Politica Ecco di cosa si parlerà a Skopje al vertice dell'Osce, dove c'è presente pure Lavrov

SDA

30.11.2023 - 11:27

Alla 30esima Conferenza ministeriale dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce)  a Skopje sono presenti rappresentanti di oltre 70 Paesi - i 57 stati membri più Paesi partner.
Alla 30esima Conferenza ministeriale dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce) a Skopje sono presenti rappresentanti di oltre 70 Paesi - i 57 stati membri più Paesi partner.
Keystone

A Skopje si è aperta stamane la trentesima Conferenza ministeriale dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce), evento che chiude la presidenza annuale di tale organizzazione da parte della Macedonia del Nord.

All'evento sono presenti rappresentanti di oltre 70 Paesi – i 57 stati membri più Paesi partner – per un totale di circa mille delegati.

Ai lavori partecipa tra gli altri il ministro degli esteri russo Serghiei Lavrov, giunto nella tarda serata di ieri nella capitale macedone dopo un viaggio di oltre cinque ore con il suo aereo che ha sorvolato Turchia e Grecia ma non la Bulgaria, che all'ultimo momento ha ritirato l'autorizzazione al sorvolo, concessa in precedenza, poiché a bordo del velivolo russo con Lavrov vi era la portavoce del ministero degli esteri di Mosca Maria Zakharova.

Una decisione questa stigmatizzata dal Cremlino che l'ha definita «assurda e stupida». Poco prima dell'arrivo di Lavrov ieri sera, da Skopje era ripartito il segretario di stato americano Antony Blinken, che si era fermato poche ore nella capitale macedone incontrando la dirigenza locale.

Di cosa si parlerà?

Ad aprire i lavori del vertice Osce – che si concluderà venerdì – sono stati il premier macedone Dimitar Kovacevski e il ministro degli esteri Bujar Osmani, unitamente alla presidente dell'Assemblea parlamentare dell'Osce Pia Kauma. La segretaria generale dell'organizzazione Helga Maria Schmid presenterà un rapporto.

Nella giornata odierna, accanto al dibattito in plenaria centrato sullo stato stato della sicurezza in Europa alla luce dei conflitti armati in Ucraina e Medio Oriente, è prevista la firma di una dichiarazione congiunta sulla lotta alla corruzione nell'Europa sudorientale attraverso la restituzione delle proprietà e l'uso della digitalizzazione, e inoltre una discussione relativa all'impatto dei cambiamenti climatici sulla sicurezza nella zona Osce.

«Abbiamo presieduto l'anno più difficile per l'Osce, dato che l'organizzazione ha dovuto affrontare una serie di sfide legate all'aggressione ingiustificata della Russia contro l'Ucraina», ha detto il premier macedone Kovacevski in apertura dei lavori.

SDA