GuerraMosca: «Inevitabile la fine dell'Ucraina», Kiev: «Putin vuole Donetsk entro marzo»
SDA / pab
3.2.2023 - 13:03
Nella giornata del vertice UE-Ucraina a Kiev, le due fazioni si danno battaglia anche sul campo della comunicazione. Per Kiev Vladimir Putin ha ordinato all'esercito, accusato d'usare armi a grappolo, di impadronirsi entro marzo delle regioni di Lugansk e Donetsk. Medvedev intanto tuona: «la fine dell'Ucraina è inevitabile». La Germania, dopo il via libera ai Leopard 2, autorizza anche la spedizione dei Leopard 1.
03.02.2023, 13:03
03.02.2023, 13:05
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«Di nuovo a Kiev per il vertice Ue-Ucraina con Volodymyr Zelensky, Ursula von der Leyen e Josep Borrell. Non ci sarà tregua nella nostra determinazione». Lo scrive in un tweet il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel. «Vi sosterremo – aggiunge – in ogni fase del vostro viaggio verso l'Ue».
A Kiev, prima dell'inizio del vertice tra il governo ucraino e la Commissione Ue, a cui vi rpende parte anche Ursula von der Leyen, hanno risuonato le sirene d'allarme antiaereo, ma per ora non si hanno notizie di danni .
Anche Leopard 1 dalla Germaina
Il governo tedesco ha autorizzato i produttori a inviare carri armati Leopard 1 in Ucraina. Lo riporta la Dpa.
«Posso confermare che la licenza per l'export è stata data», ha risposto il portavoce del governo Steffen Hebestreit in conferenza stampa a Berlino.
Finora la Germania aveva autorizzato l'invio di 14 Leopard 2 dall'equipaggiamento della Bundeswehr.
Donetsk entro marzo ai russi?
Stando ai servizi segreti ucrainin intanto Putin avrebbe ordinato ai soldati russi di conquistare Lugansk e Donetsk entro marzo. E sul terreno effettivamente si registra «un'intensificazione degli attacchi russi, in particolare nel Lugansk», ha dichiarato alle tv ucraine il governatore Sergy Gaidai.
«Gli occupanti sono diventati più attivi sul fronte orientale. In particolare nella regione di Luhansk, gli occupanti stanno raccogliendo ancora più riserve».
«I russi stanno disattivando Internet mobile nella parte occupata del Lugansk per paura che i residenti locali denuncino il movimento di attrezzature», ha aggiunto.
Nel Donetsk case bombardate con bombe a grappolo
Secondo le autorità ucraine, l'esercito russo ha bombardato Pokrovsk, proprio nella regione di Donetsk, usando munizioni a grappolo ad alto potenziale esplosivo vietate: i residenti hanno riferito di aver sentito 40 esplosioni. Lo scrive Rbc-Ucraina.
«Il territorio del parco e una zona residenziale di Pokrovsk sono finiti sotto il fuoco degli occupanti. A seguito di circa 40 esplosioni, più di 30 case private ed edifici commerciali sono stati danneggiati. Anche le linee elettriche e veicoli civili sono stati distrutti».
Il capo di Wagner denunciato per crimini di guerra
L'ufficio del procuratore generale dell'Ucraina ha intanto fatto sapere d'aver denunciato per crimini di guerra Yevgeny Prigozhin, capo del gruppo di mercenari Wagner che combatte a fianco dei russi in Ucraina. Lo riportano i media ucraini.
«Il capo di questo gruppo paramilitare è direttamente responsabile di migliaia di crimini di guerra. Ammette apertamente il suo ruolo nella guerra contro l'Ucraina e, con il permesso del Cremlino, risolve i problemi del personale reclutando decine di migliaia di prigionieri», ha dichiarato il procuratore generale ucraino Andriy Kostin.
L'ufficio del pubblico ministero ha specificato che il fondatore del gruppo Wagner è stato accusato di violazione dell'integrità territoriale e inviolabilità dell'Ucraina e di aver condotto una guerra aggressiva. Aggiungendo che anche i mercenari non potranno evitare la responsabilità penale per i loro crimini.
«I pubblici ministeri hanno già condotto gli interrogatori di due di questi combattenti che si trovano nell'Ue. È in corso anche l'indagine sul coinvolgimento in crimini di guerra di un altro ex membro Wagner che si trova in Norvegia. La corrispondente richiesta di azioni investigative sarà presto inviata al nostro colleghi norvegesi», ha detto Kostin.
Medvedev: «la fine dell'Ucraina è inevitabile»
La prospettiva del «completo fallimento dello Stato ucraino» e della sua «inevitabile fine» è chiaramente visibile e l'Occidente assisterà silenziosamente alla «morte» dell'Ucraina.
Lo ha scritto su Telegram il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev.
L'Ucraina «aspetta il triste destino» delle colonie «che una volta erano state violentate nella forma più perversa, e poi gettate a morire nella pattumiera putrescente della storia», ha aggiunto. A suo avviso, la «camarilla di Kiev» non è imbarazzata dalla rovina del Paese.
L'operazione militare russa in Ucraina continua per garantire «la sicurezza del Donbass», mentre quella della Crimea è già «garantita in modo affidabile», ha detto dal canto suo il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato dall'agenzia Tass.
Putin punta a un calo dell'Occidente
Intanto il direttore della Cia William Burns, in dichiarazioni riportate da Cbs news, afferma che i prossimi sei mesi saranno «critici» nella guerra in Ucraina, con il presidente russo Vladimir Putin che scommette sul calo dell'interesse occidentale e la «stanchezza politica» che potrebbero offrire ai suoi militari una nuova possibilità di ottenere successi sul campo di battaglia.
«Putin, a mio avviso, sta scommettendo in questo momento sulla possibilità di far lavorare il tempo a suo favore», ha detto Burns.
«La chiave sarà sul campo di battaglia nei prossimi sei mesi, a nostro avviso. Punire l'arroganza di Putin, fargli capire che non solo non sarà in grado di avanzare ulteriormente in Ucraina, ma che ogni mese che passa corre un rischio sempre maggiore di perdere il territorio che ha illegalmente sequestrato all'Ucraina fino ad ora», ha aggiunto, «quindi questo prossimo periodo, credo, sarà assolutamente cruciale».
«Non riteniamo che Putin sia seriamente intenzionato a negoziare, anche se a volte si sente parlare di questo», ha affermato Burns.