Colombia Gli scontri tra la guerriglia e le ex Farc causano 80 morti

SDA

19.1.2025 - 20:05

Gravi episodi di violenza si sono verificati in Colombia. (Immagine d'archivio).
Gravi episodi di violenza si sono verificati in Colombia. (Immagine d'archivio).
Keystone

È di almeno 80 morti e 20 feriti il bilancio dei violenti scontri in corso da 72 ore in Colombia tra guerriglieri dell'Esercito di liberazione nazionale (Eln) e affiliati a organizzazioni di dissidenti delle disciolte Forze armate rivoluzionarie di Colombia (Farc).

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Lo riferisce il governatore del dipartimento di Norte de Santander William Villamizar in una conferenza stampa, lanciando un allarme su una imminente crisi umanitaria nella regione.

Oltre mille famiglie e 400 contadini sono in fuga dall'area teatro degli scontri. «Bambini, giovani, adolescenti, intere famiglie arrivano senza niente, a bordo di camion, auto e motociclette, con tutto quello che possono, a piedi, per evitare di finire vittime di questo scontro», ha affermato Villamizar. L'esodo è documentato dalle vittime che continuano a pubblicare sui social media le immagini della disperata fuga.

Per il governatore la situazione «è piuttosto difficile e complessa» soprattutto per il settore sanitario «già in stato di emergenza» di fronte all'incapacità di assistere feriti e sfollati.

Di fronte alla gravità della situazione Villamizar ha lanciato un appello alle fazioni in conflitto per l'apertura di «corridoi umanitari», mentre i primi profughi hanno intanto raggiunto il vicino Venezuela dove il governo ha già predisposto un piano per assistere gli sfollati provenienti «dal Paese fratello».

Secondo le autorità centinaia di persone sono tuttavia ancora confinate in casa a causa degli sconti. A queste si aggiungono i numerosi sequestri di leader comunitari, sindacalisti e rappresentanti di associazioni contadine da parte dei militanti dell'Eln che da giovedì hanno scatenato l'offensiva nella regione di Catatumbo. La situazione più grave si registra nei municipi di Hacari, Tibú, El Terra, Teorama, Abrego e Convention, dove si concentrano anche 60 delle vittime, secondo l'Ufficio del difensore pubblico.

I municipi sorgono nella povera regione rurale in cui Eln e dissidenti delle ex Farc si contendono l'egemonia dei fiorenti affari illeciti. Ultimo gruppo di guerriglia ufficialmente ancora guidato da un'ideologia di sinistra e nazionalista l'Eln è profondamente coinvolto nel traffico di cocaina ed è considerato una delle organizzazioni criminali più potenti della regione.

Il presidente colombiano Gustavo Petro, che all'inizio dei combattimenti aveva immediatamente sospeso i negoziati di pace in corso con l'Eln (già in fase di stallo dopo un attacco mortale contro una base militare), ha accusato i guerriglieri di «crimini di guerra».