Guerra Il Cremlino: «L'Ucraina rifiuta i negoziati, niente tregua»

SDA

26.2.2022 - 14:08

Il Cremlino accusa l'Ucraina di aver fatto fallire una possibile tregua rifiutando i negoziati.

Mosca ha annunciato che nel pomeriggio riprenderà l'avanzata delle forze russe in Ucraina, secondo il piano operativo, a causa dell'assenza di negoziati che imputa a Kiev. Lo riporta la Tass.

La Russia è in grado di prendere misure adeguate per mitigare i danni delle sanzioni, ha inoltre annunciato il Cremlino citato dalla Tass. Mosca, quindi, adotterà misure che si adattano al meglio agli interessi nazionali in risposta alle sanzioni.

Secondo Kiev, dopo essere stata respinta, la Russia starebbe cambiando tattica. Dopo aver tentato con le colonne di armamenti pesanti sta ora puntando ai sabotaggi e agli assalti dei paracadutisti. Lo ha detto il ministro della Difesa ucraino, citato da The Kiev Independent.

Colpi su strutture residenziali a Donetsk

Nel frattempo, la milizia dell'autoproclamata repubblica di Donetsk registra molti colpi su strutture residenziali con molte persone che sono rimaste senza acqua. Lo rende noto l'agenzia russa Tass.

«In seguito ai bombardamenti dei militari ucraini – annuncia il sindaco di Donetsk, Alexey Kulemzin, sul proprio profilo Telegram – un sistema di approvvigionamento idrico che riforniva la città di Donetsk è stato danneggiato. Da diversi giorni si verificano interruzioni» in numerosi distretti.

«Per accelerare il ripristino dell'approvvigionamento idrico – continua il primo cittadino – si è deciso di sospendere l'erogazione centralizzata di acqua calda in città dalle 14 del 26 febbraio».

«La sensazione è che Putin abbia un comportamento da squilibrato»

Intanto il segretario di Stato americano Antony Blinken ha annunciato 350 milioni di dollari in nuova assistenza militare all'Ucraina.

Il pacchetto di ulteriore assistenza è un «altro chiaro segnale che gli Stati Uniti sono a fianco della popolazione ucraina», afferma Blinken sottolineando che i nuovi aiuti portano a oltre 1 miliardo di dollari l'assistenza in sicurezza degli Stati Uniti all'Ucraina nell'ultimo anno.

Infine, Lord Kim Darroch, ex ambasciatore britannico negli Stati Uniti costretto di fatto a lasciare a suo tempo Washington dall'ex presidente Donald Trump, non usa giri di parole per rompere un tabù e ipotizzare a chiare lettere che Vladimir Putin possa non essere – o non essere più – pienamente in sé. «La sensazione è che Putin abbia un comportamento da squilibrato», ha dichiarato Lord Darroch.

L'ex diplomatico britannico ha bollato la decisione del presidente russo d'invadere l'Ucraina e di far attaccare direttamente Kiev come «irrazionale». A suo avviso, Putin non si frena neanche davanti alla profezia che sia destinata a «finire male per lui»: anche se magari ci vorrà «molto tempo» e chissà quanto sangue.

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