversari nella corsa per le presidenziali repubblicane si fanno a pezzi in TV, Donald Trump rilascia un'intervista a Sean Hannity e assicura che nel caso vincesse si comporterà da dittatore solamente il primo giorno del suo mandato.

Di Philipp Dahm

Hai tempo? blue News riassume per te

  • Nel suo «Late Night», Seth Meyers ripercorre per la prima volta il quarto dibattito tra i candidati repubblicani alle presidenziali.
  • Imbronciato come un adolescente: Donald Trump, che era assente, è comparso di nuovo in un'udienza a New York.
  • L'ex presidente spiega prima del processo: «La banca ha testimoniato. Ci amano».
  • Il tycoon aveva precedentemente rilasciato un'intervista al suo caro amico Sean Hannity su «Fox News».
  • Quando il giornalista gli ha chiesto se si sarebbe comportato da dittatore e avrebbe perseguitato i suoi oppositori, Trump ha risposto: «Solo il primo giorno».
  • Sebbene Hannity avesse buone intenzioni nei confronti del candidato alla presidenza, il consulente politico di destra Steve Bannon ha attaccato duramente il moderatore.

Ripensando al quarto dibattito televisivo tra i candidati repubblicani alle presidenziali, «hanno tutti finto di correre per la presidenza, nonostante fossero tutti circa 50 punti percentuali dietro al favorito», dice Seth Meyers nel suo «Late Night».

Il riferimento, ovviamente, è al grande assente: Donald Trump. Dato che teoricamente i candidati potrebbero ancora avere una possibilità, bisognerebbe almeno ascoltare quello che hanno da dire, ironizza Meyers. «Hanno trascorso l'intero dibattito litigando tra loro, come piccioni che bisticciano per le patatine nel parcheggio di un ristorante di proprietà di un loro simile ancora più grande».

Al minuto 1:19 del video si vede un pezzo del dibattito: «Lei si arrenderà ai donatori», dice Ron DeSantis di Nikki Haley. Lei ribatte che è solo arrabbiato perché non lo sostengono più. Successivamente insinua che DeSantis sia noto per le sue bugie.

Anche Vivek Ramaswamy sostiene che la candidata sia corrotta, rendendosi però allo stesso tempo ridicolo con la nota di accompagnamento.

Vivek Ramaswamy: comunicazione = stupido.
Vivek Ramaswamy: comunicazione = stupido.
AP

L'aggressività di Ramaswamy a sua volta agita Chris Christie: il suo concorrente è «il più odioso pallone gonfiato d'America». «Ehi, ehi, ragazzi, non c'è motivo di litigare. Siete tutti degli odiosi palloni gonfiati», esclama il conduttore in modo salomonico.

Meyers però concede un punto a favore di Christie: è l’unico candidato che si oppone a Trump.

«Ron, Trump è in forma?»

Quanto sia grande l'ombra dell'ex presidente lo si vede al minuto 3:06 del filmato, quando il moderatore chiede a DeSantis se pensa che Trump sia mentalmente abbastanza in forma per la carica. «Nessuno batte il Tempo», esordisce il governatore della Florida, ma alla ripetuta domanda se Trump è mentalmente abbastanza in forma, DeSantis si dimena rispondendo: «Ho bisogno, abbiamo bisogno, di qualcuno più giovane».

Tutti contro tutti.
Tutti contro tutti.
Bild: YouTube/Late Night with Seth Meyers

Questo irrita Christie: «Perché non risponde semplicemente alla domanda?» e «Ron, è in forma?» abbaia l'ex governatore del New Jersey che conclude: «Ha paura di rispondere». «Oh mio Dio – concorda Meyers –. Quanto è difficile dire che Donald Trump non è in forma?». E questo vale mentalmente, fisicamente e politicamente.

Il 40enne chiarisce il perché: «Sta affrontando quattro capi d'accusa, ha incitato un violento tentativo di colpo di Stato, dimentica in quale città si trova, contro chi sta gareggiando, crede che le turbine eoliche causino il cancro e una volta ha detto che c'erano aeroporti durante la guerra rivoluzionaria americana».

Trump imbronciato come un adolescente

DeSantis era il beniamino della destra, ricorda Meyers: «[È] il governatore del terzo Stato più popoloso e ha accumulato una grande riserva di donazioni elettorali. E poi un giorno un assistente va da lui e gli dice: "Cattive notizie: Trump ti ha chiamato Polpetta Ron"».

Ron DeSantis attacca la polpetta come una gomma da masticare sotto la suola della scarpa.
Ron DeSantis attacca la polpetta come una gomma da masticare sotto la suola della scarpa.
Bild: YouTube/Late Night with Seth Meyers

Trump è temuto per i soprannomi che inventa per i suoi avversari, Meyers lo sa: «E De Santis dice: "E allora? Non mi rimarrà, vero?". Si rivolge a sua moglie: "Pensi che mi resterà, Casey?". E lei dice: "Non penso che tu abbia nulla di cui preoccuparti Polpetta Ron... intendo Ron! Porto i bambini a casa, salutate il papà polpetta... volevo dire papà!"».

Allo stesso tempo Trump offre sufficienti punti di attacco: il 77enne doveva semplicemente tornare alla corte di New York, dove è in gioco il suo futuro finanziario, sostiene Meyers. «Ancora una volta si siede sul banco degli imputati, imbronciato come un adolescente al dipartimento dei veicoli costretto a guardare un video sui pericoli dell'alcol sulla strada».

