Guerra in UcrainaKim spedisce a Putin un milione di munizioni da cannone
SDA
1.11.2023 - 20:16
Prende corpo la collaborazione militare tra Russia e Corea del Nord, Paese che ha assicurato il suo pieno appoggio a Mosca nel conflitto in Ucraina.
01.11.2023, 20:16
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I servizi d'intelligence sudcoreani affermano che Pyongyang sta procedendo alla fornitura di un milione di proiettili di artiglieria alle forze russe, mentre in cambio Mosca garantirebbe alla Corea del Nord la tecnologia necessaria a mettere in orbita un satellite spia, dopo due tentativi falliti.
Le informazioni sono state fornite dai vertici dell'agenzia di spionaggio di Seul (Nis) in un'audizione a porte chiuse in Parlamento, e sono state riferite ai media da un deputato presente.
In sostanza le notizie sono in linea con le indiscrezioni fatte filtrare dai servizi d'intelligence americani in occasione del vertice di settembre tra il presidente russo Vladimir Putin e il leader nordcoreano Kim Jong-un, svoltosi, non a caso, nel centro spaziale Vostochny nel distretto dell'Estremo Oriente russo.
Le forniture di munizioni iniziate già da agosto
Allora si era parlato della disponibilità di Pyongyang a pescare dai suoi immensi arsenali di munizioni per fornire alla Russia proiettili di artiglieria di calibro sovietico – 122 mm e 152 mm – compatibili con i cannoni russi.
In cambio, secondo le stesse fonti, Putin avrebbe proposto di aiutare la Corea del Nord a sviluppare il suo programma satellitare. E le immagini diffuse dalle televisioni russe avevano mostrato Kim mentre effettuava una lunga visita nel cosmodromo russo.
Secondo il Nis le forniture di munizioni nordcoreane sarebbero cominciate fin dall'inizio di agosto e le spedizioni previste sarebbero dieci in tutto.
Il milione di proiettili di cui parlano i servizi segreti di Seul basterebbero per soddisfare i bisogni dell'artiglieria russa per due mesi. Le stesse fonti affermano che Pyongyang ha anche inviato a Mosca intorno a metà ottobre esperti in lanciarazzi.
Si intensificano i bombardamenti delle forze russe
Le notizie che arrivano dalla Corea del Sud coincidono con un'apparente intensificazione dei bombardamenti delle forze russe, che secondo fonti di Kiev hanno attaccato nelle ultime 24 ore ben 118 insediamenti in dieci regioni ucraine.
Secondo il ministro dell'interno ucraino Igor Klymenko si tratta del «maggior numero di città e villaggi attaccati dall'inizio di quest'anno».
Un uomo è morto e tre persone sono rimaste ferite in un bombardamento russo nel centro di Kherson, nel sud dell'Ucraina. Sull'altro fronte due civili sono stati uccisi e 12 feriti in un bombardamento delle forze ucraine sulla città di Donetsk, nell'est del paese.
La controffensiva ucraina si sarebbe esaurita
I vertici militari russi assicurano intanto che si è esaurita la controffensiva di Kiev, con le forze ucraine che negli ultimi giorni hanno tentato inutilmente di lanciare nuovi attacchi nelle regioni di Kherson, Zaporizhzhia e Donetsk.
Iniziative «disperate» che hanno provocato nuove «gravi perdite tra le truppe ucraine», ha affermato il ministro della difesa russo Serghei Shoigu, secondo il quale i soldati di Kiev sono sempre più «demoralizzati».
Per contro le forze di Mosca «avanzano e assumono posizioni più favorevoli», ha aggiunto il ministro. Shoigu afferma che nell'ultimo mese i russi hanno abbattuto 37 aerei ucraini, «quasi il doppio – sottolinea con un tocco di sarcasmo – del numero degli F-16 che sono stati promessi all'Ucraina» dall'Occidente.
La buona notizia della giornata riguarda uno scambio mediato dal Qatar grazie al quale cinque bambini ucraini separati dalle loro famiglie e trasferiti in Russia sono stati restituiti ai loro parenti e una bambina russa è stata restituita dagli ucraini ai russi.
A darne l'annuncio è stata Maria Llova-Belova, commissaria della presidenza russa per i diritti dei bambini, che tra l'altro è destinataria insieme con Putin di un ordine di arresto della Corte penale internazionale con l'accusa di «crimine di guerra» per la deportazione di bambini dall'Ucraina. Un'imputazione respinta dalle autorità di Mosca.