Momento decisivo Israele elimina il leader di Hamas ma avverte: «Non abbiamo ancora finito»

SDA

17.10.2024 - 23:46

Benjamin Netanyahu si è appellato ai militanti di Hamas della Striscia affinché si arrendano.
Benjamin Netanyahu si è appellato ai militanti di Hamas della Striscia affinché si arrendano.
Keystone

La morte del leader di Hamas Yahya Sinwar segna un momento decisivo nella guerra in corso in Medio Oriente, ma Israele avverte che «la missione contro Hamas non è ancora conclusa».

Il responsabile del peggiore massacro di ebrei dai tempi della Shoah è morto. La caccia è durata un anno e dieci giorni, poca cosa in confronto ai dieci anni impiegati dagli USA per vendicarsi di Osama Bin Laden.

Il leader del movimento islamista al potere a Gaza Hamas, Yahya Sinwar, è stato ucciso, non con un'operazione speciale mirata a eliminarlo ma durante uno scontro a fuoco quasi casuale con i soldati della brigata 828 dell'esercito israeliano (Idf), mentre si trovava al piano terra di un edificio nel sud di Gaza, a Rafah.

Il palazzo è stato colpito anche da un carro armato, che ne ha provocato un crollo parziale. Giovedì, quando i militari sono entrati nell'edificio, dopo aver bonificato l'area dalle granate e aver rimosso le macerie, si sono resi conto che uno dei terroristi morti «assomigliava molto» a Sinwar.

La conferma

Nel primo pomeriggio sulle reti sociali diversi account hanno cominciato a postare le crude immagini del «macellaio di Khan Younis» coperto di polvere, con il cranio fracassato, ma il volto abbastanza integro da poter essere riconosciuto anche a occhio nudo.

Non era il falso allarme dei giorni scorsi o dei mesi passati. La prima conferma è arrivata dal test dell'arcata dentale. Poi le altre, poiché Sinwar è stato detenuto per 22 anni in Israele e nella sua scheda c'erano il Dna, le impronte digitali e il gruppo sanguigno.

Netanyahu: «La missione non è ancora finita»

Nella serata di giovedì è poi arrivato il discorso ufficiale del primo ministro Benyamin Netanyahu. «Cittadini di Israele, vi dico che Yahya Sinwar è morto. Il responsabile del massacro più grande del popolo ebraico dalla Shoah, l'arciterrorista che ha ucciso migliaia di israeliani e rapito centinaia di cittadini è stato ucciso dai nostri eroici soldati. Il conto è stato pagato», ha annunciato al paese.

Il politico si è poi appellato ai terroristi della Striscia affinché si arrendano e rilascino gli ostaggi ebrei detenuti a Gaza, in cambio avranno salva la vita.

Rivolto ai civili della Striscia, Netanyahu ha affermato che questo è «l'inizio del giorno dopo Hamas. È l'opportunità per Gaza di liberarsi dalla tirannia». Ma ha avvertito: «Oggi il male ha subito un grave colpo, ma la nostra missione non è ancora finita», ha detto, senza mai nominare direttamente l'Iran.

La reazione di Biden

Dagli Stati Uniti, il presidente Joe Biden ha parlato di «un bel giorno per Israele, per gli Stati Uniti e per il mondo».

«Per i miei amici israeliani, questo è senza dubbio un giorno di sollievo e di ricordi, simile alle scene viste in tutti gli Stati Uniti dopo che il presidente (Barack) Obama ordinò il raid per uccidere Osama Bin Laden nel 2011», ha affermato, auspicando al contempo un accordo politico per la fine della guerra a Gaza.

Controllato da mesi

I soldati che hanno eliminato Sinwar fanno parte della scuola del personale militare, mai avrebbero potuto immaginare di entrare nella storia, per caso. L'operazione a Tel Sultan infatti, stando alla prime ricostruzioni, non aveva come obiettivo il capo del gruppo islamista ma gruppi di terroristi dell'area.

La sicurezza israeliana sapeva da mesi che Sinwar si nascondeva nel quartiere Tel Sultan di Rafah, ma riteneva che restasse nei tunnel per la maggior parte del tempo. Così come aveva appurato che i sei giovani ostaggi giustiziati alla fine di agosto e trovati dall'Idf in un tunnel difficilissimo da raggiungere facevano da scudi umani proprio a lui.

Nell'edificio dove è stato ucciso Sinwar, insieme con altri due membri di Hamas, sono stati trovati armi e molto denaro. Il giubbotto di Sinwar era zeppo di granate, ma non è esploso perché è stato colpito alla testa e non al torace.

Una ripresa dei negoziati?

Dopo che gli USA sono stati informati ufficialmente dell'eliminazione del capo di Hamas, il segretario di Stato Antony Blinken ha avuto una telefonata con il primo ministro del Qatar Mohammed bin Abdulrahman al-Thani per discutere «degli ultimi sviluppi nella Striscia».

Il contenuto dettagliato del colloquio non è stato diffuso, tuttavia una ripresa immediata dei negoziati per il cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi sembra il lavoro più urgente da rimettere in moto per le cancellerie internazionali.

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