Il piccolo Kevin non ha alcun interesse per l'educazione stradale. Oh, ed ecco Donald Trump in tribunale.
Il piccolo Kevin non ha alcun interesse per l'educazione stradale. Oh, ed ecco Donald Trump in tribunale.
Bild: YouTube/Late Night with Seth Meyers

«La banca ha testimoniato. Ci amano»

Prima di entrare nell'aula di tribunale, Trump è apparso come di consueto davanti alla stampa per parlare della solita caccia alle streghe contro di lui.

Ma ha anche affermato che questo giorno del processo lo avrebbe scagionato, come si può vedere dal minuto 6:07: «Entriamo adesso – dice Trump –. Abbiamo un testimone esperto, uno dei più grandi esperti del Paese».

Donald Trump davanti alla stampa mentre fa un tipico gesto con la mano.
Donald Trump davanti alla stampa mentre fa un tipico gesto con la mano.
Bild: YouTube/Late Night with Seth Meyers

E ancora: «Se si guarda il caso, non abbiamo fatto nulla di male. Non ci sono state vittime. La banca ci ama. La banca ha testimoniato. Ci amano. Non abbiamo fatto assolutamente nulla di sbagliato. (...) La banca ha detto che eravamo il cliente perfetto».

«In quale contesto una banca ti definirebbe effettivamente il cliente perfetto?». Meyers si arrabbia e imita Trump: «Sai, una volta ero in banca. È venuto da me un bancomat, un bancomat grosso, un bancomat potente, con le lacrime che scorrevano sullo schermo, sulla tastiera disgustosa, e mi ha detto: "Signore, lei è un cliente perfetto". E io ho detto: "Grazie, bancomat"».

Trump dittatore? «Solo il primo giorno»

Due giorni prima della sua comparizione in tribunale, il newyorkese ha concesso al suo caro amico Sean Hannity un'intervista memorabile: il presentatore di «Fox News» ha cercato di convincere Trump a confutare le voci secondo cui lui e i suoi alleati stavano progettando di «utilizzare il Dipartimento di giustizia per vendicarsi dei suoi critici», inizia Meyers.

Donald Trump all'intervista di «Fox News» con Sean Hannity.
Donald Trump all'intervista di «Fox News» con Sean Hannity.
Bild: YouTube/Late Night with Seth Meyers

Il tycoon però non bada alla domanda dell'intervistatore, come si può vedere dal minuto 7:30: «Hai qualche intenzione di abusare del tuo potere, infrangere la legge e usare il governo per perseguitare le persone se sarai rieletto?», chiede Hannity.

Late Night USA – Capire l'America
Philipp Dahm, blue News

50 Stati, 330 milioni di persone e ancora più opinioni: come dovresti «capire l'America»? Se vuoi avere una visione d'insieme senza andare allo sbaraglio, hai bisogno di un faro. Le star dei Late Night offrono uno dei migliori aiuti alla navigazione: sono le guide perfette, nominano spietatamente i bassifondi nel Paese e la sua gente, e servono il nostro autore Philipp Dahm come bussola comica per lo stato d'animo americano.

«Intendi come lo sta usando [l’amministrazione Biden] in questo momento?», risponde Trump, che rilancia: «Solo il primo giorno». Hannity sembra interdetto. «Guardate, sta impazzendo», sogghigna Trump, ripetendo: «Solo il primo giorno». «Che significa?», chiede Hannity. «Voglio chiudere il confine e voglio perforare, perforare, perforare», è la risposta del tycoon.

«Quanto sei stupido?»

Hannity voleva aiutare Trump e lui gli ha riso in faccia, riassume Meyers. Con loro due c'è sempre questa strana dinamica, per cui Hannity cerca disperatamente di non fare notizia, mentre Trump reagisce al motto di: «Sean, questo è noioso da morire, farò qualche notizia».

In modo bizzaro, i seguaci di Trump sono arrabbiati con il servile Hannity, perché ha fatto questa domanda al tycoon. «Sean Hannity pensava di aver aiutato Trump», dice Steve Bannon, estremista di destra ed ex consigliere dell'ex presidente. «Il pubblico lo capisce. Loro ridono. E comunque, Sean, stanno ridendo di te".

Steve Bannon e Sean Hannity non saranno amici in questa vita.
Steve Bannon e Sean Hannity non saranno amici in questa vita.
Bild: YouTube/Late Night with Seth Meyers

E ancora: «Ridono della domanda stupida e ridicola. Ovviamente Trump non è un dittatore. È assurdo anche solo pensarci. Anche solo fare quella domanda dimostra che sei un idiota. E non abbiamo tempo per gli idioti, "bro[ther]" (fratello, ndt)».

E Bannon non ha ancora finito: «Questa è una guerra. Quanto sei stupido? Siamo seri. Questa è guerra. E tu non sei abbastanza bravo e non sei abbastanza intelligente».

«Mi piace – scherza Meyers – come Bannon possa dire che è pazzesco usare una parola come dittatore e poi dire "siamo in guerra... fratello"». Almeno Bannon ha l'aspetto di una persona in guerra, ironizza il conduttore dello show notturno.