Medio Oriente Gaza festeggia la tregua, mentre Israele abbraccia i primi ostaggi rilasciati da Hamas

SDA

19.1.2025 - 21:38

Gli israeliani festeggiano a Tel Aviv il rilascio di tre ostaggi tenuti prigionieri da Hamas a Gaza
Gli israeliani festeggiano a Tel Aviv il rilascio di tre ostaggi tenuti prigionieri da Hamas a Gaza
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Migliaia di persone sono esplose in un fragoroso applauso liberatorio nella cosiddetta Piazza degli ostaggi a Tel Aviv nel momento in cui Romi, Emily e Doron sono state consegnate dalla Croce Rossa all'Idf, dopo 471 giorni di prigionia a Gaza.

Keystone-SDA

Lacrime e abbracci hanno cominciato ad allentare la tensione che attanaglia Israele da 15 mesi. è il culmine della giornata della storica tregua tra Israele e Hamas dopo una guerra che ha ucciso 46.913 palestinesi e provocato indicibili sofferenze agli ostaggi israeliani e alle famiglie.

Alle 11.15, con tre ore di ritardo, il rombo dei caccia è scomparso dai cieli dell'enclave e il cessate il fuoco è cominciato. I palestinesi hanno gioito sperando di tornare al più presto a vedere le condizioni delle loro case.

Il primo ministro Benyamin Netanyahu ha voluto rendere pubblico il momento in cui il coordinatore governativo dei rapiti Gal Hirsh, dal centro operativo che ha seguito da remoto la complessa operazione di rilascio, gli ha passato l'informazione cruciale.

«Gal, mi senti?» «Sì, ciao primo ministro, sono qui con il Mossad, lo Shin Bet, l'Idf e tutta la nostra rete di sicurezza. Voglio informarti che le nostre rapite sono state trasferite nelle mani dell'esercito». «È un giorno molto emozionante. Queste sono le prime rapite che riportiamo a casa in questa fase. Gal, dì a Romi, Doron e Emily che tutta la nazione le abbraccia. Hanno passato un inferno. Stanno uscendo dalle tenebre verso la luce», ha pronunciato a caldo Bibi. Facendosi riprendere in un video, diffuso dal suo ufficio, per immortalare il momento.

Parenti e amici di persone uccise e rapite da Hamas e portate a Gaza reagiscono mentre sullo schermo appaiono le foto delle donne rapite in attesa di rilascio Romi Gonen, Doron Steinbrecher ed Emily Damari, a Tel Aviv
Parenti e amici di persone uccise e rapite da Hamas e portate a Gaza reagiscono mentre sullo schermo appaiono le foto delle donne rapite in attesa di rilascio Romi Gonen, Doron Steinbrecher ed Emily Damari, a Tel Aviv
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Le ultime 24 sono state estenuanti per Israele e per i cittadini di Gaza

Ma prima della gioia, le ultime 24 sono state estenuanti per l'intero Paese e per i cittadini di Gaza. Il ritardo nella consegna dei nomi da parte di Hamas ieri sera ha allarmato gli animi da una parte e dall'altra del confine.

Il cessate il fuoco, inizialmente previsto per le 8,30 di domenica, 'è stato spostato alle 11,15. E fino a quell'ora l'aeronautica israeliana ha lanciato ondate di raid sulla Striscia contro diversi obiettivi di Hamas, compresi miliziani armati che sfilavano sui pickup per le strade. Le autorità di Gaza hanno riferito di 13 vittime. Poi, all'improvviso il silenzio.

Il rombo dei caccia è scomparso dal cielo dell'enclave, la gente è uscita per strada a festeggiare, i camion carichi di aiuti umanitari, specialmente cibo e farina, hanno cominciato ad arrivare. Le persone si sono precipitate nei mercati a prendere da mangiare, per le strade le donne hanno offerto dolcetti: il dolore e le sofferenze di un anno e tre mesi di guerra devastante sono stati sostituiti dal giubilo, spontaneo, immediato.

Le immagini arrivate dal nord della Striscia hanno mostrato un deserto di macerie, strade sterrate in mezzo, i pickup autorizzati come astronavi di un altro mondo.

La soddisfazione di Trump e Biden

Da Washington il presidente eletto Donald Trump, alla vigilia dell'insediamento alla Casa Bianca, ha postato tutta la sua soddisfazione per l'esito dell'accordo sul suo social, Truth: «I rapiti cominciano a uscire oggi da Gaza. Tre meravigliose giovani donne saranno le prime», ha scritto.

Joe Biden, pronto a lasciare lo Studio ovale, ha celebrato il concretizzarsi dell'intesa tra Hamas e Israele con parole più politiche: «L'entrata in vigore del cessate il fuoco a Gaza, arriva in una regione, il Medio Oriente, profondamente trasformata. Hamas non governerà più Gaza», ha dichiarato sottolineando che «il leader del gruppo terroristico (Yahya Sinwar) è morto e gli sponsor di Hamas sono stati indeboliti da Israele».

«L'accordo porta un tanto atteso barlume di speranza»

Da Bruxelles il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa ha sottolineato su X che «l'accordo porta un tanto atteso barlume di speranza nella regione. Tutte le parti devono rispettarlo. La pace è l'unica via da seguire». Il presidente francese Emmanuel Macron, rivolto al presidente dell'Anp Abu Mazen ha auspicato che venga «ristabilita la governance palestinese a Gaza».

Dal canto suo Hamas, accusata per i ritardi da Israele e pressata dai Paesi mediatori, ha voluto mettere in chiaro la sua posizione: in un video postato sui social, con il viso completamente coperto da una kefiah rossa, il portavoce delle brigate Qassam Abu Obeida, ha affermato che il gruppo è impegnato a rispettare l'accordo di cessate il fuoco e sollecita i mediatori a costringere Israele a rispettarlo.

Doron, Emily e Romi hanno potuto incontrare le loro madri

Nel frattempo, Doron, Emily e Romi, dopo essere state portate nella struttura al confine con Gaza dove hanno potuto incontrare le loro madri, sono state trasferite in elicottero all'ospedale Sheba di Tel Hashomer, dove incontreranno il resto delle loro famiglie e riceveranno le cure mediche necessarie.

Con sé hanno portato un sacchetto ricevuto da Hamas con «doni e souvenir» da Gaza, inclusa una foto della Striscia. Fuori, centinaia di persone le hanno aspettate applaudendo e srotolando grandi bandiere israeliane. Fonti palestinesi hanno reso noto che nella giornata 552 camion con aiuti umanitari sono entrati a Gaza.

Resteranno nella memoria collettiva le foto diffuse dalle autorità in cui si vedono le tre ragazze liberate felici tra le braccia delle loro mamme.