Candida ammissione Ecco perché Andy Roddick è «sempre stato invidioso» di Roger Federer

bfi

3.9.2024

Roger Federer (sinistra) e Andy Roddick in un'immagine del 2009
Roger Federer (sinistra) e Andy Roddick in un'immagine del 2009
KEYSTONE

Roger Federer è probabilmente il motivo principale per cui Andy Roddick ha concluso la sua carriera con un solo titolo del Grande Slam all'attivo. Nel suo podcast, l'americano ha rivelato di non essere generalmente invidioso, se non del basilese. 

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In occasione degli US Open, in corso di svolgimento a New York, l'ex tennista Andy Roddick è tornato a parlare di Roger Federer, suo ex grande rivale, all'interno del suo podcast «Served with Andy Roddick».

L'ex numero 1 ha rivelato di non essere mai stato una persona che invidia gli altri per i loro risultati, ma nei confronti del basilese le cose erano diverse. Ha infatti ammesso, candidamente, di essere sempre stato invidioso della sua tranquillità e della sua serenità.

Nel 2003, proprio in occasione degli Open statunitensi, Roddick batté Juan Carlos Ferrero in finale, conquistando il suo unico torneo del Grande Slam in carriera. Affermatosi per anni come uno dei migliori giocatori in circolazione, raggiunse altre quattro finali di Major, sempre battuto proprio da Federer: gli US Open nel 2006 e a Wimbledon nel 2004, 2005 e 2009.

«Ero molto invidioso di Roger Federer»

«Non ho molti rimpianti. Non invidio le persone per i loro successi. Sono più che felice che questi tre (Federer, Djokovic e Nadal ndr.) abbiano vinto tutti i tornei che hanno vinto», ha detto il 42enne.

«Ma ero molto invidioso, e lo sono ancora, di Roger, perché è stato il giocatore con cui ho giocato di più nei match importanti».

«Il fatto che fossimo bravi sulle stesse superfici nello stesso periodo e la sua facilità d'azione mi facevano impazzire. Perché lo vedevo il sabato prima del Grande Slam che perdeva contro qualche mandrillo sul nostro campo di allenamento e mentre passavo di lì lui sorrideva, rideva». 

Federer è stato l'anti-Roddick per eccellenza

Durante il suo periodo di massimo splendore è stato uno dei massimi esponenti del gioco sull'erba e il raggiungimento di tre finali a Wimbledon in sei anni parla da sé.

E se non fosse stato per il ragazzo di Basilea, lo statunitense avrebbe probabilmente concluso la sua carriera con alcuni titoli conquistati proprio sul green inglese.

Quando Federer sferrò quel colpo da antologia del tennis

Ma fu nel 2002 che gettò la racchetta e a partita in corso andò a congratularsi con l'elvetico. Il colpo di Federer, ancora oggi, è visto da molti come il migliore di tutti i tempi. 

Nei 24 testa a testa tra i due, sono state 21 le vittorie del Maestro elvetico.