La gente cammina accanto a veicoli militari russi distrutti e fumanti alla periferia di Charkiv, in Ucraina.
I militari ucraini stanno vicino a un lanciarazzi multiplo militare russo disattivato alla periferia di Kharkiv, Ucraina.
Soldati ucraini al centro di Kiev, 25 febbraio 2022.
Alcuni soldati ucraini prendono posizione su un ponte di Kiev per cercare di fermare l'avanzata dell'esercito russo.
I resti di quello che probabilmente era un drone russo. È stato scoperto a Kiev nella mattinata del 25 febbraio dopo una notte di bombardamenti.
Il conflitto è totale, ed esteso su tutto il territorio ucraino. Qui dei carri armati a Severodonetsk a est del Paese.
Quel che rimane a Kiev dopo i bombardamenti notturni russi (25 febbraio 2022).
Una struttura militare ucraina danneggiata dopo il bombardamento russo fuori Mariupol
331 / 2000 Una donna cammina di fronte a veicoli blindati russi presso la stazione ferroviaria nella regione di Rostov.
Ucraina, secondo giorno di guerra
La gente cammina accanto a veicoli militari russi distrutti e fumanti alla periferia di Charkiv, in Ucraina.
I militari ucraini stanno vicino a un lanciarazzi multiplo militare russo disattivato alla periferia di Kharkiv, Ucraina.
Soldati ucraini al centro di Kiev, 25 febbraio 2022.
Alcuni soldati ucraini prendono posizione su un ponte di Kiev per cercare di fermare l'avanzata dell'esercito russo.
I resti di quello che probabilmente era un drone russo. È stato scoperto a Kiev nella mattinata del 25 febbraio dopo una notte di bombardamenti.
Il conflitto è totale, ed esteso su tutto il territorio ucraino. Qui dei carri armati a Severodonetsk a est del Paese.
Quel che rimane a Kiev dopo i bombardamenti notturni russi (25 febbraio 2022).
Una struttura militare ucraina danneggiata dopo il bombardamento russo fuori Mariupol
331 / 2000 Una donna cammina di fronte a veicoli blindati russi presso la stazione ferroviaria nella regione di Rostov.
Vladimir Putin si è detto pronto a inviare a Minsk una delegazione russa per negoziati con una controparte ucraina. Intanto però le manovre militari continuano. In corso un assalto anfibio a ovest di Mariupol, mentre in precedenza mezzi militari ucraini erano entrati a Kiev per difendere la città.
Le intenzioni del presidente russo sono state comunicate dal portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall'agenzia Ria Novosti.
Putin ha però nel frattempo chiesto all'esercito ucraino di «prendere il potere» a Kiev e di rimuovere il presidente Volodymyr Zelensky. Il capo del Cremlino ha spiegato il suo appello dicendo che ciò favorirebbe le trattative con Mosca: «Sarà più facile per voi trovare un accordo con noi».
Putin ha anche detto che sta combattendo una «banda di drogati e neonazisti».
Le manovre militari continuano
Intanto, però, sul terreno le manovre militari continuano. Gli Stati Uniti hanno indicazioni sul fatto che un assalto anfibio ha preso il via, nel tardo pomeriggio di venerdì, a ovest di Mariupol, città portuale ucraina sulla costa settentrionale del mar d'Azov. Lo afferma un funzionario del Pentagono citato dai media statunitensi.
La Russia finora non ha il predominio aereo sull'Ucraina, afferma inoltre il funzionario citato dall'agenzia Bloomberg.
Secondo informazioni dell'intelligence britannica riferite oggi alla Bbc da Ben Wallace, ministro della difesa del governo di Boris Johnson, «il grosso» delle forze russe è ancora attestato a circa «50 chilometri dal centro di Kiev».
Wallace ha poi affermato che i russi si sarebbero aperti una nuova direttrice verso la capitale ucraina, «non essendo riusciti a catturare Chernihiv». Ha comunque confermato che alcuni scontri fra avanguardie sono stati segnalati alla periferia nord di Kiev. Scontri che ha definito peraltro «sporadici» e che - ha detto - «noi continuiamo a monitorare».
Militari ucraini a Kiev per difendere la capitale
In precedenza alcuni mezzi militari ucraini avevano invece fatto il loro ingresso a Kiev con il compito di difendere la città in vista del probabile arrivo delle truppe russe.
Stando al Ministero della difesa russo, infatti, poco prima diversi paracadutisti russi erano atterrati nell'area dell'aeroporto di Gostomel, una trentina di chilometri a nord-ovest della capitale, che è ora assediata da ovest. Lo riferisce la Tass.
Quasi 200 ucraini morti, decine sono civili
Sempre il Ministero russo ha affermato che «200 nazionalisti ucraini» sono stati «distrutti», quindi verosimilmente uccisi, nell'operazione dei paracadutisti russi per conquistare l'aeroporto.
Numeri verosimili, considerando le stime indicate a fine mattinata dal viceministro britannico della difesa, James Heappey, a margine di un aggiornamento sulla situazione di fronte ai deputati della Camera dei Comuni a Westminster, e secondo le quali sarebbero 194 gli ucraini uccisi finora negli attacchi delle forze russe, tra cui 57 civili e il resto militari e paramilitari.
Heappey ha inoltre calcolato in 450 circa i militari russi che sarebbero morti dall'inizio dell'operazione, senza precisare se l'informazione provenga da fonti ufficiali ucraine o di intelligence.
In precedenza l'Onu aveva evocato non più di 25 civili uccisi accertati finora.
Zelensky: «Oggi potresti vedermi vivo per l'ultima volta»
E a rischiare di perdere la vita sono tutte le persone sul posto, quindi anche il presidente ucraino. Volodymyr Zelensky ha tenuto oggi una videoconferenza con il capo del governo dell'UE durante il quale, secondo il giornalista Barak Ravid, avrebbe detto: «Oggi potreste vedermi vivo per l'ultima volta».
Mosca: «Svezia e Finlandia non entrino nella Nato»
La Russia «non può non notare i persistenti tentativi della Nato» di allargarsi includendo Finlandia e Svezia, compiuti «in particolare dagli Usa».
Lo afferma la portavoce del ministero degli esteri russo, Maria Zakharova, sottolineando che Mosca considera «un importante fattore della sicurezza la politica di non allineamento» di quegli Stati.
Nel frattempo per rafforzare il fianco orientale della Nato sono stati già dispiegati migliaia di uomini e 100 aerei, a cui si aggiungono circa 20 unità navali nel Mediterraneo. Lo ha detto il segretario generale dell'alleanza militare Jens Stoltenberg.
Zelensky chiede la mediazione di Bennett
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto al premier israeliano Naftali Bennet di fungere da mediatore con la Russia. La richiesta – secondo la televisione pubblica Kan – è stata avanzata durante la telefonata di oggi tra i due leader.
Per Zelensky Israele – ha aggiunto l'emittente – è l'unico Paese occidentale che ha buoni rapporti con entrambi le parti. Per il presidente ucraino Gerusalemme potrebbe essere la sede migliore per i negoziati. L'ufficio del premier non ha voluto commentare la notizia di Kan.
ATS / sam