Rinasce la speranza? Sottomarino disperso, i sonar captano rumore di «colpi». Intanto s'infiammano le polemiche sulla OceanGate

SDA / pab

21.6.2023 - 08:07

Sono stati rilevati dei rumori... 
Sono stati rilevati dei rumori... 
KEYSTONE

I soccorritori che stanno utilizzato i sonar per cercare il sommergibile con cinque persone a bordo hanno rilevato suoni di «colpi» sottomarini nel Nord Atlantico, dove il mezzo è scomparso due giorni fa. Intanto non si placano le polemiche sulle misure di sicurezza della OceanGate. Si scopre che alcune missioni sono state annullate pre problemi strutturali.

21.6.2023 - 08:07

Hai fretta? blue News riassume per te:

  • I sonar dei soccorritori impegnati nelle ricerche del sommergibile scomparso domenica con cinque persone a bordo, hanno rilevato suoni di «colpi» nel Nord Atlantico.
  • Ai cinque passeggeri del Titan rimangono, nella migliore delle ipotesi, riserve di ossigeno per meno di 30 ore.
  • Per il momento, anche se il sommergibile dovesse essere individuato, nessuno è in grado di rendere noto un piano di salvataggio.
  • Un ex direttore è stato licenziato dopo aver espresso dubbi sulla sicurezza, sui materiali e sulle procedure.
  • Diversi specialisti, da anni, denunciano la scarsità delle misure di sicurezza adottate dalla OceanGate.
  • Alcune missioni sono state annullate negli ultimi tempi per problemi strutturali.
  • Il Titan è stato certificato nel 2021 per immersioni fino a 3.000 metri di profondità e non fino a 3.800, dove giace il Titanic.

Lo rendono noto alcuni media, citando le comunicazioni del governo degli Stati Uniti.

Un aereo canadese P-8 coinvolto nella ricerca «ha sentito dei colpi nell'area ogni 30 minuti. Quattro ore dopo è stato dispiegato un ulteriore sonar e si sentivano ancora dei colpi», si legge in un'e-mail interna inviata ai funzionari del Dipartimento per la sicurezza interna degli Stati Uniti.

Il sonar ha captato dei colpi anche secondo un promemoria interno del governo statunitense ma il documento non chiarisce quando i rumori sono stati uditi, per quanto tempo e cosa potrebbe averli causati.

Intanto, anche la Guardia costiera degli Stati Uniti ha confermato che le squadre di soccorso alla ricerca del sommergibile scomparso hanno rilevato «rumori sottomarini» nell'area di ricerca in cui il velivolo era scomparso due giorni prima.

«L'aereo canadese P-3 ha rilevato rumori sottomarini nell'area di ricerca. Di conseguenza, le operazioni dei Rov (ROV (remotely operated vehicle, veicoli telecomandati ndr.) sono state trasferite nel tentativo di esplorare l'origine di tali rumori», ha dichiarato il Primo distretto della Guardia costiera USA sul suo account Twitter.

Le ricerche dei Rov finora «hanno dato esito negativo ma continuano», viene aggiunto.

Rimangono poche ore di ossigeno

Le forze armate statunitensi, sostenute da Canada e Francia, sperano di salvare entro giovedì le cinque persone a bordo:  un americano, un francese, un britannico e due pakistani (padre e figlio).

A mezzogiorno di martedì, la guardia costiera statunitense ha avvertito in una conferenza stampa a Boston (nord-est) che nel sommergibile erano rimaste «circa 40 ore di aria respirabile» e che le ricerche «particolarmente complesse» avviate domenica non avevano finora «dato alcun risultato».

Giova ricordare che il Titan è progettato per portare cinque persone negli abissi. Ha iniziato la sua discesa domenica al largo della costa nord-orientale degli Stati Uniti e il contatto con l'imbarcazione è stato perso meno di due ore dopo la sua partenza.

Tra le persone a bordo c'è un ricco uomo d'affari britannico, Hamish Harding, 58 anni, che aveva annunciato su Instagram che avrebbe partecipato a questa estrema escursione scientifica.

Una volta individuato, cosa si potrà fare?

Rimangono diversi dubbi sulla reale possibilità di salvare i cinque a bordo. In conferenza stampa infatti nessuno, stando alla RSI, è stato in grado di spiegare cosa potrebbe essere intrapreso per portare soccorso al Titan.

Le domande sono state eluse. Il forte dubbio è che in realtà, anche se dovesse essere trovato, nessuno sarebbe in grado di raggiungerlo.

Ex direttore licenziato dopo aver espresso dubbi sulla sicurezza

Emergono intanto informazioni su vari media a stelle e strisce, secondo le quali le spedizioni  di OceanGate si svolgano senza le necessarie misure di sicurezza.

Il numero uno della OceanGate, secondo la stampa, avrebbe più volte criticato le norme di sicurezza, viste come un intralcio al raggiungimento di imprese fuori dal comune. 

L'ex direttore delle operazioni marittime di OceanGate, la compagnia proprietaria del sommergibile, aveva sollevato preoccupazioni per la sicurezza, sui materiali e sulle procedure prima di essere licenziato. Lo riportano i media statunitensi citando una causa del 2018.

I dubbi di David Lochridge sulla sicurezza del Titan, sono contenuti in una risposta che presentò ad un'azione legale intentata contro di lui da OceanGate, che accusò l’ex dirigente di aver violato un accordo di riservatezza divulgando informazioni confidenziali.

Lochridge, pilota di sottomarini e sommozzatore scozzese, aveva iniziato a lavorare per conto di OceanGate nel maggio 2015 come appaltatore indipendente prima di essere promosso a direttore delle operazioni marittime.

Alcune missioni annullate per problemi strutturali

In passato diversi comitati specializzati in sicurezza marittima hanno aspramente criticato la OceanGate per il suo approccio poco scientifico e molto pericoloso. Almeno tre missioni sarebbero state annullate per preoccupazioni sulla tenuta strutturale. 

Il Titan è stato certificato alla fine del 2021 per immersioni solo fino a 3.000 metri, troppo pochi per ragiungere il relitto del Titanic, che giace a 3.800 metri di profondità. In precedenza il piccolo sottomarino, giova ricordare, stando al sito della società, poteva raggiungere i 4.000 metri di profondità.

Alcuni mesi fa in un'immersione dimostrativa la nave madre aveva perso per almeno cinque ore il segnale del sottomarino.

SDA / pab