Guerra in Medio OrienteIsraele amplia le sue manovre in Libano, feriti medici nel sud
SDA
13.10.2024 - 19:44
«Le operazioni dell'Idf si estendono da Beirut, alla Valle della Beqaa e a tutto il Libano. Stiamo intensificando i nostri sforzi lungo il confine e continueremo finché non saranno raggiunti tutti gli obiettivi operativi».
13.10.2024, 19:44
13.10.2024, 20:13
SDA
Le parole del ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant hanno definito domenica sera il perimetro delle operazioni di terra e dei raid aerei mirati contro l'organizzazione sciita filoiraniana Hezbollah che dal Libano attacca lo Stato ebraico ogni giorno dall'8 ottobre 2023, lanciando centinaia di razzi, missili e droni.
E riuscendo a bucare costantemente le difese aeree anche in luoghi sensibili come Tel Aviv.
Nella riunione di governo della mattina, i funzionari della sicurezza hanno illustrato ai ministri le stime sull'arsenale tuttora a disposizione dei miliziani fondamentalisti nonostante i gravi colpi subiti: Hezbollah ha ancora il 20-30 per cento di razzi a medio raggio nei suoi magazzini.
Il compito dell'Idf – ha detto l'esercito – è bloccare ogni tentativo di ripresa: a cominciare dall'organigramma militare, la cui leadership è stata letteralmente azzerata da Israele.
Gli scontri tra i commando e i miliziani sciiti sono durissimi, con la manovra di terra sono entrati nel Libano meridionale i tank, le ruspe e i genieri dell'Idf che stanno usando decine di chili di esplosivo per distruggere i tunnel lungo la recinzione con Israele.
Israele colpisce vicino alla zona del mercato
Sabato notte l'Iaf ha colpito la zona del mercato di Nabatieh, popolosa città a 60 chilometri a sud di Beirut. I video postati dai residenti hanno mostrato scene apocalittiche, il cielo rosso per le esplosioni, macerie e fumo dovunque.
Intanto gli «incidenti» diplomatici sono continui: oltre ai cinque caschi blu dell'Unifil colpiti da armi da fuoco, in giornata la Croce Rossa ha riferito che diversi dei suoi soccorritori sono rimasti feriti in un attacco ad un'abitazione nel sud del Libano dove erano stati inviati «in coordinamento» con la missione dell'Onu.
Le truppe israeliane devono scovare infiltrazioni al confine
Nel mentre, i media israeliani hanno rivelato che le unità d'élite che stanno combattendo nel sud del Libano hanno conquistato posizioni strategiche e una fila di villaggi vicino alla recinzione: l'obiettivo dell'Idf è localizzare i punti precisi vicino al confine da dove si temono infiltrazioni in Israele, come quelle di Hamas del 7 ottobre.
Sulla mappe degli scontri si vede che le operazioni vanno dal mare fino al monte Dov, sperone occidentale del monte Hermon.
Secondo gli analisti israeliani, i combattimenti di terra in Libano dovrebbero continuare ancora per qualche settimana, almeno fino a che i commando non avranno il pieno controllo delle capacità di intelligence e di fuoco nell'area, e anche successivamente a distanza.
A Gaza si continua a morire
Sul fronte di Gaza violenti combattimenti sono in corso nel nord, dove le milizie di Hamas si sono ricostituite almeno in parte. «L'esercito sta portando avanti le operazioni nella zona settentrionale della Striscia, nel cuore di Jabalya, dove i soldati stanno smantellando le roccaforti di Hamas», ha detto il premier Benyamin Netanyahu in un discorso registrato.
L'agenzia di stampa palestinese Wafa ha riferito che cinque bambini sono rimasti uccisi in un attacco aereo nella zona di al Shati.
Secondo il ministero della Sanità di Hamas il bilancio delle vittime nell'enclave è salito a 42'227 morti dall'inizio della guerra. Nelle ultime 24 ore, 52 persone sono state uccise.