Statuti Francia: Macron propone l'autonomia alla Corsica, ma non contro lo Stato

SDA

28.9.2023 - 20:58

«La Corsica - ha detto Macron - ha bisogno oggi di più libertà» per uscire da una situazione «di incomprensione e di risentimento» fra i corsi e il continente. (Foto d'archivio)
«La Corsica - ha detto Macron - ha bisogno oggi di più libertà» per uscire da una situazione «di incomprensione e di risentimento» fra i corsi e il continente. (Foto d'archivio)
Keystone

Macron prova a fare la storia e annuncia per la Corsica «un'autonomia nella Repubblica». Ma questa pagina storica, avverte, non si farà «senza» o «contro» lo Stato francese.

Sarà anzi il governo, nei prossimi 6 mesi a preparare – insieme con i rappresentanti eletti nella regione – un progetto di autonomia sotto forma di legge costituzionale.

«Lo status quo sarebbe la sconfitta di tutti», ha detto parlando davanti all'Assemblea di Corsica dopo un anno e mezzo di negoziati e discussioni avviati dopo le violenze esplose nell'isola nel 2022 dopo la morte del militante indipendentista Yvan Colonna, aggredito nel carcere dove stava scontando l'ergastolo per aver ucciso, nel 1998, il prefetto Erignac.

Toni alti, da parte del capo dello Stato, applausi dall'Assemblea della Corsica e logica soddisfazione dei nazionalisti dell'isola, ma una strada – per il progetto di legge tanto sospirato – che si presenta tutta in salita.

Macron ha proposto ai rappresentanti dell'isola riuniti nell'Assemblea che, come le altre collettività territoriali, è dominata dai nazionalisti, «l'ingresso della Corsica nella Costituzione».

Cosa si farà nel concreto?

Scendendo anche nel concreto, il capo dello Stato ha annunciato «un servizio pubblico dell'insegnamento a favore del bilinguismo», che preveda il francese e una lingua corsa «da porre al centro della vita».

Spetterà ora ai rappresentanti eletti nell'isola «costruire un accordo» in sei mesi con il governo su un «testo costituzionale organico» che modifichi lo statuto della Corsica.

Proprio qui, però, già in molti hanno considerato oggi difficilissimo il compito disegnato da un Macron applauditissimo dall'Assemblea corsa: sei mesi di lavoro fra il governo e i rappresentanti dell'isola produrranno un testo, il quale dovrà però poi riuscire a trovare i voti di Assemblée Nationale e Senato riuniti in «Congresso». Conti alla mano, servirà ottenere i 3 quinti delle camere riunite, un'impresa improba, fra un Assemblea di deputati dove c'è soltanto una maggioranza relativa per il governo.

E un Senato tutto spostato verso la destra, da sempre ostile all'autonomia della Corsica. Al presidente Macron, in alternativa, rimarrebbe la scelta di sottoporre il testo ad un referendum. «Dobbiamo avere l'audacia – ha detto Macron davanti all'Assemblea di Corsica – di costruire un'autonomia alla corsa nella Repubblica». Un «progetto di legge organico» – ha spiegato il presidente francese – dovrà consentire di creare «questa autonomia», che non dovrà essere «né contro lo stato, né senza lo stato».

«La Corsica – ha continuato – ha bisogno oggi di più libertà» per uscire da una situazione «di incomprensione e di risentimento» fra i corsi e il continente. Prudente Gilles Simeoni, presidente dell'esecutivo corso: «c'è un'apertura, ma tutto resta ancora da fare». Per lo storico leader, «quello che emerge dalle parole del presidente è che non esistono linee rosse e che nelle prossime settimane e mesi potremo andare a discutere di tutto, senza tabù». Simeoni ha riconosciuto «la volontà di consacrare un titolo o un articolo specifico della Costituzione alla Corsica».

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