«La punta dell'iceberg» Più di 1.000 abusi da parte di esponenti della Chiesa dal 1950, anche a Lugano

ceel, ats

12.9.2023 - 09:33

Sono più di mille gli episodi di violenza sessuale da parte di funzionari cattolici dal 1950 ad oggi. (Foto simbolica)
Sono più di mille gli episodi di violenza sessuale da parte di funzionari cattolici dal 1950 ad oggi. (Foto simbolica)
Keystone

Più di mille abusi sessuali sono stati perpetrati da chierici cattolici e appartenenti all'Ordine dal 1950 in Svizzera. A rilevarlo è un'analisi condotta da storici dell'Università di Zurigo (UZH).

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Lo studio presentato oggi in una conferenza stampa dal Dipartimento di storia dell'UZH rappresenta la prima fase di una ricerca commissionata da tre organismi cattolici, tra cui la Conferenza dei vescovi svizzeri. Mai prima d'ora un'équipe indipendente aveva condotto una ricerca su questo tema. Questo progetto pilota ha coinvolto tutte le diocesi, gli enti ecclesiastici pubblici e le comunità religiose del Paese.

«Quanto scoperto non è che la punta dell'iceberg», stando a quanto dichiarato dalle professoresse Monika Dommann e Marietta Meier, sotto la cui guida si è svolta la ricerca. I 1002 casi di abuso emersi dallo studio degli archivi segreti delle istituzioni ecclesiastiche sono comunque più numerosi di quelli denunciati dalla Chiesa finora.

È stato documentato che, nel caso delle diocesi di Lugano e Sion, gli atti riguardanti gli abusi sono stati distrutti. Inoltre, per condurre uno studio esaustivo, occorrerebbe consultare numerosi altri archivi, come ad esempio quelli di Stato o dei collegi e delle scuole cattoliche. È proprio in contesti istituzionali come questi ultimi – e altri affini – a essersi consumato il 30% circa delle violenze sessuali.

Ecco le cifre

La miriade di episodi rilevata riguarda 510 aggressori e 921 vittime, che nel 74% dei casi erano minorenni. Salvo rare eccezioni, i reati sono stati commessi da uomini ai danni di persone di sesso maschile (56% delle vittime).

Fino agli anni 2000 la maggior parte delle violenze era stata ignorata, occultata o sminuita dai responsabili della Chiesa, come emerge dalla nota: prima di allora si procedeva spesso al trasferimento dei perpetratori in altre sedi, o all'estero, per evitare condanne penali.

Le reazioni dell'istituzione religiosa sono iniziate a cambiare con l'inizio del secolo corrente, quando gli abusi hanno iniziato a sollevare numerosi scandali.

L'UZH continuerà la sua analisi

«La Chiesa cattolica avrebbe dovuto iniziare a lasciare che gli storici lavorassero in modo indipendente sui suoi archivi 20 anni fa», ha asserito Dommann.

L'UZH continuerà e amplierà il suo lavoro dal 2024 alla fine del 2026 per stabilire la reale portata degli abusi e la responsabilità dello Stato nel collocamento dei minori. Inoltre, sarà anche utile analizzare le peculiarità del cattolicesimo che possono aver favorito gli abusi sessuali: tra questi, ad esempio, il celibato, la morale sessuale e il rapporto con l'omosessualità.

Eventuali testimonianze di abusi possono essere comunicate nelle lingue nazionali all'indirizzo forschung-missbrauch@hist.uzh.ch e verranno raccolte dai ricercatori. Inoltre, la Chiesa di Zurigo ha lanciato un sistema online di segnalazione delle violenze e numerose parrocchie lo hanno adottato, integrando un pulsante di segnalazione nei loro siti web.